CONSIGLIO COMUNALE, APPROVATA LA DELIBERA DI ADESIONE DEL COMUNE DI BOLOGNA ALLA FONDAZIONE EMILIA ROMAGNA TEATRO (E.R.T.).
Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha approvato la delibera di adesione del comune di Bologna alla Fondazione Emilia-Romagna (E.R.T.)
Esito della votazione: 19 favorevoli (Sindaco, PD, AmperBo, Centrodem, M5S); nessun contrario; 9 non vota...
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Descrizione
- Il Consiglio comunale, nella seduta odierna, ha approvato la delibera di adesione del comune di Bologna alla Fondazione Emilia-Romagna (E.R.T.)
Esito della votazione: 19 favorevoli (Sindaco, PD, AmperBo, Centrodem, M5S); nessun contrario; 9 non votanti (FI-PDL, Lega nord, Ins per Bo, GMisto), nessun astenuto. Della delibera è stata approvata anche l'immediata esecutività con la medesima votazione.
Inoltre, il Consiglio ha approvato all'unanimità un ordine del giorno collegato presentato dal consigliere Critelli (Pd) che esprime solidarietà ai lavoratori di Nuova Scena.
Di seguito il testo della delibera approvata, in allegato l'ordine del giorno.
"La Giunta propone al Consiglio la seguente deliberazione:
Il Consiglio Comunale
Premesso che:
- il sistema teatrale italiano si delinea dal secondo dopoguerra con i primi teatri stabili pubblici, emanazione di enti locali, e dalla fine degli anni sessanta entra in crisi ed una rinnovata generazione di artisti sperimenta il modello della cooperativa teatrale di attori e tecnici come fenomeno organizzativo, amministrativo e culturale, che segna tutti gli anni '70 e con questi soggetti si confrontano gli enti locali, sperimentando nuovi modelli di gestione dei teatri di loro proprietà, che sembrano la risposta dei comuni alla crisi dei teatri stabili;
- il Comune di Bologna fu fra i primi, nel 1981, ad affidare la gestione di uno spazio teatrale - il Teatro Testoni - ad una cooperativa - Nuova Scena - attraverso una convenzione;
- nel contempo, dal 1965 al 1980, si consolida in Italia la cosiddetta seconda generazione degli stabili, che discendono da circuiti regionali o alternativi, si riferiscono ad un territorio più ampio del municipio, con l'obiettivo di favorire il dialogo fra il teatro e le istanze sociali: di questa seconda generazione di stabili fa parte Emilia Romagna Teatro (E.R.T.);
- mentre gli enti locali e gli organismi di produzione teatrale consolidano modelli di gestione, pur in assenza di una legge organica sul teatro di prosa, viene emanata la legge n.163 del 30 aprile 1985 – a tutt'oggi il provvedimento più significativo del settore -, che istituisce il Fondo Unico per lo Spettacolo (F.U.S.), contributo per il sostegno allo spettacolo;
- la legge n.163/85 riconduce, accanto ai teatri stabili pubblici, gli stabili di iniziativa privata e tra questi annovera l'attività di Nuova Scena;
- le modifiche al titolo V parte seconda della Costituzione hanno attribuito alle Regioni la potestà legislativa in materia di spettacolo dal vivo riservando allo Stato la determinazione dei principi fondamentali, che finora si sono concretizzati in una proposta di accordi bilaterali fra il Ministero MiBAC e le singole Regioni, in base ai quali ridisegnare nuovi criteri di ripartizione del F.U.S.;
Tenuto conto che:
- il sistema dello spettacolo in Emilia Romagna è uno dei più solidi e dinamici a livello nazionale e la struttura portante di queste attività è basata sul teatro stabile pubblico (E.R.T. Emilia Romagna Teatro, attivo dal 1977 come settore di prosa dell'ATER, diventato Fondazione dal 2001) a cui si affiancano due stabili privati (Nuova Scena a Bologna e Fondazione Teatro Due a Parma), sei teatri stabili di innovazione ragazzi (a Bologna La Baracca che gestisce il Teatro Testoni) ed uno di ricerca;
