CONSIGLIO COMUNALE, L'INTERVENTO DI APERTURA DELLA PRESIDENTE LEMBI


Di seguito, l'intervento della presidente Lembi, in apertura della seduta odierna del Consiglio comunale.

"Signor Sindaco, signorie e signore della Giunta, signore consigliere, signori consiglieri,

il consigliere Lisei mi ha inviato una email...

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Di seguito, l'intervento della presidente Lembi, in apertura della seduta odierna del Consiglio comunale.

"Signor Sindaco, signorie e signore della Giunta, signore consigliere, signori consiglieri,

il consigliere Lisei mi ha inviato una email giovedì scorso invitandomi ad intervenire in apertura dei lavori di oggi per esprimere, a nome del Consiglio tutto, solidarietà alla consigliera Borgonzoni per quanto accadutole durante la sua visita ad un campo nomadi del nostro territorio.

Lo faccio senza indugi, precisando che si tratta della terza volta nel giro di pochi giorni, perché prima del consigliere Lisei, infatti, nella giornata di lunedì, i capogruppo Bugani, poi Critelli si erano rivolti a me chiedendo di esprimere pubblicamente, d'intesa con i capigruppo, solidarietà per quanto accaduto alla consigliera Borgonzoni e condanna per quei fatti.

Ho provato a sottoporre ai presidenti, uno per uno, un testo che condannasse quanto accaduto alla consigliera Borgonzoni e ogni forma di violenza fisica e verbale.
Dopo diverso tempo speso tra continue telefonate per mediare su singole questioni, tutte legittime, ma che facevano ripartire daccapo la riscrittura del testo, insieme con la vicepresidente abbiamo convenuto che fosse necessario superare la formula 'd'intesa con i capigruppo' e dichiarare come Ufficio di presidenza, come riportato dall'agenzia di stampa Dire:
'la presidente e la vicepresidente del Consiglio comunale di Bologna, Simona Lembi e Francesca Scarano, condannano i gesti rivolti contro la consigliera Borgonzoni in vista al campo nomadi e anche ogni violenza verbale. Con l'auspicio di vedere anche, da parte di tutti, abbassare i toni'.

Successivamente, e tengo a sottolineare, solo dopo aver espresso condanna per quanto accaduto alla consigliera Borgonzoni, ho ritenuto di inviarle un richiamo ravvisando il mancato rispetto del regolamento di funzionamento dei lavori del Consiglio comunale nella visita al campo nomadi.

Il nostro regolamento assicura ai consiglieri, e cioè agli eletti e solo a loro, l'accesso ad ogni struttura in cui si svolge un servizio del Comune.

Il regolamento specifica che il consigliere che intende effettuare fotografie, registrazioni radio video o televisive deve farne richiesta al direttore del settore competente, il quale, previa informazione agli eventuali interessati, le autorizza nel rispetto della riservatezza dei terzi. Una questione che sta molto a cuore al Consiglio comunale, essendo una regola simile vigente a tutela dei lavori del Consiglio stesso.

La consigliera Borgonzoni si è presentata al campo nomadi insieme con molte persone, che hanno ripreso, filmato, fotografato quanto stava accadendo. Difficile pensare che un gesto di questo tipo rimanesse indifferente.

Non voglio giustificare affatto gli schiaffi rivolti alla consigliera Borgonzoni che per quanto accaduto ha, ribadisco ancora, tutta la nostra solidarietà. Dico solo che l'accesso ad uno spazio per cui occorre rispettare delle regole, vederle violate è di per sé un gesto che non tiene nella dovuta considerazione le regole stesse che questo Consiglio si è dato.

Aggiungo inoltre che nella serata di sabato, una volta appreso quanto accaduto all'auto di Matteo Salvini nei pressi del campo nomadi, le minacce di morte rivolte all'assessore Frascaroli via Facebook e quanto accaduto ad un cronista del Resto del Carlino, ho chiesto di pubblicare una nuova dichiarazione che leggo qui integralmente:

'Le immagini sui social network relative agli episodi dei giorni scorsi a Bologna evidenziano sempre più il segno di una violenza che noi abbiamo sempre condannato in tutte le sue manifestazioni.
Certo, viene da rammaricarsi del fatto che persone sulla cui responsabilità si pensava di poter contare non hanno tenuto conto dell'escalation di errori e di pericoli che si venivano delineando e non hanno sentito il bisogno di fare un passo indietro evitando tutto ciò che potesse essere visto come provocazione.
Rimane al primo posto, tristemente, un ricorso ad una violenza spropositata contro politici e giornalisti che richiede, da ogni parte, una condanna senza condizioni'.

Preciso inoltre, a nome del Consiglio comunale, di aver sentito personalmente l'assessore Frascaroli, dopo le minacce che le sono state rivolte, come pure ho sentito il direttore dell'edizione bolognese de il Resto del Carlino per manifestare la nostra vicinanza e la nostra solidarietà al giornalista colpito.

Mi auguro, oggi, che tutti i consiglieri adottino comportamenti che non prestino il fianco o diventino strumento di giustificazione per chi dimostra di non credere nella democrazia, che è fatta, come ha ben ricordato il Sindaco ieri, nel 70° anniversario della Battaglia di Porta Lame, di libertà e di responsabilità insieme.

Auspico che le forze dell'ordine trovino presto i responsabili di tutti i gesti violenti accaduti nella giornata di sabato scorso, gesti estranei alla tradizione democratica di questa città, abituata da sempre a vedere la politica e l'amministrazione come strumento per affrontare e risolvere i problemi".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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