CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE MARCO PIAZZA (M5S) SULLA BREDA MENARINI
Si trasmette l'intervento d'inizio seduta del consigliere Marco Piazza (M5S) sulla BredaMenarinibus.
L'ordine del giorno proposto è stato ritirato per essere presentato nella commissione competente.
"Qui a Bologna opera da 90 anni la BredaM...
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Si trasmette l'intervento d'inizio seduta del consigliere Marco Piazza (M5S) sulla BredaMenarinibus.
L'ordine del giorno proposto è stato ritirato per essere presentato nella commissione competente.
"Qui a Bologna opera da 90 anni la BredaMenarinibus, produttrice di mezzi di trasporto in particolare mezzi di trasporto pubblico locale, autobus per capirci. Questa è l’ultima azienda completamente italiana rimasta nel nostro paese. IRISBUS, dopo l’acquisizione francese ha visto un massiccio trasferimento oltralpe.
In Italia a tutti i livelli istituzionali, dai Comuni fino al Parlamento si parla dell’importanza della mobilità e di ambiente nonché dei legami tra le due tematiche. Siamo tutti d'accordo con la necessità di puntare sul trasporto pubblico per decongestionare il traffico delle città oltre che per migliorare la qualità dell’aria. Se ne parla e siamo tutti convinti, ma le evidenze dimostrano che in pratica si va dalla parte opposta.
Ecco qualche fatto:
il fondo nazionale per il trasporto pubblico non viene rifinanziato adeguatamente;
come conseguenza di questo l'età media dei mezzi di TPL in circolazione in Italia sfiora gli 11 anni (oltre 11 anni in Emilia Romagna) mentre in Francia e Germania è del 50% inferiore (7 anni);
in Francia e Germania ogni anno vengono obsoletati e sostituiti un numero consistente di mezzi ogni anno, un numero molto maggiore di quelli sostituiti in Italia (In Francia 7000 macchine nel 2011, in Germania 4400). In Italia 600… (solo 26 prodotti da Breda).
Il gruppo Finmeccanica nel 2011 annuncia l'intenzione di voler vendere BredaMenarinibus. A seguito della notizia la quota di mercato nazionale del 36% scende drasticamente. Il mercato giustamente non si fida più di un’azienda il cui futuro diventa incerto.
Per Bologna quest’azienda è particolarmente importante, perché Bologna ha la fortuna di essere la sede di questa azienda che oggi coinvolge quasi 300 lavoratori. E ne coinvolgeva oltre 1000 negli anni 90 con un indotto di decine di aziende coinvolte.
Bologna quindi è fortemente coinvolta.
Purtroppo questi lavoratori sono in cassa integrazione ordinaria dal gennaio 2011, ora diventata cassa integrazione straordinaria.
E’ necessario e urgente fare qualcosa anche alla luce delle recenti notizie di stampa allarmanti. Come consiglieri della città dove opera questa importante realtà detentrice di un know how strategico per le politiche ambientali e strategiche, abbiamo il dovere di fare il possibile.
A fine 2012 ho depositato una proposta per sollecitare la partenza di una politica industriale del trasporto pubblico locale in Italia proponendo la nascita di un tavolo di confronto che coinvolga enti locali, aziende di trasporto e produttori, nel rispetto delle normative sugli appalti, ma considerando che negli altri paesi questi esistono e sono alla base delle alte quote di mercato dei produttori locali.
Questa specifica proposta richiede approfondimenti e quindi l'ho abbinata ad un'udienza conoscitiva che vede coinvolti diversi attori e che purtroppo non si potrà tenere a breve per la complessità organizzativa. Quindi quella proposta non può ancora essere discussa.
Vista l'impossibilità di discutere a breve di questa importante azienda bolognese e alla luce delle recenti notizie di stampa dalle quali emerge il complicarsi della situazione e dell’urgenza di agire rapidamente, mi avvalgo oggi dell’istituto previsto dal nostro Statuto e richiedo una discussione oggi stesso. Richiedo a tutte le forze politiche qui presenti di adoperarsi a tutti i livelli per preservare questo patrimonio di conoscenza e di lavoro. E’ necessario che il nuovo parlamento abbia tra le sue priorità questo tema oppure il rischio di perdere l’ultima azienda rimasta e il suo know how è molto concreto".