- il primo assetto della più recente geografia del sistema teatrale bolognese risale al 1995, anno in cui vennero riaperti e riassegnati i due principali teatri di proprietà comunale: l'Arena del Sole alla cooperativa Nuova Scena ed il Teatro Testoni alla cooperativa La Baracca, ai quali si aggiunge, nel 1999, Teatri di Vita gestito dalla cooperativa omonima, dopo una importante ristrutturazione dell'immobile nel Parco dei Pini;
- in particolare, la cooperativa Nuova Scena viene fondata come Associazione nel 1968 da Dario Fo, Franca Rame e Vittorio Franceschi (che ne trasferirà la sede da Milano a Bologna e la trasformerà in cooperativa) e la loro prima sede stabile fu il teatro San Leonardo cui seguì, dalla stagione 1981/82, il Teatro Testoni;
- dal 1995 la cooperativa Nuova Scena è titolare della concessione del teatro Arena del Sole, immobile entrato nel patrimonio del Comune di Bologna nel 1984, restituito alla città, dopo otto anni di radicali ristrutturazioni, con due brevi stagioni teatrali (1984/85 e 1985/86) sotto la direzione artistica di Yuri Lyubimov, oltre ad integrare, la medesima cooperativa, a far data dal 2006, anche l'attività dello storico Teatro delle Moline, di cui il Comune di Bologna ha acquisito la disponibilità da un locatore privato;
- con la legge istitutiva del F.U.S, l'attività della cooperativa Nuova Scena, che aderisce alla Legacoop Bologna, ha ottenuto il riconoscimento di Teatro Stabile ad iniziativa privata dal Ministero per i beni e le Attività Culturali e, negli anni, la medesima cooperativa ha costruito e mantenuto un fertile rapporto con il pubblico della città che riconosce nell'Arena del Sole un punto di riferimento del sistema teatrale e culturale bolognese, in quanto il particolare legame che collega un teatro con la realtà territoriale che lo ospita il requisito-base della stabilità;
Considerato che:
- al momento attuale, in un contesto di grave crisi nazionale dello spettacolo ed in particolare dei teatri di produzione, anche la società cooperativa Nuova Scena versa in uno stato di difficoltà patrimoniale e finanziaria, difficilmente superabile mantenendo l'attuale assetto organizzativo;
- la difficoltà in cui versa il sistema teatrale italiano si evince anche dal decreto legge “Valore Cultura” n. 91 dell'8 agosto 2013, convertito nella legge n. 112 del 7 ottobre 2013, che reca disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei Beni e delle Attività Culturali, e delinea le basi per una riforma strutturale dello spettacolo, i cui fondi non saranno più assegnati a pioggia, ma saranno distribuiti in relazione alle attività svolte e rendicontate, acquisendo così particolare rilievo nazionale i poli regionali integrati;
- l'attuale quadro di riferimento, caratterizzato da una difficile contingenza economica e dalla necessità di meglio orientare le politiche pubbliche, impone, quindi, una riflessione di carattere generale sul futuro del Teatro Arena del Sole e, più in generale, sul ruolo dell'Arena del Sole nel sistema teatrale bolognese e dell'Emilia Romagna, al fine di rafforzare il prestigio e la produttività culturale del nostro territorio, contribuendo a renderlo punto di riferimento anche per il teatro nazionale ed europeo. L'obiettivo è quindi, l'inserimento di Arena del Sole nel polo teatrale regionale con un progetto più ampio e stabile di sviluppo e con grandi possibilità di crescita e competitività ciò consentirà, anche, di rafforzare il sistema teatrale dell'Emilia-Romagna e di candidarlo ad essere qualificato come polo nazionale di rilievo;
Dato atto che:
- nelle linee di mandato 2011-2016, si sottolinea come la cultura debba essere, fra l'altro, finalizzata a favorire l'aggregazione sociale e come sia necessario innovare il sistema teatrale per rafforzarlo puntando a un
