CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DI INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA MIRKA COCCONCELLI (LEGA NORD) SULLA VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO ARTISTICO BOLOGNESE XIX E XX SECOLO


Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sulla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese XIX e XX secolo

"Bologna, come del resto l’Emilia, è una terra di artisti, d...

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Si trasmette il testo dell'intervento di inizio seduta della consigliera Mirka Cocconcelli (Lega Nord) sulla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese XIX e XX secolo

"Bologna, come del resto l’Emilia, è una terra di artisti, da sempre.
Molti nomi hanno contribuito allo sviluppo culturale di questa città, fra i nomi illustri : Vitale da Bologna, Aaspertini, Carracci, Guido Reni, Cesi, Palagi e, non ultimo, Morandi; uno fra i pittori bolognesi più conosciuti all’estero, come dimostrato dal successo della mostra tutt’ora in corso a Bruxelles.
Tuttavia sono convinta che l'arte e la sensibilità artistica non si creano dal nulla e non possono essere appannaggio esclusivamente di pochi artisti, confinati prevalentemente nei secoli che spaziano dal 1500 al 1700 ed al contemporaneo, ma sono il frutto di una passione e di una sensibilità millenaria, insita nel patrimonio genetico della gens emiliana, anch’esso frutto di una mescolanza di culture antiche: etrusche, celtiche, greche, romane, longobarde etc.
Questa città non celebra i suoi artisti come meriterebbero, non è madre, ma matrigna ed al contrario di quanto accade in altre grandi città, noi non abbiamo un luogo dove ammirare il notevole patrimonio artistico bolognese /emiliano dell’800 e primi ‘900.
ogni riferimento a Torino, Trieste, Milano è puramente casuale! ricordo che, a Milano, in piazza Duomo c’è il museo del ‘900 ed è nata la rete museale dell’800 lombardo.
Aggiungo che, se un amico od un turista transitano nella mia città e chiedono di visitare musei dedicati ad opere di artisti bolognesi di queste due epoche, sono pochissimi i luoghi dove indirizzarli; esclusa la Collezione comunale d’arte di palazzo D’Accursio, ben rappresentata solo da un unico artista, il Palagi, non ne conosco altri.
Sono ormai 40 anni che il 75% delle opere dell’800/900 (4.500-5000 opere!!) giacciono inutilizzate nei depositi Mambo e Pinacoteca, perché da 40 anni nessuno ha trovato un progetto credibile o, finanziamenti od un mecenate che potesse rendere fruibile il notevole patrimonio artistico accatastato nei sotterranei.
Sarebbe opportuno prendere spunto da due splendidi esempi di mecenatismo, presenti sul territorio della provincia bolognese.
Il primo è rappresentato dal Museo Magi ‘900 di Pieve di Cento, fortemente voluto dall’industriale e filantropo Giulio Bargellini, che ha ristrutturato un vecchio silos degli anni ’30 e ne ha fatto un’area espositiva multifunzionale, su 4 piani (più uno sotterraneo per le sculture) che ospita le eccellenze artistiche del 900 (circa 2000 opere fra sculture e pitture), con una particolare attenzione a quelle del territorio.
Le sculture sono presenti anche nel giardino antistante il silos e attualmente, il museo accoglie temporaneamente opere d’arte salvate dal crollo della collegiata di Santa Maria Maggiore dovuto al sisma 2012.
Il secondo esempio è Ca' la Ghironda, a Zola Predosa, un museo d’arte contemporanea con 4 sale espositive, un giardino botanico con 25.000 piante ed un parco di sculture che si estende per 4 ettari che sono un vero e proprio villaggio per la promozione e la diffusione dell’arte e della cultura voluto da un altro mecenate: Francesco Martani.
Quindi gli esempi ed i progetti ci sono,le persone che vogliono investire sulla cultura pure, ma purtroppo non sono a Bologna!
Chiedo a questa Amministrazione un segno concreto di discontinuità rispetto al passato.
Chiedo un “violento colpo di reni” che ci faccia emergere da quel pantano di progetti mai sviluppati .
C’era un progetto di Morigi Govi, in collaborazione con l’ing. Raffaela Bruni, atto a valorizzare le opere allocate nei depositi, dov’è impantanato ?
Pertanto, oggi presento un O.d.G. in cui invito la Giunta a valorizzare le opere custodite nei depositi Mambo/Pinacoteca e per le quali non vi è, a tutt’oggi, alcun programma attuativo.
Ho già provveduto a richiedere, al presidente della commissione cultura, un’udienza conoscitiva sul tema, da tenersi necessariamente ed, eccezionalmente, in Sala Farnese, proprio per essere spronati dalla bellezza artistica della sala. a questa udienza è invitata la stampa e la cittadinanza, dato che la cultura è un patrimonio di tutti i bolognesi!
Concludo augurandomi che le notizie apparse sulla stampa relative al presunto Apollino del Canova, siano fondate ed auspico che Bologna si svegli dallo stato di narcolessia, in cui è precipitata da decenni, e come riferisce lo stesso prof. Panzetta :”il lavoro è ancora tanto, ma non c’è conoscenza del patrimonio senza studio” e, come ribadisce il prof. Riccomini: ”e’ un errore pensare che esistano solo la Francia o solo gli impressionisti o i macchiaioli, sarebbe bello avere un museo cittadino che dialoghi a livello internazionale!!!” ed aggiungo:

<considerate la vostra semenza
fatti non foste a viver come bruti
ma per seguir virtute e canoscenza>
(Dante Alighieri, Divina Commedia, inferno XXVI, 116-120)"

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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