CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE LEONARDO BARCELO' (PD) SULLE DICHIARAZIONI RAZZISTE RIVOLTE AL MINISTRO KYENGE


Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Leonardo Barcelò (Pd) sulle dichiarazioni razziste rivolte al Ministro Kyenge

"Cecile Kienge Ministro per l’integrazione dell’attuale governo italiano è stata oggetto di un...

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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Leonardo Barcelò (Pd) sulle dichiarazioni razziste rivolte al Ministro Kyenge

"Cecile Kienge Ministro per l’integrazione dell’attuale governo italiano è stata oggetto di un vile attacco razzista da parte del vicepresidente del Senato il quale ha detto ad una festa della Lega a Treviglio ( Bergamo) testualmente: 'Quando vedo l' immagine della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di un orango'.
Quest'assurda affermazione spregiativa, al di là di ogni limite di civiltà, si commenta da sola.
Credo che non si possa assolutamente permettere che in un Paese democratico una persona, e per di più un Ministro della Repubblica, sia vittima di tali atteggiamenti da chiunque provengano, tanto meno da un’alta carica politica.
La ministro e stata attaccata sul piano personale per la sua provenienza, la sua conformazione fisica e per il colore della sua pelle. Chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di mostrare rispetto e decoro in ogni occasione, anche negli incontri di partito.

Ripudio alle affermazioni di Calderoli è stato espresso dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che lo ha qualificato come imbarbarimento della politica; solidarietà alla Ministro è stata espressa dai Presidenti del Senato e della Camera dei deputati, lo stesso da parte del Presidente del Consiglio Enrico Letta. Ora dalle parole di sdegno occorre passare ai fatti.
La procura della repubblica di Bergamo dovrebbe accertare se i pesantissimi insulti di Calderoli possano configurare il reato di istigazione all’odio razziale e nel caso procedere penalmente nei confronti del vicepresidente del Senato.
Le parole di Calderoli hanno causato un’ondata di discredito verso il nostro paese, la stampa internazionale ,giustamente, ha censurato senza mezzi termini il comportamento razzista posto in essere dal poco onorevole leghista e si domanda, al pari nostro, come sia possibile che una persona che si esprime così continui ad essere vicepresidente del Senato.

Il Senatore Calderoli, è recidivo: dobbiamo ricordare che nel 2006 si è dovuto dimettere dal suo incarico di Ministro per le Riforme Istituzionali quando è comparso in TV con una maglietta recante una caricatura di Maometto e dicendo che l'Italia aveva vinto la Francia nei mondiali di Calcio perchè i suoi giocatori erano italiani e non negri, musulmani o comunisti.
Tutte perle di virtù democratica.
Penso che sia arrivata l’ora di dire basta e mettere fine con forza e decisione a tali atteggiamenti e che Calderoli sia estromesso della vicepresidenza del Senato della Repubblica Italiana, come un chiaro segnale che il nostro Paese non accetta il razzismo da parte di nessun cittadino e tanto meno da un' alta carica dello Stato.
Per questo motivo insieme al consigliere Cipriani presenteremo un ordine del giorno da discutere proprio in questa seduta per invitare il Consiglio comunale di Bologna a chiedere le dimissioni di Calderoli e riaffermare il nostro ripudio alla bieca forma mentis e alla sottocultura che stanno dietro a questo tipo di dichiarazioni.
Mi auguro che sia votato da tutte le forze politiche del nostro Consiglio come mostra l’isolamento a livello politico che le affermazioni di Calderoli hanno ricevuto.

Finisco il mio intervento con le parole all'ONU di Mala Yousafzai , la ragazzina pakistana ferita alla testa dai talebani con un colpo di arma di fuoco per il suo impegno a favore dell' l’istruzione femminile: 'Cerchiamo di capire l’importanza della luce quando vediamo l’oscurità, capiamo l’importanza della voce quando veniamo zittiti'.
Anche noi dobbiamo capire che dobbiamo difendere la democrazia e la tolleranza oggi, ogni giorno e non domani".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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