ruolo di regia dell'Amministrazione, soprattutto verso le imprese culturali che rendono possibile, attraverso l'attuazione del principio della sussidiarietà, le attività culturali e di aggregazione;
- nel Piano Generale di Sviluppo (P.G.S.) 2012-2016, adottato l'8 maggio 2012, si evidenzia, quale progetto culturale prioritario, quello collegato all'Arena del Sole, per la quale va ridisegnato un nuovo ruolo rispetto alla scena teatrale cittadina e regionale; a tal fine è stato avviato un confronto con Legacoop, quale premessa per definire il futuro del sistema teatrale della città ed il ruolo di Bologna nel sistema regionale e nazionale;
- il Consiglio comunale, in data 22 luglio 2013, ha approvato all'unanimità un Ordine del Giorno (n. 398/2013), con l'invito al Sindaco, alla Giunta e alla Regione Emilia-Romagna ad attivare un lavoro istruttorio per una soluzione capace di salvaguardare la storia e il valore del Teatro Nuova Scena/Arena del Sole e le sue professionalità;
Ricordato che:
- nell'intento di salvaguardare la prosecuzione delle produzioni del Teatro Stabile Arena del Sole e di non pregiudicare l'esistenza di uno dei Teatri popolari simbolo della nostra città, si è in precedenza esplorata la fattibilità della costituzione di una fondazione di partecipazione avente per oggetto il Teatro Arena del Sole in partnership pubblico-privata con il soggetto titolare della gestione di quel teatro;
- che, a tale fine, è stata formulata dal Sindaco una richiesta di consulenza giuridico-finanziaria alla Corte dei Conti Sezione Regionale di Controllo per l'Emilia-Romagna che con deliberazione n. 265/2013/PAR del 2.10.2013 si è espressa negativamente, senza, peraltro, entrare nel merito della fattispecie rappresentata, così concludendo: "In base alle richiamate disposizione (ndr: art.9, commi 1 e 6, del D.L. n.95/2012) sembra chiaro che allo stato risulta inibito agli enti locali istituire con proprie risorse, in tutto o in parte, enti, agenzie e organismi comunque denominati e di qualsiasi natura giuridica: l’ampia formulazione della norma non ammette deroghe, sicché non sussistono i presupposti normativi per accedere alla tesi secondo la quale sarebbe possibile istituire fondazioni in partnership pubblico-privata. Diversamente opinando, al di là delle intenzioni, si determinerebbe una violazione della norma o quanto meno una sostanziale elusione";
Rilevato che:
- successivamente all'emissione del sudetto parere, è stata elaborata una nuova e diversa soluzione, illustrata come sopra in narrativa, che si discosta dal quadro di contesto rappresentato alla Corte dei Conti - Sezione Regionale di Controllo per l'Emilia-Romagna in quanto comporta l'allargamento della Fondazione dei Teatri dell'Emilia-Romagna - un organismo preesistente e concettualmente diverso dalla costituzione di un nuovo soggetto giuridico, come testualmente prevede la norma - al Comune di Bologna, in una logica di:
b) gestione del sistema teatrale regionale assicurata da un sistema coordinato di azioni in ambito di programmazione delle stagioni teatrali sul territorio regionale e di produzione teatrale, assicurata dalle conoscenze e competenze sviluppate dal teatro stabile nazionale "Arena del Sole", beneficiario delle risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo presso il Ministero dei Beni Culturali;
tutti caratteri che costituiscono una fattispecie peculiare, che non pare rientrare nelle previsioni di cui all'art.9 del D.L. n.95/2012, e che, anzi, tendono a perseguire quegli obiettivi di contenimento della spesa pubblica di cui al comma 1 della norma in parola;