L'ordine del giorno proposto è stato ritirato per essere presentato nella commissione competente.
"Qui a Bologna opera da 90 anni la BredaMenarinibus, produttrice di mezzi di trasporto in particolare mezzi di trasporto pubblico locale, autobus per capirci. Questa è l’ultima azienda completamente italiana rimasta nel nostro paese. IRISBUS, dopo l’acquisizione francese ha visto un massiccio trasferimento oltralpe.
In Italia a tutti i livelli istituzionali, dai Comuni fino al Parlamento si parla dell’importanza della mobilità e di ambiente nonché dei legami tra le due tematiche. Siamo tutti d'accordo con la necessità di puntare sul trasporto pubblico per decongestionare il traffico delle città oltre che per migliorare la qualità dell’aria. Se ne parla e siamo tutti convinti, ma le evidenze dimostrano che in pratica si va dalla parte opposta.
Ecco qualche fatto:
il fondo nazionale per il trasporto pubblico non viene rifinanziato adeguatamente;
come conseguenza di questo l'età media dei mezzi di TPL in circolazione in Italia sfiora gli 11 anni (oltre 11 anni in Emilia Romagna) mentre in Francia e Germania è del 50% inferiore (7 anni);
in Francia e Germania ogni anno vengono obsoletati e sostituiti un numero consistente di mezzi ogni anno, un numero molto maggiore di quelli sostituiti in Italia (In Francia 7000 macchine nel 2011, in Germania 4400). In Italia 600… (solo 26 prodotti da Breda).
Il gruppo Finmeccanica nel 2011 annuncia l'intenzione di voler vendere BredaMenarinibus. A seguito della notizia la quota di mercato nazionale del 36% scende drasticamente. Il mercato giustamente non si fida più di un’azienda il cui futuro diventa incerto.
Per Bologna quest’azienda è particolarmente importante, perché Bologna ha la fortuna di essere la sede di questa azienda che oggi coinvolge quasi 300 lavoratori. E ne coinvolgeva oltre 1000 negli anni 90 con un indotto di decine di aziende coinvolte.
Bologna quindi è fortemente coinvolta.
Purtroppo questi lavoratori sono in cassa integrazione ordinaria dal gennaio 2011, ora diventata cassa integrazione straordinaria.
E’ necessario e urgente fare qualcosa anche alla luce delle recenti notizie di stampa allarmanti. Come consiglieri della città dove opera questa importante realtà detentrice di un know how strategico per le politiche ambientali e strategiche, abbiamo il dovere di fare il possibile.
A fine 2012 ho depositato una proposta per sollecitare la partenza di una politica industriale del trasporto pubblico locale in Italia proponendo la nascita di un tavolo di confronto che coinvolga enti locali, aziende di trasporto e produttori, nel rispetto delle normative sugli appalti, ma considerando che negli altri paesi questi esistono e sono alla base delle alte quote di mercato dei produttori locali.
Questa specifica proposta richiede approfondimenti e quindi l'ho abbinata ad un'udienza conoscitiva che vede coinvolti diversi attori e che purtroppo non si potrà tenere a breve per la complessità organizzativa. Quindi quella proposta non può ancora essere discussa.
Vista l'impossibilità di discutere a breve di questa importante azienda bolognese e alla luce delle recenti notizie di stampa dalle quali emerge il complicarsi della situazione e dell’urgenza di agire rapidamente, mi avvalgo oggi dell’istituto previsto dal nostro Statuto e richiedo una discussione oggi stesso. Richiedo a tutte le forze politiche qui presenti di adoperarsi a tutti i livelli per preservare questo patrimonio di conoscenza e di lavoro. E’ necessario che il nuovo parlamento abbia tra le sue priorità questo tema oppure il rischio di perdere l’ultima azienda rimasta e il suo know how è molto concreto".
A cura di
Piazza Maggiore, 6