CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTO D'APERTURA DELLA PRESIDENTE LEMBI IN RICORDO DEGLI OPERAI SERMENTI E NEROZZI. IL CONSIGLIO OSSERVA UN MINUTO DI SILENZIO
Di seguito, l'intervento d'apertura della presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, in ricordo degli operai Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi. Al termine, il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio, associando nel ricordo anche l'avvocato ...
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Di seguito, l'intervento d'apertura della presidente del Consiglio comunale, Simona Lembi, in ricordo degli operai Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi. Al termine, il Consiglio ha osservato un minuto di silenzio, associando nel ricordo anche l'avvocato Renato Palumbi, scomparso di recente e ricordato dal consigliere Facci.
"Signor Sindaco, signori della Giunta, colleghi consiglieri e consigliere,
è dovere di tutti noi oggi ricordare Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi. Due operai. Due bolognesi di 65 anni caduti sul lavoro. Uccisi da un male invisibile e sottile, che ti entra dentro e ti corrode la vita.
Loro come altri lavoratori sono morti di un tumore le cui cause sono da ricercarsi nell'amianto. In quello che hanno inalato in tanti anni di lavoro in fabbrica, a costruire treni.
Sono le morti più recenti di un dolore che ha colpito troppe persone e sono al tempo stesso simbolo di una verità dolorosa, ma da ribadire nuovamente: di lavoro, sul posto di lavoro, si muore ancora.
Viviamo in una Repubblica che è, per la sua Costituzione, fondata sul lavoro. E proprio per questo dobbiamo rifiutare quella logica perversa che da troppi anni pervade la nostra società: ovvero che il lavoro sia un sottoprodotto del mercato finanziario, uno dei tanti fattori di produzione.
La Costituzione ce lo dice chiaramente: il lavoro ha un valore in sé, perché dietro ad ogni manufatto e ad ogni servizio prodotto c'è la dignità dei lavoratori.
Per questo la lista di chi è morto per l'amianto non è ascrivibile a una pura fatalità.
Parole di richiamo e attenzione su questi fatti sono state espresse da molti in questi giorni.
Sono parole che facciamo nostre e che rilanciamo con un invito: non un euro deve essere sottratto alla sicurezza dei luoghi di lavoro, alla bonifica, all'impegno per assicurare sicurezza e certezza della salubrità delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici.
Voglio quindi ricordare la passione di quei tanti imprenditori – vorrei dire la stragrande maggioranza di quelli bolognesi - che non lesinano sulle questioni della sicurezza. Anche a loro, che non fanno della bassa qualità del lavoro una voce della "competitività" dei loro prodotti - dobbiamo qualcosa: regole certe e regole applicate per contrastare coloro che invece costruiscono ricchezza sulle condizione materiali di lavoro dei loro dipendenti.
Oggi ricordiamo Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi, e tutti quelli come loro uccisi da polveri invisibili, ma fatali. A loro va il nostro ricordo. Alle loro famiglie, ai loro cari la nostra vicinanza, l'affetto del Consiglio comunale.
Invito il Consiglio comunale a tenere un minuto di silenzio".
"Signor Sindaco, signori della Giunta, colleghi consiglieri e consigliere,
è dovere di tutti noi oggi ricordare Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi. Due operai. Due bolognesi di 65 anni caduti sul lavoro. Uccisi da un male invisibile e sottile, che ti entra dentro e ti corrode la vita.
Loro come altri lavoratori sono morti di un tumore le cui cause sono da ricercarsi nell'amianto. In quello che hanno inalato in tanti anni di lavoro in fabbrica, a costruire treni.
Sono le morti più recenti di un dolore che ha colpito troppe persone e sono al tempo stesso simbolo di una verità dolorosa, ma da ribadire nuovamente: di lavoro, sul posto di lavoro, si muore ancora.
Viviamo in una Repubblica che è, per la sua Costituzione, fondata sul lavoro. E proprio per questo dobbiamo rifiutare quella logica perversa che da troppi anni pervade la nostra società: ovvero che il lavoro sia un sottoprodotto del mercato finanziario, uno dei tanti fattori di produzione.
La Costituzione ce lo dice chiaramente: il lavoro ha un valore in sé, perché dietro ad ogni manufatto e ad ogni servizio prodotto c'è la dignità dei lavoratori.
Per questo la lista di chi è morto per l'amianto non è ascrivibile a una pura fatalità.
Parole di richiamo e attenzione su questi fatti sono state espresse da molti in questi giorni.
Sono parole che facciamo nostre e che rilanciamo con un invito: non un euro deve essere sottratto alla sicurezza dei luoghi di lavoro, alla bonifica, all'impegno per assicurare sicurezza e certezza della salubrità delle condizioni dei lavoratori e delle lavoratrici.
Voglio quindi ricordare la passione di quei tanti imprenditori – vorrei dire la stragrande maggioranza di quelli bolognesi - che non lesinano sulle questioni della sicurezza. Anche a loro, che non fanno della bassa qualità del lavoro una voce della "competitività" dei loro prodotti - dobbiamo qualcosa: regole certe e regole applicate per contrastare coloro che invece costruiscono ricchezza sulle condizione materiali di lavoro dei loro dipendenti.
Oggi ricordiamo Enzo Sermenghi e Valter Nerozzi, e tutti quelli come loro uccisi da polveri invisibili, ma fatali. A loro va il nostro ricordo. Alle loro famiglie, ai loro cari la nostra vicinanza, l'affetto del Consiglio comunale.
Invito il Consiglio comunale a tenere un minuto di silenzio".
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Piazza Maggiore, 6