CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE ALDROVANDI SU MATRIMONI GAY E SOCIAL BOND
Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo) su matrimoni gay e social bond.
"Le cronache locali e nazionali hanno data molta eco alle prime firme nel registro dei matrimoni del Comune di Bologna di coppie mon...
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Di seguito, l'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InsperBo) su matrimoni gay e social bond.
"Le cronache locali e nazionali hanno data molta eco alle prime firme nel registro dei matrimoni del Comune di Bologna di coppie monosessuali.
Non entro nel merito del fatto, molti più di me hanno competenza per commentarlo, ma quello che mi ha colpito è la disobbedienza di Merola.
Molte volte, cari colleghi, vi ho ricordato le parole dei grandi Sindaci di Bologna, Dozza in primis, che dicevano “un sindaco, per fare l'interesse vero dei propri cittadini, deve rischiare di disobbedire alle leggi almeno una volta al giorno”.
Perché dunque Merola, novello Garibaldi almeno nel pronunciare ogni giorno la parola “obbedisco” questa volta ha fatto il contrario?
Che finalmente lo spirito dei grandi sindaci sia calato su di lui? Perché fin qui Merola non aveva mai trasgredito una volta ai suoi doveri di obbedienza?
Solo per citare alcune occasioni, si è prostrato ai diktat della Regione, svendendo TPER, facendo l'Auslona che nulla servirà e affidandone il
comando ad un modenese, si sa ormai, vedi il Bonaccini di turno,che Modena comanda in ogni dove nel PD regionale e bolognese.
Per non citare la ligia obbedienza alla Ragioneria dello Stato, con bilanci fatti quando non si poteva correre più il rischio di sbagliare, con previsioni di spesa fatte con cintura e bretelle ad esempio.
Poco importa se ciò significava più tasse e disagi per i bolognesi, ma lui era a posto. Ma allora adesso, che cosa è successo?
Il titolo del giornale diceva “ Una disobbedienza a costo Zero”. Ma purtroppo, a mio parere, non è solo così.
Merola ha fatto un freddo calcolo di convenienza. Da una parte ha messo in conto disagi nel PD. Ma con quelli che ci sono ogni giorno, un disagio in più o meno che importanza ha, mai una volta un consigliere del PD ha votato contro le sue decisioni.
Il rimprovero del Prefetto? Ma che cosa volete che sia un rimprovero che non porta conseguenza concreta alcuna, come il costo Zero della disobbedienza meroliana, l'articolo citato dimostra.
E no, cari colleghi il ritorno per Merola c'è stato, eccome! Ma non per i cittadini bolognesi, dei quali sinceramente Merola se ne frega, ma per lui medesimo, con visibilità, consenso degli elettori di SEL e dei 5 Stelle, insomma una potenziale base elettorale più vasta per la sua riconferma a Sindaco, obbiettivo vero di ogni suo pensiero ed azione.
E lo spirito dei grandi sindaci del passato? Quello vaga ancora su Bologna alla ricerca di qualcuno degno su cui posarsi, di bolognesi in gamba e che vogliono il bene di Bologna ce ne sono tanti, a parte ovviamente Merola.
Un paio di anni fa, persi molto tempo per portare a Bologna i massimi esperti Italiani, con competenze internazionali, del tema Social Bond e
farli incontrare con i vertici di questo Comune.
Cosa sono i Social Bond è complesso spiegarli in un minuto, ma di fatto è finanza privata impiegati su obbiettivi misurabili per risolvere problemi sociali, sui quali la collettività decide di investire, per fare un esempio migliorare il profitto scolastico degli studenti, aumentare a fini turistici il decoro di una città, calmierare il disagio sociale dei senza tetto.
Bene, un articolo stampa di sabato, indicava l'intenzione del Governo di approfondirne e sperimentarne l'uso in Italia.
Presento un ordine del giorno per discuterne in questo consesso, per fare si che Bologna al solito non vada al traino di altri, ma per una volta almeno dimostri una propria capacità innovativa nel campo amministrativo".
"Le cronache locali e nazionali hanno data molta eco alle prime firme nel registro dei matrimoni del Comune di Bologna di coppie monosessuali.
Non entro nel merito del fatto, molti più di me hanno competenza per commentarlo, ma quello che mi ha colpito è la disobbedienza di Merola.
Molte volte, cari colleghi, vi ho ricordato le parole dei grandi Sindaci di Bologna, Dozza in primis, che dicevano “un sindaco, per fare l'interesse vero dei propri cittadini, deve rischiare di disobbedire alle leggi almeno una volta al giorno”.
Perché dunque Merola, novello Garibaldi almeno nel pronunciare ogni giorno la parola “obbedisco” questa volta ha fatto il contrario?
Che finalmente lo spirito dei grandi sindaci sia calato su di lui? Perché fin qui Merola non aveva mai trasgredito una volta ai suoi doveri di obbedienza?
Solo per citare alcune occasioni, si è prostrato ai diktat della Regione, svendendo TPER, facendo l'Auslona che nulla servirà e affidandone il
comando ad un modenese, si sa ormai, vedi il Bonaccini di turno,che Modena comanda in ogni dove nel PD regionale e bolognese.
Per non citare la ligia obbedienza alla Ragioneria dello Stato, con bilanci fatti quando non si poteva correre più il rischio di sbagliare, con previsioni di spesa fatte con cintura e bretelle ad esempio.
Poco importa se ciò significava più tasse e disagi per i bolognesi, ma lui era a posto. Ma allora adesso, che cosa è successo?
Il titolo del giornale diceva “ Una disobbedienza a costo Zero”. Ma purtroppo, a mio parere, non è solo così.
Merola ha fatto un freddo calcolo di convenienza. Da una parte ha messo in conto disagi nel PD. Ma con quelli che ci sono ogni giorno, un disagio in più o meno che importanza ha, mai una volta un consigliere del PD ha votato contro le sue decisioni.
Il rimprovero del Prefetto? Ma che cosa volete che sia un rimprovero che non porta conseguenza concreta alcuna, come il costo Zero della disobbedienza meroliana, l'articolo citato dimostra.
E no, cari colleghi il ritorno per Merola c'è stato, eccome! Ma non per i cittadini bolognesi, dei quali sinceramente Merola se ne frega, ma per lui medesimo, con visibilità, consenso degli elettori di SEL e dei 5 Stelle, insomma una potenziale base elettorale più vasta per la sua riconferma a Sindaco, obbiettivo vero di ogni suo pensiero ed azione.
E lo spirito dei grandi sindaci del passato? Quello vaga ancora su Bologna alla ricerca di qualcuno degno su cui posarsi, di bolognesi in gamba e che vogliono il bene di Bologna ce ne sono tanti, a parte ovviamente Merola.
Un paio di anni fa, persi molto tempo per portare a Bologna i massimi esperti Italiani, con competenze internazionali, del tema Social Bond e
farli incontrare con i vertici di questo Comune.
Cosa sono i Social Bond è complesso spiegarli in un minuto, ma di fatto è finanza privata impiegati su obbiettivi misurabili per risolvere problemi sociali, sui quali la collettività decide di investire, per fare un esempio migliorare il profitto scolastico degli studenti, aumentare a fini turistici il decoro di una città, calmierare il disagio sociale dei senza tetto.
Bene, un articolo stampa di sabato, indicava l'intenzione del Governo di approfondirne e sperimentarne l'uso in Italia.
Presento un ordine del giorno per discuterne in questo consesso, per fare si che Bologna al solito non vada al traino di altri, ma per una volta almeno dimostri una propria capacità innovativa nel campo amministrativo".
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Piazza Maggiore, 6