CONSIGLIO COMUNALE, INTERVENTI DI INIZIO SEDUTA DEL CONSIGLIERE STEFANO ALDROVANDI (INSIEME PER BOLOGNA)
Di seguito i due interventi d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Insieme per Bologna):
"L'allarme della Corte dei Conti
La scorsa settimana il Presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri ha lanciato l'ennesimo allarme. ...
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Di seguito i due interventi d'inizio seduta del consigliere Stefano Aldrovandi (Insieme per Bologna):
"L'allarme della Corte dei Conti
La scorsa settimana il Presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri ha lanciato l'ennesimo allarme. Se non si spenderanno meglio le ingentissime risorse derivanti dal prelievo fiscale, nessuna accelerazione della crescita è possibile. Il tema non tocca solamente le amministrazioni centrali, ma anche quelle locali, quindi il nostro Comune.
Dobbiamo quindi domandarci, nell'interesse dei bolognesi, noi spendiamo bene le ingenti risorse che ci fornisce il prelievo fiscale? È ardua una risposta positiva, ognuno di noi, cari consiglieri, sa quanto meglio si potrebbe, si dovrebbe fare. Uno dei settori certamente da mettere sotto osservazione per primo è il Welfare, sia per le ingenti risorse dedicate, circa un quinto del nostro bilancio comunale, sia perché ogni miglioramento si rifletterebbe immediatamente, oltre che in risparmi, in aumento dei servizi ai più bisognosi.
Da dove partire, con quale metodo affrontare il tema? Certo non con i famosi tagli lineari, o con modifiche marginali del sistema di funzionamento del settore. Va riscritta sia la produzione del servizio , sia la sua distribuzione, sia la via amministrativa di collaborazione pubblico/privato.
Occorre una esplorazione delle best pratices sia locali che non, una attenta raccolta dei dei nostri veri costi di produzione e distribuzione dei servizi, una coraggiosa ma necessaria esplorazione di nuove vie giuridiche per raccogliere risorse e capacità del privato. Lo scorso lunedì abbiamo messo un piccolo seme, poche risorse , frutto dei risparmi derivato dal funzionamento degli organi consiliari, da utilizzare esclusivamente in base all'art 118 della Costituzione.
Fin dai primi del nuovo anno, dovremo lavorare, senza inutili ostacoli di schieramento politico, ad ascoltare, a pensare a discutere tra di noi. Per questo vi annuncio che chiederò una serie di udienze conoscitive,sia alla commissione sociale sia a quella istituzionale e mi auguro che, nello stesso spirito, tanti altri di voi lo facciano".
"Ronchi chiama SAB, CCIAA e Fiera
Mercoledì scorso, in commissione, abbiamo sentito ancora una volta il nostro Assessore Ronchi dettare la sua linea. Lo abbiamo poi letto sulla stampa, mentre banchettava tutti. Bisogna evitare che ognuno abbia il suo Assessorato alla Cultura, bisogna mettersi insieme e progettare insieme, ha testualmente detto. Tradotto: bisogna che tutti facciano quello che io voglio, e mi diano i loro soldi per fare quello che io ritengo giusto. Mai il dubbio che insieme significhi anche ascoltare, discutere, mediare e fare quello che insieme si stabilisce di fare nell'interesse di Bologna ? No, questo dubbio non passa per la testa di chi si ritiene depositario della verità, cioè Ronchi, e il risultato è che ognuno va per suo conto e i pochi soldi, tra l'altro in calo, che i cittadini versano al Comune e che vengono destinati alla Cultura, servono per tappare buchi e basta.
E dire che Bologna è una città tra le più ricche d'Europa sia per i giacimenti culturali, sia per le tante Istituzioni che operano con grande
autorevolezza nel settore culturale. Cari Colleghi così non si va da nessuna parte, è nostro dovere porre un freno a questo andazzo che deprime Bologna e disperde risorse. Per questo oggi presento, e chiedo che venga oggi stesso ammesso ai lavori del Consiglio Comunale, un ODG di sfiducia all'operato di Ronchi".
"L'allarme della Corte dei Conti
La scorsa settimana il Presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri ha lanciato l'ennesimo allarme. Se non si spenderanno meglio le ingentissime risorse derivanti dal prelievo fiscale, nessuna accelerazione della crescita è possibile. Il tema non tocca solamente le amministrazioni centrali, ma anche quelle locali, quindi il nostro Comune.
Dobbiamo quindi domandarci, nell'interesse dei bolognesi, noi spendiamo bene le ingenti risorse che ci fornisce il prelievo fiscale? È ardua una risposta positiva, ognuno di noi, cari consiglieri, sa quanto meglio si potrebbe, si dovrebbe fare. Uno dei settori certamente da mettere sotto osservazione per primo è il Welfare, sia per le ingenti risorse dedicate, circa un quinto del nostro bilancio comunale, sia perché ogni miglioramento si rifletterebbe immediatamente, oltre che in risparmi, in aumento dei servizi ai più bisognosi.
Da dove partire, con quale metodo affrontare il tema? Certo non con i famosi tagli lineari, o con modifiche marginali del sistema di funzionamento del settore. Va riscritta sia la produzione del servizio , sia la sua distribuzione, sia la via amministrativa di collaborazione pubblico/privato.
Occorre una esplorazione delle best pratices sia locali che non, una attenta raccolta dei dei nostri veri costi di produzione e distribuzione dei servizi, una coraggiosa ma necessaria esplorazione di nuove vie giuridiche per raccogliere risorse e capacità del privato. Lo scorso lunedì abbiamo messo un piccolo seme, poche risorse , frutto dei risparmi derivato dal funzionamento degli organi consiliari, da utilizzare esclusivamente in base all'art 118 della Costituzione.
Fin dai primi del nuovo anno, dovremo lavorare, senza inutili ostacoli di schieramento politico, ad ascoltare, a pensare a discutere tra di noi. Per questo vi annuncio che chiederò una serie di udienze conoscitive,sia alla commissione sociale sia a quella istituzionale e mi auguro che, nello stesso spirito, tanti altri di voi lo facciano".
"Ronchi chiama SAB, CCIAA e Fiera
Mercoledì scorso, in commissione, abbiamo sentito ancora una volta il nostro Assessore Ronchi dettare la sua linea. Lo abbiamo poi letto sulla stampa, mentre banchettava tutti. Bisogna evitare che ognuno abbia il suo Assessorato alla Cultura, bisogna mettersi insieme e progettare insieme, ha testualmente detto. Tradotto: bisogna che tutti facciano quello che io voglio, e mi diano i loro soldi per fare quello che io ritengo giusto. Mai il dubbio che insieme significhi anche ascoltare, discutere, mediare e fare quello che insieme si stabilisce di fare nell'interesse di Bologna ? No, questo dubbio non passa per la testa di chi si ritiene depositario della verità, cioè Ronchi, e il risultato è che ognuno va per suo conto e i pochi soldi, tra l'altro in calo, che i cittadini versano al Comune e che vengono destinati alla Cultura, servono per tappare buchi e basta.
E dire che Bologna è una città tra le più ricche d'Europa sia per i giacimenti culturali, sia per le tante Istituzioni che operano con grande
autorevolezza nel settore culturale. Cari Colleghi così non si va da nessuna parte, è nostro dovere porre un freno a questo andazzo che deprime Bologna e disperde risorse. Per questo oggi presento, e chiedo che venga oggi stesso ammesso ai lavori del Consiglio Comunale, un ODG di sfiducia all'operato di Ronchi".
A cura di
Piazza Maggiore, 6