CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA PRESIDENTE SIMONA LEMBI SU REYHANEH JABBARI


Di seguito l'intervento tenuto dalla Presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, per ricordare Reyhaneh Jabbari. Al termine dell'intervento il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio

"Signor Sindaco, signori Consiglieri, sig...

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Di seguito l'intervento tenuto dalla Presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, per ricordare Reyhaneh Jabbari. Al termine dell'intervento il Consiglio comunale ha osservato un minuto di silenzio

"Signor Sindaco, signori Consiglieri, signore Consigliere,

si chiamava Reyhaneh Jabbari aveva 26 anni quando il 25 ottobre, pochi giorni fa, è stata impiccata in un carcere di Teheran.

Nel 2007, aveva allora 19 anni, fu arrestata con l'accusa di omicidio per aver pugnalato un uomo di 28 anni più grande di lei. La ragazza aveva ammesso di aver accoltellato alle spalle l'uomo e di averlo fatto per difendersi da un'aggressione sessuale.
Nel 2009, dopo un processo giudicato dall'Alto commissariato per i diritti umani dell'Onu viziato da molte irregolarità, è stata giudicata colpevole e condannata a morte.

Nonostante gli appelli internazionali rivolti alle autorità, tra cui quello del ministro degli Esteri Federica Mogherini, di Papa Francesco, di tantissimi intellettuali iraniani e non; nonostante l'esecuzione fosse stata più volte rinviata facendo sperare in un atto di clemenza da parte delle autorità iraniane, Reyhaneh Jabbari, che aveva 26 anni, voglio ripeterlo, è stata impiccata nella prigione dove era stata rinchiusa dal giorno del suo arresto. Ha prevalso la visione delle autorità giudiziarie che non ha dato peso al fatto che Reyhaneh dopo aver usato un coltello da cucina avesse chiamato un'ambulanza e rimasta ad attendere. Come pure non ha avuto peso il fatto che Reyhaneh avrebbe potuto salvarsi la vita se avesse ritirato, come richiesto dai famigliari di lui, l'accusa di stupro. Non lo ha fatto.

Reyhaneh Jabbari diventa la 976esima persona giustiziata dallo scorso agosto ad oggi ed è difficile, difficile, non tenere insieme quel caso con quello delle troppe ragazze sfregiate dall'acido a Teheran per cui il Governo ha vietato ogni manifestazione pubblica o con il caso, un altro, di Gronchen Ghavami arrestata in giugno perchè voleva vedere allo stadio la pallavolo maschile, vietata alle donne, come ogni altro sport giocato da soli uomini.

Non entrerò, ovviamente, nel merito delle leggi iraniane e della vicenda processuale, ma voglio invece sottolineare, ancora una volta, il prezzo altissimo che pagano le donne quando si tratta di rispetto di diritti umani. Avremo modo di approfondire il tema del rapporto fra le donne e il rispetto dei diritti umani anche nel corso dei prossimi mesi, insieme con i Presidenti dei gruppi consiliari del Consiglio comunale di Bologna, abbiamo deciso di dedicare a questo tema la Seduta solenne del prossimo 8 marzo 2015.

Ora però è il momento del cordoglio e invito il Consiglio comunale a tenere un minuto di silenzio in memoria di Reyhaneh"

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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