CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE ALDROVANDI (INSPERBO)
Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InseperBo):
"Una città senza opposizione
Un editoriale del Corriere della Sera della settimana scorsa , ha denunciato che a Bologna avanza un” Vuoto nell...
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Si trasmette il testo dell'intervento d'inizio seduta del consigliere Aldrovandi (InseperBo):
"Una città senza opposizione
Un editoriale del Corriere della Sera della settimana scorsa , ha denunciato che a Bologna avanza un” Vuoto nelle Proposte” criticando con tutta evidenza l'attuale opposizione a Merola.
A leggere bene l'articolo, sembra che in realtà si tenti di giustificare l' entusiastico, ma azzardato, consenso che il Presidente degli Industriali bolognesi, socio del Corriere, aveva dato a Merola , Solo pochi giorni prima della pubblicazione delle classifiche del Sole 24 ORE nelle quali il nostro sindaco Merola è sprofondato negli inferi dei sindaci.
Ma in tutta sincerità l'editorialista ha ragione.
A Bologna manca una opposizione organizzata e la minoranza, e qui mi ci metto anch'io, ha fatto nelle ultime elezioni la figura dei galli di Renzo.
L'editoriale pecca però di una mancanza di analisi più profonda sul mondo politico ed associativo bolognese.
Io ho vissuto i tempi d'oro delle Associazioni, quelle del Tavolo Unico per intenderci , fatto per scopi politici e per dare al mondo dell'economia una voce autonoma ed autorevole.
Non dimentichiamo che Guazzaloca ne fu allora l'ispiratore e l'artefice.
Il percorso che lo portò prima alla Presidenza della CCIA e poi a Sindaco di Bologna a ben vedere iniziò allora.
Ora assistiamo a posizioni completamente diverse del mondo associativo, in parte spiegabile con la delusione che la decadenza della politica nazionale , ma soprattutto locale, ha vissuto.
Il senso di inutilità , facilita la depressione e porta a concentrarsi sulle apparenze o sull'affiancamento sterile a chi stancamente governa.
Era diverso ai tempi del tavolo Unico, allora mai un Presidente avrebbe espresso pubblicamente un consenso così affrettato , o , e mi riferisco a Confcommercio, mai un Guazzaloca Presidente si sarebbe affiancato a Merola nella critica agli Umarells.
Significa forse che sono figlio di tempi passati, come la mia età dimostra ?
Chissà , ho però la coscienza tranquilla perché ci ho provato, perdendo ignominiosamente, ma ci ho provato.
Ora spetta ad altri , ma per partire occorrono dei sinceri mea culpa , l'uscita definitiva di scena dei riciclati che ricompaiono in tutte le forme possibili ma soprattutto una Visione e grande Amore per Bologna , presente spesso nelle parole ma non nei cuori, nei progetti e nei fatti .
Una semplice analisi del passato dimostra che mai una parte politica che non sia il PCI, PDS, PD abbia portato a casa una vittoria a Bologna da sola.
L'unico successo elettorale delle minoranze è stato conseguito per merito di una forte alleanza con i movimenti civici, rappresentati da Giorgio Guazzaloca, o , per essere più precisi, perché la politica in quella circostanza cedette il bastone di comando ai civici stessi .
Nonostante questa esperienza , per ragioni incomprensibili a chi ha a cuore Bologna, la politica di centrodestra nelle elezioni successive ha sempre preferito andare da sola , anzi schierandosi contro i movimenti civici stessi.
In conclusione , credo che se davvero si voglia una vera alternativa a Bologna sia le categorie che i partiti di opposizione dovranno usare cuore e cervello, non ego e pancia".
"Una città senza opposizione
Un editoriale del Corriere della Sera della settimana scorsa , ha denunciato che a Bologna avanza un” Vuoto nelle Proposte” criticando con tutta evidenza l'attuale opposizione a Merola.
A leggere bene l'articolo, sembra che in realtà si tenti di giustificare l' entusiastico, ma azzardato, consenso che il Presidente degli Industriali bolognesi, socio del Corriere, aveva dato a Merola , Solo pochi giorni prima della pubblicazione delle classifiche del Sole 24 ORE nelle quali il nostro sindaco Merola è sprofondato negli inferi dei sindaci.
Ma in tutta sincerità l'editorialista ha ragione.
A Bologna manca una opposizione organizzata e la minoranza, e qui mi ci metto anch'io, ha fatto nelle ultime elezioni la figura dei galli di Renzo.
L'editoriale pecca però di una mancanza di analisi più profonda sul mondo politico ed associativo bolognese.
Io ho vissuto i tempi d'oro delle Associazioni, quelle del Tavolo Unico per intenderci , fatto per scopi politici e per dare al mondo dell'economia una voce autonoma ed autorevole.
Non dimentichiamo che Guazzaloca ne fu allora l'ispiratore e l'artefice.
Il percorso che lo portò prima alla Presidenza della CCIA e poi a Sindaco di Bologna a ben vedere iniziò allora.
Ora assistiamo a posizioni completamente diverse del mondo associativo, in parte spiegabile con la delusione che la decadenza della politica nazionale , ma soprattutto locale, ha vissuto.
Il senso di inutilità , facilita la depressione e porta a concentrarsi sulle apparenze o sull'affiancamento sterile a chi stancamente governa.
Era diverso ai tempi del tavolo Unico, allora mai un Presidente avrebbe espresso pubblicamente un consenso così affrettato , o , e mi riferisco a Confcommercio, mai un Guazzaloca Presidente si sarebbe affiancato a Merola nella critica agli Umarells.
Significa forse che sono figlio di tempi passati, come la mia età dimostra ?
Chissà , ho però la coscienza tranquilla perché ci ho provato, perdendo ignominiosamente, ma ci ho provato.
Ora spetta ad altri , ma per partire occorrono dei sinceri mea culpa , l'uscita definitiva di scena dei riciclati che ricompaiono in tutte le forme possibili ma soprattutto una Visione e grande Amore per Bologna , presente spesso nelle parole ma non nei cuori, nei progetti e nei fatti .
Una semplice analisi del passato dimostra che mai una parte politica che non sia il PCI, PDS, PD abbia portato a casa una vittoria a Bologna da sola.
L'unico successo elettorale delle minoranze è stato conseguito per merito di una forte alleanza con i movimenti civici, rappresentati da Giorgio Guazzaloca, o , per essere più precisi, perché la politica in quella circostanza cedette il bastone di comando ai civici stessi .
Nonostante questa esperienza , per ragioni incomprensibili a chi ha a cuore Bologna, la politica di centrodestra nelle elezioni successive ha sempre preferito andare da sola , anzi schierandosi contro i movimenti civici stessi.
In conclusione , credo che se davvero si voglia una vera alternativa a Bologna sia le categorie che i partiti di opposizione dovranno usare cuore e cervello, non ego e pancia".
A cura di
Piazza Maggiore, 6