CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO DI INZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE ZACCHIROLI (PD)
"BOLOBENE BOLOFECCIA, PARTE SECONDA"


Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Benedetto Zacchiroli del Partito Democratico

"Ci siamo di nuovo. Esattamente quattro mesi dopo la "prima" ai giardini Margherita, a mezzo stampa impariamo che la guerra tra i c...

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Di seguito l'intervento d'inizio seduta del consigliere Benedetto Zacchiroli del Partito Democratico

"Ci siamo di nuovo. Esattamente quattro mesi dopo la "prima" ai giardini Margherita, a mezzo stampa impariamo che la guerra tra i censi bolognesi non si è fermata, anzi. Solo l'impegno delle forze dell'ordine attive da mesi nell'ambito della prevenzione sembra avere smontato una nuova rissa tra ragazzi, questa volta nel pieno centro della città.
Bene ha detto il procuratore Giovannini, che l'operazione di prevenzione non può essere effettuata solo ed unicamente dalla polizia, ma deve essere un'operazione a tutto tondo in cui i genitori, la famiglia hanno un ruolo fondamentale. Tutto questo senza scordarci della scuola e dell'impegno totale del mondo degli adulti.
Che non esista una prevenzione perfetta, di questo sono cosciente, ma che insieme, il mondo degli adulti possa fare molto ne sono altrettanto convinto. La litigiosità continua che permea le trasmissioni televisive anche quando si tratta di scegliere un cantante o un ballerino più bravo e meritevole di altri, le gare sportive, troppo spesso esacerbate a cominciare dal comportamento dei giocatori in campo o le trasmissioni politiche e la politica dal vivo che riesce a trasformare in rissa verbale molti scontri che potrebbero essere più civili, non aiutano nel descrivere il mondo degli adulti al mondo dei ragazzi che ci guardano più di quanto possiamo pensare o immaginare.
Allargo la riflessione al tema del nostro centro cittadino e a quello che definiamo, a mio parere, troppo spesso e con troppa fretta, degrado o problema sicurezza. Chiunque abbia fatto un giro sabato sera tra via delle moline, piazza verdi, via Petroni, Zamboni, piazza della Mercanzia e via Capreria, è stato travolto da una sensazione di vivacità nuova. Strade stracolme di persone, socialità diffusa come nelle città europee, quelle città che quando si torna da un viaggio siamo sempre pronti a lodare per la bellezza, data soprattutto dalla vita che si respira. Ho però colto, in quelle strade e non solo alcuni dati che se presi in esame, laddove rappresentino dei problemi possono essere risolti e migliorare significativamente il panorama urbano serale. I punti sono due. Quello della percezione di sicurezza e le sacche di degrado puro. L'ho già detto e lo ripeto, i vigili, le forze dell'ordine, devono girare di più, non in un gruppo gregge di una decina di persone, ma semplicemente a coppie o in tre, semplicemente esserci, girare, dare la certezza a chi sta in strada che in caso di frizioni siano presenti e pronti a intervenire. Lo stazionare a fianco del solo teatro comunale, trasmette un'idea di totale passività e inutilità. Sarebbe bene che il modo di stare cambiasse o per lo meno ne si valutasse l'efficacia, che ai miei
occhi non esiste. Stessa cosa mi verrebbe da dire sulle auto delle forze dell'ordine che circolano per le zone pedonali o l'inutile camionetta dell'esercito della quale, mi si perdoni, l'idea di prevenzione e dissuasione nei confronti del terrorismo mi sembra poco utile. Il secondo dato sono le sacche di degrado. Ovunque, nel mondo, abbandonare le zone più vivaci di una città, quelle che i nostri giornalisti definiscono "le strade della movida" o le "ramblas bolognesi", in casi normali porta a una sensazione di vuoto improvvisa, che non è male in sè, succede dappertutto. Ma non succede, e non deve succedere di approdare in strade come via Irnerio, dove i problemi che già in estate si erano segnalati, non sono finiti. Il senso del brutto assale in quella strada e sembra lasciata a se stessa, generando, soprattutto di sera, un senso di insicurezza generale che è più che giustificato, soprattutto nelle persone che lì si recano per
prendere gli autobus. Anche qui basterebbero poche mosse. Comprendo la polizia in borghese, soprattutto per operazioni delicate, ma qualche divisa identificabile, aumenterebbe l'efficacia. Continuo a pensare che le pedonalizzazioni siano un bene, in questo senso, che la stessa via Petroni, se almeno i venerdì e i sabati, fosse sgombera dalle auto, migliorerebbe di gran lunga, perché lì si vive una congestione disordinata che non aiuta nemmeno i controlli o il flusso di persone.
La direzione è quella giusta, mi piacerebbe si fosse più incisivi, non nel segno di chissà quale repressione (che in certi casi va comunque attuata con forza e decisione), ma in quello della prevenzione. In una Bologna così, più distesa nella sua vivacità è un piacere, per autoctoni, studenti e turisti passeggiare in tranquillità. Quella Bologna è possibile, una Bologna che cambia passo e non ha paura di se stessa e che sarebbe, anche per mezzo dell'urbanistica pronta a dare idee che aiutano a calmare gli animi di chi della rissa e della lotta animale ha fatto l'unico mezzo della "risoluzione", chiamiamola così, dei propri conflitti sociali. Sono convinto che da Bolobene e bolofeccia si può passare a una Bologna libera di essere se stessa. Basta volerlo".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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