CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE BENEDETTO ZACCHIROLI (PD)
Si trasmette l'intervento d'inizio seduta del consigliere Benedetto Zacchiroli in merito all'occupazione di una palazzina di via De Maria
"Quando in una comunità si parte da una situazione di sofferenza e si cerca di risolverla creandone un...
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Si trasmette l'intervento d'inizio seduta del consigliere Benedetto Zacchiroli in merito all'occupazione di una palazzina di via De Maria
"Quando in una comunità si parte da una situazione di sofferenza e si cerca di risolverla creandone una nuova, a danno di altri, la soluzione individuata è sbagliata. Mi riferisco alla prassi secondo cui le occupazioni di case o spazi in disuso venga vista come un diritto quando invece si tratta di una prevaricazione inaccettabile. Certo, si tocca un tema molto delicato. Perdere la casa, non avere un tetto sopra la testa, relega chiunque in uno stato di imbarazzo sociale e di sofferenza personale non indifferente. Ma non penso questo possa giustificare il prendere possesso di cose che non sono di proprietà e in questo modo rivendicare un diritto.
L'ultimo caso in città è rappresentato dall'occupazione di una palazzina di via De Maria. Da tre settimane alcune persone, che fanno capo al Collettivo SocialLog, hanno occupato una palazzina definendo l'azione una autogestione. Il problema è che non sono nè proprietari nè affittuari.
Ora, penso sia urgente liberare quei posti, secondo un principio di equità , perchè la lotta, in questi casi legittima, non può trasformarsi in prevaricazione. Se da un lato quindi appare urgente che quegli spazi vengano liberati e mi appello al Signor Questore e al magistrato che deve provvedere a firmare l'ordine di sgombero, non dimentico però che stiamo parlando di persone e famiglie in difficoltà. Su questo non possiamo dire l'amministrazione sia ferma. La richiesta fatta al Signor Prefetto qualche settimana fa dagli assessori Malagoli e Frascaroli ha trovato una pronta risposta: un tavolo si è già insediato per fare in modo che tutte quelle aziende pubbliche e il demanio che hanno a disposizione sia alloggi sfitti sia spazi attrezzati li mettano a disposizione per l'emergenza abitativa della comunità .
Il tempo, in questi casi è essenziale. Sia della liberazione di quegli spazi sia dell'azione coordinata dalla Prefettura, per fare in modo di poter alleviare il più possibile le emergenze che questa crisi ha acuito e aumentato.
Sono fiducioso, ma chiedo prontezza di riflessi, nei confronti della comunità, di quei cittadini che abitano quelle zone e di quelli che sono in difficoltà".
"Quando in una comunità si parte da una situazione di sofferenza e si cerca di risolverla creandone una nuova, a danno di altri, la soluzione individuata è sbagliata. Mi riferisco alla prassi secondo cui le occupazioni di case o spazi in disuso venga vista come un diritto quando invece si tratta di una prevaricazione inaccettabile. Certo, si tocca un tema molto delicato. Perdere la casa, non avere un tetto sopra la testa, relega chiunque in uno stato di imbarazzo sociale e di sofferenza personale non indifferente. Ma non penso questo possa giustificare il prendere possesso di cose che non sono di proprietà e in questo modo rivendicare un diritto.
L'ultimo caso in città è rappresentato dall'occupazione di una palazzina di via De Maria. Da tre settimane alcune persone, che fanno capo al Collettivo SocialLog, hanno occupato una palazzina definendo l'azione una autogestione. Il problema è che non sono nè proprietari nè affittuari.
Ora, penso sia urgente liberare quei posti, secondo un principio di equità , perchè la lotta, in questi casi legittima, non può trasformarsi in prevaricazione. Se da un lato quindi appare urgente che quegli spazi vengano liberati e mi appello al Signor Questore e al magistrato che deve provvedere a firmare l'ordine di sgombero, non dimentico però che stiamo parlando di persone e famiglie in difficoltà. Su questo non possiamo dire l'amministrazione sia ferma. La richiesta fatta al Signor Prefetto qualche settimana fa dagli assessori Malagoli e Frascaroli ha trovato una pronta risposta: un tavolo si è già insediato per fare in modo che tutte quelle aziende pubbliche e il demanio che hanno a disposizione sia alloggi sfitti sia spazi attrezzati li mettano a disposizione per l'emergenza abitativa della comunità .
Il tempo, in questi casi è essenziale. Sia della liberazione di quegli spazi sia dell'azione coordinata dalla Prefettura, per fare in modo di poter alleviare il più possibile le emergenze che questa crisi ha acuito e aumentato.
Sono fiducioso, ma chiedo prontezza di riflessi, nei confronti della comunità, di quei cittadini che abitano quelle zone e di quelli che sono in difficoltà".
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Piazza Maggiore, 6