CONSIGLIO COMUNALE, IL RICORDO DI LANFRANCO FANTI AD UN ANNO DALLA SCOMPARSA DEL PADRE GUIDO


Si trasmette l'intervento, in Consiglio comunale, di Lanfranco fanti, ad un anno dalla scomparsa del padre Giudo, sindaco della città dal 1966 al 1970.

"So che è un'opportunità, un'occasione eccezionale e particolare quella di poter parlare...

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Si trasmette l'intervento, in Consiglio comunale, di Lanfranco fanti, ad un anno dalla scomparsa del padre Giudo, sindaco della città dal 1966 al 1970.

"So che è un'opportunità, un'occasione eccezionale e particolare quella di poter parlare davanti al Consiglio comunale e vi ringrazio e quest'opportunità, e sopratutto per questa giornata.
Grazie Sindaco, grazie per avere intitolato a mio papà il cortile del comune, con questo gesto, questa scelta, credo che tu hai fatto un doppio omaggio a papà: il primo è stato quello di avere aperto alla cittadinanza uno spazio di incontro, confronto e quindi hai aperto il Palazzo, reinvertendo un trend, credo negativo purtroppo, della politica di oggi a chiudersi in se stessa, questo è il primo omaggio.
Il secondo è quello di avere ben capito lo spirito di papà che era lontano dai personalismi e dalle celebrazioni ma molto più concentrato nei contenuti e quindi nei confronti. E' bello pensare così vicino al centro decisionale della città, vicino a voi eletti dalla cittadinanza, c'è uno spazio aperto alla cittadinanza che porta il nome di Guido Fanti.
Caro presidente, cari consiglieri e autorità presenti, grazie per essere venuti, ed è con grande emozione anche per me, evidentemente, di parlare proprio da questi scranni da cui il cammino politico di Guido è iniziato, un cammino di eletto in primis, poi da amministratore e poi da politico.
Si è parlato di impronte, se non vogliamo che le impronte vengano cancellate dalla neve, è utile poi cercare le impronte, ragionarci, rivalutarle, contestualizzarle e prendere altri cammini che poi possibilmente portano avanti, non guardarsi indietro. Era questo effettivamente lo sguardo di futuro che aveva papà, senza dubbio quando lui è stato sindaco erano altri anni, erano anni di crescita., erano anni di un boom economico, un boom ideale, un boom di partecipazione, anche anni di lotta. Oggi ci troviamo purtroppo in tutt'altro contesto, siamo in un momento di crisi spaventosa, siamo in un momento di crisi sociale, economica, politica, ed è una crisi che colpisce tra gli altri due categorie: i giovani e gli enti locali. Il paradosso è che i motori della crescita, invece che essere irrorati, vengono seccati, dietro parole come "rigore" e "austerità" si cela la mancanza di una politica che guidi l'economia, e non l'economia che segue i mercati, le finanze, ma non voglio fare qui discorsi "è meglio che x" piuttosto che "è meglio che Y", non è questa la sede e il momento di fare una lode al bel tempo che fu.
Papà aveva coraggio e visione, sono contento anche di un'altra cosa: che la Regione ha approvato, e vedo qui Patrizio Bianchi che ringrazio particolarmente, il progetto di lanciare delle borse di studio per mandare giovani laureati o laureandi 4 mesi a Bruxelles per seguire progetti europei, allo stesso tempo so che il Consiglio comunale ha recentemente approvato un'importante legge sul progetto per la partecipazione alla città metropolitana. E' vero Virginio, papà aveva molto a cuore il progetto della città metropolitana, quindi sono contento perché sento che rendere omaggio a figure come quelle di Guido Fanti è il modo migliore anche per noi, ed è molto più, se si vuole lasciare un'impronta, è molto più semplice, è nelle nostre mani, è nelle vostre mani".

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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