CONSIGLIO COMUNALE, LA PRESIDENTE SIMONA LEMBI RICORDA ADELIA "EMMA" CASARI, LA VICEPRESIDENTE SCARANO RICORDA GLI OSTAGGI CIVILI UCCISI IN NIGERIA


La presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, ha ricordato oggi in apertura di Consiglio la figura di Adelia "Emma Casari", partigiana, recentemente scomparsa.
La vicepresidente Paola Francesca Scarano ha invece ricordato l'eccidio ...

Descrizione

La presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, ha ricordato oggi in apertura di Consiglio la figura di Adelia "Emma Casari", partigiana, recentemente scomparsa.
La vicepresidente Paola Francesca Scarano ha invece ricordato l'eccidio dei sette ostaggi, tra cui l'Italiano Silvano Trevisan, uccisi dagli scissionisti della setta Boko Haram in Nigeria.

Al termine degli interventi il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio.

L'intervento della Presidente del Consiglio comunale Simona Lembi:
"Adelia Casari, nata nel 1919 a Medolla di Modena, nell'aprile del 1944 entrò in contatto con il movimento partigiano, in ottobre si unì al battaglione Marzocchi della 63° brigata Garibaldi Bolero, militando nella Resistenza con i nomi di battaglia Emma e Nigren. Basterebbe questo per commemorare la figura di questa partigiana in Consiglio comunale. Ma Emma Casari ha lasciato anche traccia profonda del suo lavoro e di quello di tutte le altre donne che hanno militato nella Resistenza, è stata tra coloro che più di altre hanno voluto il monumento alle 128 partigiane che si trova attualmente a Villa Spada, inaugurato nel 1975 da questa Amministrazione comunale.
E io vorrei ricordarla soprattutto con questo esempio concreto, perché nella Resistenza, e in particolare nella partecipazione delle donne nella Resistenza contro il nazi-fascismo sono comuni due pregiudizi: il primo che fosse quasi casuale la partecipazione delle donne alla Resistenza e il secondo che fosse legata a uno stretto periodo storico e sostanzialmente ancillare o marginale rispetto al fenomeno più ampio della Resistenza nel nostro Paese.
Voglio ricordare in Consiglio comunale che le donne che parteciparono alla Resistenza furono: 35.000, le partigiane inquadrate nelle formazioni combattenti; 20.000 le patriote con funzioni di supporto; 70.000 in tutto le donne organizzate nei Gruppi di Difesa; 16 le Medaglie d'Oro; 17 quelle d'Argento; 512 le Commissarie di guerra; 683 le donne fucilate o cadute in combattimento; 1750 le donne ferite; 4633 le donne arrestate, torturate, condannate dai tribunali fascisti; 1890 le donne deportate in Germania.
Ho scelto di raccontare con questi numeri qual è stato il fenomeno della partecipazione delle donne alla Resistenza, una partecipazione consapevole, che ha cambiato la vita delle donne, ma che ha cambiato anche profondamente la vita di questo Paese. E queste sono le ragioni per cui ho scelto di commemorare la signora Casari in Consiglio comunale e propongo al Consigli un minuto di silenzio".

L'intervento della Vicepresidente del Consiglio comunale Paola Francesca Scarano:
"I sette ostaggi stranieri rapiti lo scorso 7 febbraio nella città di Jama, nello stato di Bauchi, sono stati uccisi dagli scissionisti della setta Boko Haram legata ad Al Qaeda. Erano tutti dipendenti della ditta di costruzioni libanesi Setraco, un britannico, un greco un filippino tre libanesi, un italiano. Silvano Trevisan, ingegnere di 69 anni, originario di Stino di Livenza in provincia di Venezia.
Continua la strage dei massacri islamici, continua con una ferocia e con una frequenza sempre più disarmante e preoccupante. Messaggi di cordoglio e di esternazione sono giunti da parte del Presidente Napolitano e del premier Monti i quali, oltre alla ferma condanna per l'efferato delitto contro ostaggi inermi, riaffermano l'impegno della comunità internazionale nell'assicurare alla giustizia i responsabili e nel contrasto alla minaccia terroristica per garantire la sicurezza del lavoro e delle persone che in quelle zone vivono e lavorano . Penso a quanti italiani vanno in quei paesi per lavoro ma anche per scopi umanitari, penso che la loro attività e incolumità non siano più garantite essendo in atto una lotta senza tregua perché gli islamisti controllano di fatto il nord del paese imponendo la sharia e il terrore. Il nord della Nigeria è un azzardo anche per i cristiani. "Riceviamo lettere anonime, dicono che se non ci convertiremo ci uccideranno" dice un italiano che vive lì da decenni. Penso che il futuro impegno della politica estera debba essere sempre più determinato ed intenzionato a tutelare tutti i nostri connazionali che vanno all'estero per migliorare la condizione di quei paesi e costruire situazioni di maggiore benessere e democrazia. Costernata da quanto successo e purtroppo ancora succede in queste ore invito il consiglio a fare un minuto di silenzio alle tante vittime tra le quali Silvano Trevisan".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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