CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DELLA CONSIGLIERA FEDERICA SALSI (GRUPPO MISTO) SUI DERIVATI
Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Salsi (Gruppo Misto) in merito alla commissione consiliare sui derivati
"Venerdì pomeriggio si è svolta un'udienza conoscitiva in commissione bilancio congiunta con affari is...
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Di seguito l'intervento d'inizio seduta della consigliera Federica Salsi (Gruppo Misto) in merito alla commissione consiliare sui derivati
"Venerdì pomeriggio si è svolta un'udienza conoscitiva in commissione bilancio congiunta con affari istituzionali. Era una commissione importante. L'argomento erano i derivati che il Comune e gli Enti da lui partecipati hanno o potrebbero avere. La commissione doveva servire a capire se e quanto questi enti sono, non siano, sono esposti. Non è stato possibile. La commissione è stata sospesa a causa della mozione bavaglio del renziano, bello il nuovo che avanza. Oddio: cosa ci sarà mai in quel plico che il dott. Amorosi ha appoggiato sul tavolo?! Quei documenti cosa sono? Perchè mai sono lì? Ma posso stare lì? Ma ne possiamo parlare? E mentre con il panico sul volto cercavate disperatamente e inutilmente il Segretario Generale dato che non sapevate che fare e volevate, come sempre accade in queste occasioni, che il Segretario vi cavasse le castagne dal fuoco, dicevo mentre cercavate il Segretario Generale, che nonostante lo paghiamo 140mila euro l'anno con tanto di premio di produttività, aveva ben pensato di darsi alla macchia venerdì pomeriggio, e mentre la Vicesindaco, la sua corte di dirigenti strapagati pure loro e i revisori dei conti (quelli che controllano che i conti del comune siano ok) ripetevano ossessivamente questo mantra: “Il Comune di Bologna non ha derivati e non ne ha mai avuti perché si ritiene che non siano uno strumento adatto ad una pubblica amministrazione” però per gli enti partecipati dal Comune invece i derivati vanno benissimo visto che ne hanno un bel po', dicevo mentre in commissione accadeva tutto questo e guardavate al vostro profondo e buio ombelico, sono stati messi online i documenti che attestavano che il Comune di Bologna ha avuto per anni molti derivati e forse ne ha ancora dato che ha dei titoli di Dexia per 9 milioni di euro e Dexia è specializzata in titoli derivati. Lo sapevano già tutti, la notizia era di dominio pubblico, ma noi no! Noi eravamo blindati e segregati in commissione a guardare un plico di fogli che nessuno ha osato sfogliare per sapere esattamente cosa c'era dentro. Dentro c'era un problema gigantesco, la Corte dei Conti sono anni che mette in guardia gli enti dall'utilizzo di queste speculazioni finanziarie fatte con i soldi dei cittadini. Ci sono enti che hanno rischiato il dissesto, si sono salvati perchè le banche, non avendo rispettato le norme e i principi di corretta condotta finanziaria previsti a protezione del cliente, sono state condannate dai giudici che hanno annullato i contratti dei derivati. Ma noi no, non li abbiamo i derivati, qui si nega l'evidenza e se non si riconosce un problema come mai lo si potrà risolvere. Come è possibile che chi amministra questo ente non sappia dei derivati? Cosa amministra? Come amministra? Non sa come spende i soldi dei cittadini?
Come è possibile che gli enti, che tra l'altro continuano a battere cassa nelle tasche del Comune, come Acer, Interporto, Atc, Tper, Hera, alcuni dei quali sembrano dei groviera tanti sono i buchi di bilancio che saltano fuori, come è possibile che continuino a spacciare i derivati come delle assicurazioni sui mutui? Si perchè è questo che ci è stato ripetuto in commissione. Anche qui siamo alla negazione del problema. Ma tanto che importa, se servono soldi per le cedole dei derivati si possono aumentare le bollette o diminuire i servizi. Come sempre si va a pescare nelle tasche dei cittadini e i responsabili la fanno franca".
"Venerdì pomeriggio si è svolta un'udienza conoscitiva in commissione bilancio congiunta con affari istituzionali. Era una commissione importante. L'argomento erano i derivati che il Comune e gli Enti da lui partecipati hanno o potrebbero avere. La commissione doveva servire a capire se e quanto questi enti sono, non siano, sono esposti. Non è stato possibile. La commissione è stata sospesa a causa della mozione bavaglio del renziano, bello il nuovo che avanza. Oddio: cosa ci sarà mai in quel plico che il dott. Amorosi ha appoggiato sul tavolo?! Quei documenti cosa sono? Perchè mai sono lì? Ma posso stare lì? Ma ne possiamo parlare? E mentre con il panico sul volto cercavate disperatamente e inutilmente il Segretario Generale dato che non sapevate che fare e volevate, come sempre accade in queste occasioni, che il Segretario vi cavasse le castagne dal fuoco, dicevo mentre cercavate il Segretario Generale, che nonostante lo paghiamo 140mila euro l'anno con tanto di premio di produttività, aveva ben pensato di darsi alla macchia venerdì pomeriggio, e mentre la Vicesindaco, la sua corte di dirigenti strapagati pure loro e i revisori dei conti (quelli che controllano che i conti del comune siano ok) ripetevano ossessivamente questo mantra: “Il Comune di Bologna non ha derivati e non ne ha mai avuti perché si ritiene che non siano uno strumento adatto ad una pubblica amministrazione” però per gli enti partecipati dal Comune invece i derivati vanno benissimo visto che ne hanno un bel po', dicevo mentre in commissione accadeva tutto questo e guardavate al vostro profondo e buio ombelico, sono stati messi online i documenti che attestavano che il Comune di Bologna ha avuto per anni molti derivati e forse ne ha ancora dato che ha dei titoli di Dexia per 9 milioni di euro e Dexia è specializzata in titoli derivati. Lo sapevano già tutti, la notizia era di dominio pubblico, ma noi no! Noi eravamo blindati e segregati in commissione a guardare un plico di fogli che nessuno ha osato sfogliare per sapere esattamente cosa c'era dentro. Dentro c'era un problema gigantesco, la Corte dei Conti sono anni che mette in guardia gli enti dall'utilizzo di queste speculazioni finanziarie fatte con i soldi dei cittadini. Ci sono enti che hanno rischiato il dissesto, si sono salvati perchè le banche, non avendo rispettato le norme e i principi di corretta condotta finanziaria previsti a protezione del cliente, sono state condannate dai giudici che hanno annullato i contratti dei derivati. Ma noi no, non li abbiamo i derivati, qui si nega l'evidenza e se non si riconosce un problema come mai lo si potrà risolvere. Come è possibile che chi amministra questo ente non sappia dei derivati? Cosa amministra? Come amministra? Non sa come spende i soldi dei cittadini?
Come è possibile che gli enti, che tra l'altro continuano a battere cassa nelle tasche del Comune, come Acer, Interporto, Atc, Tper, Hera, alcuni dei quali sembrano dei groviera tanti sono i buchi di bilancio che saltano fuori, come è possibile che continuino a spacciare i derivati come delle assicurazioni sui mutui? Si perchè è questo che ci è stato ripetuto in commissione. Anche qui siamo alla negazione del problema. Ma tanto che importa, se servono soldi per le cedole dei derivati si possono aumentare le bollette o diminuire i servizi. Come sempre si va a pescare nelle tasche dei cittadini e i responsabili la fanno franca".
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Piazza Maggiore, 6