CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE ALDROVANDI


Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (InsperBO) su Seribo

"Seribo un esempio di buona amministrazione.
Siamo entrati in una fase cruciale della Telenovela Seribo, quella nella quale si smette di fare chia...

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Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (InsperBO) su Seribo

"Seribo un esempio di buona amministrazione.
Siamo entrati in una fase cruciale della Telenovela Seribo, quella nella quale si smette di fare chiacchiere e vengono assunte decisioni, dopo almeno due anni di tiramolla, che porteranno guai e dolori al Comune di Bologna e quindi purtroppo alle tasche dei bolognesi.
Prima facciamo un po' di chiarezza
La Vice sindaco Giannini ha dichiarato “la proprietà pubblica non garantisce la qualità del servizio”. A parte una considerazione lessicale, se il pubblico non garantisce la qualità, non vedo a che serva il Pubblico, vediamo se l'affermazione è vera. L'art. 23 dello statuto di Seribo dice: l'assemblea è dotata dei più ampi poteri sulla decisione di compiere ,operazioni che comportino la modifica dell'oggetto sociale o una rilevante modifica del diritto dei soci; dato che all'art. 20 si dice che le decisioni dell'assemblea sono prese con la maggioranza assoluta e quindi con il 51% quota in possesso del Comune, ne deriva che il Comune ha tutti i poteri per mutare unilateralmente il contratto che lega Seribo col Comune, salvo il diritto di recesso dato al socio Camst.
Ma c'è di più.
L'art. 29 dello statuto dice che il Consiglio di amministrazione ha i più ampi poteri per la gestione ordinaria e straordinaria della società e l'art. 22 dice che il Consiglio è formato da tre membri di cui due, e quindi la maggioranza, è nominato dal Comune. Quindi il Comune sia in assemblea che in CdA ha tutti i poteri di gestione, entrando quindi nel merito del Contratto e quindi di tutto quanto il vari
comitati dei genitori si lamentano. Il concetto è inoltre rafforzato dall'art. 4 del patto parasociale che riserva al Consigliere nominato da Camst il solo potere operativo, che significa quello di dare esecuzione alle decisioni del CdA.
Che dire di più?
La vice Sindaco Giannini avrebbe dovuto dire che il Pubblico ( loro cioè, il concetto non va generalizzato ) è incapace di garantire la qualità del servizio, non che non può farlo. La cosa non stupisce, in tema di società partecipate la nostra Giunta, dall'insediamento non ne ha azzeccata una e la lista è infinita, Interoporto Fiera, a Hera e via dicendo.
Il dramma per le tasche dei bolognesi si aprirà tra poco.
Che faranno i geni del Comune? Prima faranno una gara, mettendo nella stessa tutte le clausole del mondo, poi obbligheranno il vincitore della gara a comperare il Ramo d' Azienda di Seribo, che successivamente verrà posta in liquidazione. A che prezzo?
Domanda interessante davvero, una società o un ramo d'azienda che guadagna mediamente 1, 5 milioni, quanto vale? Ovvio che per stabilirne un valore bisogna che Camst &C siano d'accordo, pena cause che dureranno 10 anni se va bene e azioni di responsabilità personale per chi assumerà la decisione. A proposito il problema di Camst è che non fa parte del giro Stefanini Merola, ma che , al contrario di tante Coop fatte fallire deliberatamente, ha i conti in ordine e se ne frega.
Camst &C sono disposti a svendere in una operazione che hanno subito e non governato ? A meno che non impazziscano (gli &C sono francesi che di Bologna se ne fregano) non credo, dato che il ricavato della vendita del ramo d'azienda diventa utile di Seribo e a Camst &C va il 90% di detto utile. Poi vengono mille cose esilaranti. Il Comune sbandiera il fatto che con un Contratto d'appalto avrà più potere, mentre anche i bambini sanno che a Bologna ci sono almeno 1000 avvocati che campano sui contenziosi derivati dai Contratti pubblici. Nello specifico poi vorrei vedere come il Comune che all'interno di uno statuto ha realmente tutti i poteri che non è capace di esercitare, come farà ad esercitarli in un Contratto che vede per definizione il Pubblico in svantaggio.
Altra cosa esilarante viene dal fatto che viene dichiarato che le risorse derivate dalla dismissione di Seribo serviranno a realizzare i nuovi centri pasto, mentre è scritto che, se vi saranno ricavi, questi andranno a Camst. Per non dire il fatto che sempre la Vicesindaco dichiara che il costo d'ingresso per un appaltatore è molto inferiore ad entrare in una società mista, mentre lei stessa dice che il nuovo appaltatore dovrà comperare il ramo d'azienda che costerà svariati milioni. Dilettanti allo sbaraglio con i soldi dei Bolognesi, una bella trovata con la quale il Comune è riuscito a scontentare i genitori, i lavoratori, i sindacati, le imprese tutti assieme.
Le cose da fare sarebbero state semplici semplici. Nominare nel Consiglio di Seribo amministratori capaci e fare, in Seribo, gli interessi dei cittadini. Ma amministratori incapaci, come quelli che amministrano Bologna, come fanno a trovare amministratori capaci da nominare? Lo so è questo è il problema sul quale i bolognesi dovranno riflettere".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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