CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE FRANCESCO ERRANI (PD) SULLE CLAUSOLE SOCIALI NEGLI APPALITI DEL COMUNE DI BOLOGNA
Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Pd) sulle clausole sociali negli appalti del Comune di Bologna.
"Favorire l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio. E’ questo l’...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Pd) sulle clausole sociali negli appalti del Comune di Bologna.
"Favorire l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio. E’ questo l’obiettivo della delibera approvata dalla giunta del comune di Bologna il 12 febbraio scorso e promossa dall’Assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli. La delibera prevede, infatti, l’inserimento di clausole sociali nei contratti di appalto del Comune di Bologna, vincolando le imprese che parteciperanno ai bandi ad assumere una percentuale di lavoratori svantaggiati (ad esempio persone con problemi di disagio psichico, disabili, detenuti, ma anche disoccupati di lungo periodo, adulti soli con figli a carico, etc.).
Questa decisione è il risultato del percorso iniziato con l’Ordine del giorno, approvato dal Consiglio comunale il 31 gennaio 2012, a seguito di uno studio sull’esperienza del Comune di Torino che da alcuni anni è impegnato su questo fronte.
Si tratta di una iniziativa che mira a promuovere politiche del lavoro non assistenziale ma promozionale, dando la possibilità a persone in situazione di svantaggio per cause fisiche, psichiche o sociali, di uscire da una situazione di dipendenza e diventare cittadini attivi.
Un progetto non solo a costo zero, poiché non aumenterà la spesa pubblica, ma che potrà portare anche a una riduzione dei costi a carico dei servizi sociali territoriali, consentendo “la piena valorizzazione del capitale umano e sociale di tutta la comunità” e rappresentando “la migliore soluzione in termini di rapporto costi/benefici per la collettività”.
A breve, si costituirà un gruppo tecnico che definirà la proposta di regolamento attuativo (da sottoporre all'approvazione del Consiglio Comunale entro il 31 marzo 2013) e deciderà alcuni aspetti quali la quota da riservare all’inserimento delle categorie svantaggiate, le tipologie di appalto in cui inserire le clausole, i criteri per la valutazione dei progetti.
Questa delibera rappresenta un traguardo molto importante verso una maggiore inclusione lavorativa e sociale delle categorie più deboli della popolazione e in condizioni di fragilità occupazionale, una situazione che, nel contesto di crisi attuale, riguarda fasce sempre più ampie della nostra comunità".
"Favorire l’inserimento lavorativo di persone in condizione di svantaggio. E’ questo l’obiettivo della delibera approvata dalla giunta del comune di Bologna il 12 febbraio scorso e promossa dall’Assessore ai Servizi Sociali Amelia Frascaroli. La delibera prevede, infatti, l’inserimento di clausole sociali nei contratti di appalto del Comune di Bologna, vincolando le imprese che parteciperanno ai bandi ad assumere una percentuale di lavoratori svantaggiati (ad esempio persone con problemi di disagio psichico, disabili, detenuti, ma anche disoccupati di lungo periodo, adulti soli con figli a carico, etc.).
Questa decisione è il risultato del percorso iniziato con l’Ordine del giorno, approvato dal Consiglio comunale il 31 gennaio 2012, a seguito di uno studio sull’esperienza del Comune di Torino che da alcuni anni è impegnato su questo fronte.
Si tratta di una iniziativa che mira a promuovere politiche del lavoro non assistenziale ma promozionale, dando la possibilità a persone in situazione di svantaggio per cause fisiche, psichiche o sociali, di uscire da una situazione di dipendenza e diventare cittadini attivi.
Un progetto non solo a costo zero, poiché non aumenterà la spesa pubblica, ma che potrà portare anche a una riduzione dei costi a carico dei servizi sociali territoriali, consentendo “la piena valorizzazione del capitale umano e sociale di tutta la comunità” e rappresentando “la migliore soluzione in termini di rapporto costi/benefici per la collettività”.
A breve, si costituirà un gruppo tecnico che definirà la proposta di regolamento attuativo (da sottoporre all'approvazione del Consiglio Comunale entro il 31 marzo 2013) e deciderà alcuni aspetti quali la quota da riservare all’inserimento delle categorie svantaggiate, le tipologie di appalto in cui inserire le clausole, i criteri per la valutazione dei progetti.
Questa delibera rappresenta un traguardo molto importante verso una maggiore inclusione lavorativa e sociale delle categorie più deboli della popolazione e in condizioni di fragilità occupazionale, una situazione che, nel contesto di crisi attuale, riguarda fasce sempre più ampie della nostra comunità".
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