CONSIGLIO COMUNALE, GLI INTERVENTI D'INIZO SEDUTA DEL CONSIGLIERE PIAZZA (M5S)


Di seguito, gli interventi d'inizio seduta dle consigliere Piazza sul Direttore dell'Istituzione Bologna Musei e sulle quote societarie di Bologna Fiere.

"Il Direttore dei Musei di Bologna se ne va. Va a dirigere un altro museo.
Scrissi questo...

Descrizione

Di seguito, gli interventi d'inizio seduta dle consigliere Piazza sul Direttore dell'Istituzione Bologna Musei e sulle quote societarie di Bologna Fiere.

"Il Direttore dei Musei di Bologna se ne va. Va a dirigere un altro museo.
Scrissi questo post qualche giorno fa: https://www.facebook.com/piazzamarco/posts/10205402190408342
Il Presidente dell’Istituzione Sassoli de Bianchi ha detto di voler trovare un nuovo direttore con un concorso.
Ma io vorrei rilanciare la bellissima proposta di innovazione delle governance emersa dall’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Istituzione Bologna Musei, e chiedo al CDA di Bologna Musei e all’Assessore Ronchi, di considerarla attentamente prima di fare una scelta. Anche alla luce dell’importante risparmio di oltre 100.000 euro che otterrebbe (oltre il 10% dell’intero budget di tutti i musei).
I lavoratori partono dalla premessa che l’eventuale nuovo (e costoso) direttore resterebbe in carica solo pochi mesi (fino a maggio 2016) essendo legato al mandato del Sindaco. E si troverebbe quindi a dover prendere confidenza con una realtà con un limitatatissimo budget (tagliato di un altro 10% in questo ultimo bilancio 2015) per un limitatissimo periodo.

Nei nostri musei bolognesi, lavorano persone altamente competenti a gestire e valorizzare i beni della collettività che hanno già dimostrato di conoscere e amare questo patrimonio più di quanto potrebbe fare un qualunque direttore pro tempore.
I lavoratori propongono un innovativo modello di governance dei musei (alternativo al vecchio modello piramidale “un uomo solo al comando”) basato sulla collegialità nella gestione dell’Istituzione, attraverso il coordinamento tra i 6 referenti dei musei (Archeologico, Arte Antica, Musica, Patrimonio Industriale, Risorgimento e Mambo/Morandi), con il ruolo di coordinatore gestito da uno di essi (o anche dall’attuale Presidente dell’Istituzione).

Questo permetterebbe di risparmiare i quasi 110.000 € dello stipendio da dirigente esterno, visto che tutti i musei hanno già responsabili stipendiati con Posizione Organizzativa
Darebbe più budget quindi ai Musei (oltre il 10%) da usare per iniziative, eventi, didattica ecc… piuttosto che pagare un direttore per qualche mese per coprire una funzione che possono coprire loro.
Secondo me sarebbe una sperimentazione innovativa che valorizzerebbe personale che ha già dato prova della sua serietà ed affidabilità. Parlo di sperimentazione per via del breve orizzonte temporale, ma se funziona io la adotterei permanentemente.

BolognaFiere
La legge di Stabilità impone alla Camera di Commercio la vendita della sue quote societarie tra cui quelle della Fiera di Bologna di cui detiene il 13,5% delle azioni.
Oggi BolognaFiere non crea profitti e non è quindi il momento migliore per venderne le quote.
Dice il presidente della Camera di Commercio: “Con gli investimenti necessari BolognaFiere può crescere invece che continuare a sopravvivere“.

Sono d’accordo con questa frase e credo anche io che ci siano gli spazi di crescita per la Fiera di Bologna nonostante un contesto economico che ho ben presente. Ma questo può succedere solo a patto di indirizzare gli investimenti nella giusta direzione ovvero non certo competere con Milano, ma con gli altri poli fieristici che, a loro volta “vivacchiano”.
Sono meno fiducioso invece che la politica regionale permetta che questi investimenti si realizzino.

Il problema principale in questo caso è la dissennata politica del policentrismo perseguita dal Presidente Vasco Errani che disseminava Aeroporti e Fiere senza tenere conto delle interferenze e come se ci fosse da mangiare per tutti.
Ma da mangiare c’era solo per chi realizzava le infrastrutture. I troppi aeroporti regionali sono in difficoltà quando non già falliti.
Le Fiere medio piccole, si rubano gli eventi una con l’altra per sopravvivere.
Il nuovo Presidente della Regione Bonaccini non sembra voler dare una reale e necessaria discontinuità con questo policentrismo di Errani. Dice di voler creare un organismo di cogestione che non mi sembra proprio un netto strappo.
La verità (almeno io non ne vedo altre) è che si deve puntare su pochi poli e concentrare lì gli eventi. BolognaFiere deve riuscire ad attrarre gli eventi regionali (e limitrofi) e portarli a Bologna. Non c’è abbastanza per tutti. Servono scelte politiche coraggiose per rimediare agli errori fatti. Altrimenti BolognaFiere non riuscirà a fare profitti mai".


Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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