CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE FRANCESCO ERRANI (PD)
Di seguito, il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Pd) su Sala Borsa
"Sala Borsa, risorsa della città
Circa 1.000 persone ogni giorno entrano in Sala Borsa (dal 2008 al 2012 sono stati più di 6ML gli ingre...
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Di seguito, il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Pd) su Sala Borsa
"Sala Borsa, risorsa della città
Circa 1.000 persone ogni giorno entrano in Sala Borsa (dal 2008 al 2012 sono stati più di 6ML gli ingressi), sono più di 200 ogni anno le visite guidate, le attività, i laboratori, gli incontri con autori, più di 130mila i prestiti.
L'Istituzione Biblioteche prevede di sostituire i lavoratori addetti al prestito di Biblioteca Sala Borsa con macchine ad alto contenuto tecnologico.
Nessuno è contrario alle nuove tecnologie, ma una macchina non ti consiglia libri, film, cd. Una macchina non aiuta una persona in difficoltà. Una macchina non resta qualche secondo o minuto in più a parlare con una persona. Una macchina non ricorda ai visitatori quale è il comportamento corretto da tenere in una biblioteca.
Le biblioteche non sono un supermercato, sono luoghi di umanità, cultura, educazione e relazione sociale. Il “mondo non va avanti, senza educazione”.
Immaginare che il lavoro del bibliotecario possa essere sostituito da macchine è un errore. Può essere automatizzato senza danni il servizio di restituzione, che comunque richiede il controllo anche dei possibili danni ai testi e documenti, ma non si può ragionare di risparmi senza pensare a ciò che è utile per una società più giusta e inclusiva.
Sala Borsa rappresenta una risorsa educativa fondamentale per la nostra città. Considerare improduttive le spese che riguardano il settore culturale e educativo ha un impatto non solo economico, ma orienta i comportamenti verso l'individualismo, suggerisce il “fai da te”. Una cultura che isola l'individuo, sottraendolo ai vincoli di appartenenza e alla dimensione sociale.
Come possiamo pretendere che crescano i cittadini più piccoli, immersi come sono in una realtà inquinata dal conformismo e con gli esempi che si trovano quotidianamente davanti agli occhi? Credo sia importante salvaguardare l'educazione, perché sia disponibile per tutti. Una città deve, prima di tutto, occuparsi di educazione. La biblioteca Sala Borsa può aiutare i bimbi delle nostre scuole a imparare a fare ricerca, a formare un pensiero critico.
L'automazione non è la via per tagliare posti di lavoro, al contrario può liberare risorse e capitale umano per fare di più e meglio. Ad esempio, per Sala Borsa possiamo estendere l'apertura la domenica, ristabilire l'apertura del lunedì pomeriggio tagliata dalla Cancellieri o ritornare alle aperture serali tagliate da Cofferati.
Se pensiamo all'esperienza dell'agricoltura, della vita contadina, in tempi di difficoltà il contadino risparmia su tutto tranne che sulle sementi".
"Sala Borsa, risorsa della città
Circa 1.000 persone ogni giorno entrano in Sala Borsa (dal 2008 al 2012 sono stati più di 6ML gli ingressi), sono più di 200 ogni anno le visite guidate, le attività, i laboratori, gli incontri con autori, più di 130mila i prestiti.
L'Istituzione Biblioteche prevede di sostituire i lavoratori addetti al prestito di Biblioteca Sala Borsa con macchine ad alto contenuto tecnologico.
Nessuno è contrario alle nuove tecnologie, ma una macchina non ti consiglia libri, film, cd. Una macchina non aiuta una persona in difficoltà. Una macchina non resta qualche secondo o minuto in più a parlare con una persona. Una macchina non ricorda ai visitatori quale è il comportamento corretto da tenere in una biblioteca.
Le biblioteche non sono un supermercato, sono luoghi di umanità, cultura, educazione e relazione sociale. Il “mondo non va avanti, senza educazione”.
Immaginare che il lavoro del bibliotecario possa essere sostituito da macchine è un errore. Può essere automatizzato senza danni il servizio di restituzione, che comunque richiede il controllo anche dei possibili danni ai testi e documenti, ma non si può ragionare di risparmi senza pensare a ciò che è utile per una società più giusta e inclusiva.
Sala Borsa rappresenta una risorsa educativa fondamentale per la nostra città. Considerare improduttive le spese che riguardano il settore culturale e educativo ha un impatto non solo economico, ma orienta i comportamenti verso l'individualismo, suggerisce il “fai da te”. Una cultura che isola l'individuo, sottraendolo ai vincoli di appartenenza e alla dimensione sociale.
Come possiamo pretendere che crescano i cittadini più piccoli, immersi come sono in una realtà inquinata dal conformismo e con gli esempi che si trovano quotidianamente davanti agli occhi? Credo sia importante salvaguardare l'educazione, perché sia disponibile per tutti. Una città deve, prima di tutto, occuparsi di educazione. La biblioteca Sala Borsa può aiutare i bimbi delle nostre scuole a imparare a fare ricerca, a formare un pensiero critico.
L'automazione non è la via per tagliare posti di lavoro, al contrario può liberare risorse e capitale umano per fare di più e meglio. Ad esempio, per Sala Borsa possiamo estendere l'apertura la domenica, ristabilire l'apertura del lunedì pomeriggio tagliata dalla Cancellieri o ritornare alle aperture serali tagliate da Cofferati.
Se pensiamo all'esperienza dell'agricoltura, della vita contadina, in tempi di difficoltà il contadino risparmia su tutto tranne che sulle sementi".
A cura di
Piazza Maggiore, 6