Consiglio comunale, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani

Di seguito, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico). "Oggi, 29 aprile, inizierà alla Camera l'esame per l‘istituzione della Commissione d'inchiesta parlamentare sulla morte di Giulio Regeni c...

Descrizione


Di seguito, gli interventi d'inizio seduta del consigliere Francesco Errani (Partito Democratico).

"Oggi, 29 aprile, inizierà alla Camera l'esame per l‘istituzione della Commissione d'inchiesta parlamentare sulla morte di Giulio Regeni che dovrà chiarire le responsabilità sulla morte del giovane ricercatore italiano.
Sono passati più di tre anni dalla scomparsa di Giulio, era il 25 gennaio 2016, l'ultimo giorno di un giovane ricercatore italiano, ucciso e torturato in Egitto. Giulio Regeni aveva 28 anni ed era un dottorando dell’Università di Cambridge.
Nel mandato precedente il Consiglio comunale di Bologna ha approvato un Ordine del giorno per sostenere la campagna di Amnesty International, per non permettere che l'omicidio finisca per essere dimenticato. Durante questo mandato il Comune di Bologna ha esposto uno striscione per Giulio a Palazzo D’Accursio.
Ma questi tre anni sono trascorsi nell’inconcludenza delle iniziative del governo italiano, e il governo del Cairo ha depistato e minacciato ripercussioni di fronte al grande lavoro della Procura di Roma che non ha trovato la collaborazione dei magistrati del Cairo. Oggi le indagini sono ferme e Amnesty International denuncia una situazione drammatica in Egitto: torture, sparizioni, esecuzioni, processi collettivi, decine di condanne a morte.
In una lettera a Repubblica, i genitori di Giulio Paola e Claudio Regeni, hanno lanciato un appello al presidente del Consiglio italiano perché si faccia chiarezza sulla morte del figlio.
La Commissione d’inchiesta è un tentativo per cercare la verità sull’omicidio di Giulio. È importante continuare a chiedere con forza ai governi egiziano e italiano, e all’Unione Europea, di far luce sull’uccisione di Giulio Regeni.
E anche a Palazzo D'Accursio dobbiamo continuare a sostenere la campagna lanciata da Amnesty International che chiede "Verità per Giulio Regeni". Non dobbiamo permettere che l'uccisione di Giulio finisca per essere dimenticata. Potremo fermarci solo davanti alla verità. Lo dobbiamo alla famiglia di Giulio, ma anche e soprattutto alla dignità dell'Italia. Lo dobbiamo a tutti noi e alla nostra dignità.
https://www.amnesty.it/3annisenzagiulio-tre-anni-senza-verita/

Papa Francesco ha denunciato la grave situazione dei centri detenzione in Libia e ha chiesto che i profughi, soprattutto le donne, i bambini e i malati, possano essere evacuati attraverso corridoi umanitari.
Anche in un recente rapporto dell'Onu, l'agenzia per l'immigrazione (Unhcr) ha denunciato come i migranti nei centri di detenzione libici siano torturati, uccisi e le donne sottoposte a violenza.
L’attività di contrasto non ha fermato l’attività dei trafficanti di esseri umani e i campi profughi libici sono dei veri e propri “lager”. È illusorio pensare che l’Italia e l’Europa possano risolvere il problema degli sbarchi delegandone la soluzione ai paesi nordafricani. Il flusso non si arresterà fino a quando non verranno risolti i conflitti che sono all’origine delle guerre in Medio Oriente e fino a quando non saremo in grado di migliorare e garantire condizioni di vita dignitose per il sud del mondo.
Se non vogliamo essere complici di questa strage a pochi km dalle nostre coste, è necessario costruire un'Europa solidale e un vero sistema di accoglienza per chi fugge da fame e guerre. Un sistema per accompagnare le persone verso una situazione di legalità.
Se siamo consapevoli quindi della situazione drammatica che vivono migliaia di persone in Medio Oriente, il Governo italiano e l’Unione Europea devono lanciare una grande operazione di soccorso in mare al largo della Libia e garantire canali legali di accesso a tutti i profughi in fuga da guerre e persecuzioni, persone che non hanno altra possibilità che salire sui barconi della speranza.
Il 18 aprile il Sindaco di Bologna Virginio Merola e quello di Lampedusa hanno aderito al “Global Compact per la migrazione regolare, ordinata e sicura”: per promuovere iniziative e misure in grado di favorire il rispetto dei diritti fondamentali delle persone, in un contesto capace di supportare i principi di accoglienza ed integrazione.
Credo sia importante il lavoro del Sindaco per organizzare una “rete civica” e di città italiane e europee per l'integrazione delle persone migranti. Dalle città e da Bologna può partire una battaglia di civiltà, un esempio per dimostrare come sia possibile fare politiche e azioni concrete di accoglienza e di cittadinanza per tutti. commerciali e culturali. E promuovere canali di immigrazione legali, ordinati e sicuri, secondo i principi del Global Compact per l’immigrazione.
https://www.internazionale.it/bloc-notes/annalisa-camilli/2018/12/06/global-compact-migrazione https://www.bolognacares.it/"

Ultimo aggiornamento: 14/03/2025

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