CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE ALDROVANDI (INSPERBO)
Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InseperBo).
"La Crisi della Coop Costruzioni
Così un'altra storica azienda del comparto dell'edilizia è in grosse difficoltà. Come molti giornali hanno fatto ...
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Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InseperBo).
"La Crisi della Coop Costruzioni
Così un'altra storica azienda del comparto dell'edilizia è in grosse difficoltà. Come molti giornali hanno fatto notare, il caso non è isolato.
Anche la mia Azienda la Busi Impianti, ha vissuto momenti simili tre anni fa. Posso solo, con un po' di orgoglio, fare rilevare che, a scapito degli interessi dell'Azionista che nella crisi investì altro denaro di famiglia, si riuscì a trovare una soluzione lavorativa ai 400 dipendenti, e non uno ha perso il proprio posto di lavoro.
Ma non è questa la riflessione che vi volevo portare. Le aziende Cooperative, in particolare nel settore dell'edilizia a Bologna , hanno avuto, all'interno certo di un clima favorevole, momenti d'oro e momenti di crisi, soprattutto da collegarsi con la qualità del menagement ed alla coesione sociale interna, che si manifestava in una forte partecipazione dei soci lavoratori alle scelte di indirizzo.
La Coop Costruzioni ne è un esempio. Come non ricordare l'energico intervento dell' ex Presidente Martino all'assemblea dei soci che doveva di fatto ratificare una fusione con altra coop decisa da altri. Con la sua sola presenza e con quattro parole fece decidere all'assemblea dei lavoratori in modo diverso. Il male ed il bene di molte aziende viene dalla loro storia. Certo lavorare in ambienti di fatto protetti, ha limitato la capacita di guardare a mercati più ampi, che ne difendessero lo sviluppo nel tempo. Ma anche il perdere peso dei meccanismi di governance interna, che davano ai soci lavoratori una visione di insieme, ha fatto sì che la crisi di queste coop etero dirette giungesse con stupore ai soci proprietari, costretti a subire, non a guidare gli eventi.
Abbiamo inoltre appreso che la crisi ha stupito anche il Sindaco: non ce ne meravigliamo! Mi si permetta un parallelo con quanto avviene nel maggiore partito bolognese. Una base che nelle ultime elezioni europee, con un 54,53% ha dato certo forti segnali di cambiamento che il partito puntualmente non ha recepito, arrivando al naufragio delle elezioni regionali, dove le ex masse hanno dato forfait. Merola , che sull'onda elettorale aveva prontamente girato il timone del carro, è stato anche lui portato, o lo ha voluto non so, a risterzare violentemente il timone a sinistra.
Le nomine nella direzione provinciale e le nomine a capogruppo in Comune, sono tutte figlie della stessa logica. Lo stesso avviene in Regione , dove si evita a tutti i costi di consultare la base con le primarie. E i soci, in questo caso gli elettori, magari il 54,53 % che votò la svolta alle europee? Non mi pare che se ne tenga molto conto , i 100 incontri con i 100 o i 1000 languono, difficile ristabilire un rapporto almeno con le speranze degli elettori, dopo 5 anni di governo di mediocrità e di tasse .
Come per Coop Costruzioni il momento della verità purtroppo è vicino, anche per la ditta che comanda a Bologna, in questo caso per fortuna ,il 2016 si sta avvicinando a passi veloci".
"La Crisi della Coop Costruzioni
Così un'altra storica azienda del comparto dell'edilizia è in grosse difficoltà. Come molti giornali hanno fatto notare, il caso non è isolato.
Anche la mia Azienda la Busi Impianti, ha vissuto momenti simili tre anni fa. Posso solo, con un po' di orgoglio, fare rilevare che, a scapito degli interessi dell'Azionista che nella crisi investì altro denaro di famiglia, si riuscì a trovare una soluzione lavorativa ai 400 dipendenti, e non uno ha perso il proprio posto di lavoro.
Ma non è questa la riflessione che vi volevo portare. Le aziende Cooperative, in particolare nel settore dell'edilizia a Bologna , hanno avuto, all'interno certo di un clima favorevole, momenti d'oro e momenti di crisi, soprattutto da collegarsi con la qualità del menagement ed alla coesione sociale interna, che si manifestava in una forte partecipazione dei soci lavoratori alle scelte di indirizzo.
La Coop Costruzioni ne è un esempio. Come non ricordare l'energico intervento dell' ex Presidente Martino all'assemblea dei soci che doveva di fatto ratificare una fusione con altra coop decisa da altri. Con la sua sola presenza e con quattro parole fece decidere all'assemblea dei lavoratori in modo diverso. Il male ed il bene di molte aziende viene dalla loro storia. Certo lavorare in ambienti di fatto protetti, ha limitato la capacita di guardare a mercati più ampi, che ne difendessero lo sviluppo nel tempo. Ma anche il perdere peso dei meccanismi di governance interna, che davano ai soci lavoratori una visione di insieme, ha fatto sì che la crisi di queste coop etero dirette giungesse con stupore ai soci proprietari, costretti a subire, non a guidare gli eventi.
Abbiamo inoltre appreso che la crisi ha stupito anche il Sindaco: non ce ne meravigliamo! Mi si permetta un parallelo con quanto avviene nel maggiore partito bolognese. Una base che nelle ultime elezioni europee, con un 54,53% ha dato certo forti segnali di cambiamento che il partito puntualmente non ha recepito, arrivando al naufragio delle elezioni regionali, dove le ex masse hanno dato forfait. Merola , che sull'onda elettorale aveva prontamente girato il timone del carro, è stato anche lui portato, o lo ha voluto non so, a risterzare violentemente il timone a sinistra.
Le nomine nella direzione provinciale e le nomine a capogruppo in Comune, sono tutte figlie della stessa logica. Lo stesso avviene in Regione , dove si evita a tutti i costi di consultare la base con le primarie. E i soci, in questo caso gli elettori, magari il 54,53 % che votò la svolta alle europee? Non mi pare che se ne tenga molto conto , i 100 incontri con i 100 o i 1000 languono, difficile ristabilire un rapporto almeno con le speranze degli elettori, dopo 5 anni di governo di mediocrità e di tasse .
Come per Coop Costruzioni il momento della verità purtroppo è vicino, anche per la ditta che comanda a Bologna, in questo caso per fortuna ,il 2016 si sta avvicinando a passi veloci".
A cura di
Piazza Maggiore, 6