Dato atto, inoltre, che il divieto normativo alla costituzione di fondazioni, enti, agenzie e organismi di qualsiasi natura giuridica da parte di PP.AA. di cui all'art. 9, comma 6, del Dlgs n. 95/2012 è stato abrogato dall'art. 1, comma 562 , lettera a) della legge 27.12.2013, n. 147 (legge di stabilità 2014) pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 27.12. 2013 S.O. e che, pertanto, a decorrere dal 1 gennaio 2014, non sussistono impedimenti di legge all'adesione del Comune di Bologna ad una Fondazione di carattere regionale dalla struttura e dall'assetto fortemente consolidati negli anni;
Rilevato che:
- la Regione Emilia-Romagna come sopra richiamato, nell'ambito delle proprie prerogative costituzionali, ha disciplinato con legge la Fondazione E.R.T di cui sono soci fondatori, oltre la Regione stessa, i Comuni di Modena e Cesena e la Provincia di Modena, e a cui partecipano altri 16 enti pubblici e privati in qualità di soci sostenitori e che gestisce già 8 teatri della Regione;
- il decreto legge "Valore Cultura" anch'esso sopra citato indica chiaramente come il sistema teatrale - oggi prevalentemente costituito dai teatri di produzione di natura pubblica - debba andare verso la creazione di forti poli regionali e nazionali al fine di non disperdere le risorse pubbliche;
Ritenuto che:
- la soluzione che meglio risponde, nell'interesse pubblico, a tali finalità sia l'inserimento di Arena del Sole nel polo teatrale regionale, con un progetto più ampio e stabile di sviluppo e con grandi possibilità di crescita e competitività;
- ciò potrà consentire di rafforzare il sistema teatrale dell'Emilia-Romagna e di candidarlo ad essere qualificato come polo nazionale di rilievo;
Dato atto che:
- nell'ambito del lavoro istruttorio orientato ai predetti obiettivi, è stata definita una proposta operativa, alla base del quale si pone l'entrata del Comune di Bologna come socio fondatore necessario in E.R.T. - dove sono già presenti i Comuni di Modena e Cesena, la Provincia di Modena ed la Regione Emilia-Romagna, che sono gli attuali fondatori – con lo scopo precipuo di affidare alla Fondazione medesima la gestione dell'immobile denominato “Teatro Arena del Sole”, attraverso la contestuale acquisizione, da parte di E.R.T., del ramo di azienda dalla Cooperativa “Nuova Scena”, che è un teatro di produzione ed è titolare del riconoscimento di teatro stabile ad iniziativa privata;
- la Fondazione E.R.T., oltre ai quattro soci fondatori necessari, è costituita da 16 soci sostenitori pubblici e privati, da 11 soci dell'Albo Speciale, come da documentazione in atti, ed ha sedi sia al Teatro Storchi di Modena sia al Teatro Bonci di Modena, oltre a gestire altri 8 teatri regionali;
- Emilia Romagna Teatro ha presentato, una relazione tecnico-economica triennale e un documento sulle prospettive strategiche dei prossimi anni, entrambi agli atti, a cui la Fondazione può ambire con l'ingresso del Comune di Bologna e l'acquisizione della gestione del teatro Arena del Sole, indicando obiettivi artistici, organizzativi e gestionali che permettano di aspirare al riconoscimento di grande teatro nazionale;
- tale documento è la cornice all'interno della quale Bologna potrà diventare snodo del sistema dello spettacolo dal vivo nell'area metropolitana, per la sua capacità di valorizzare il lavoro di tutti i soggetti che compongono il sistema teatrale cittadino: gli altri teatri comunali, le molte realtà produttive emergenti o di consolidata esperienza, i prestigiosi festival, i teatri privati. L'adesione ad E.R.T. appare quindi la modalità più adeguata alla situazione ed alla realizzazione degli obiettivi indicati;
- in data 8 novembre 2013 l'Amministrazione Comunale ha formalizzato l'interesse ad aderire a E.R.T. quale fondatore necessario e che, a questo fine, è stata convocata un'apposita seduta del Consiglio Generale della Fondazione medesima;
- la sfida più innovativa riguarda la capacità del Comune di Bologna, come socio di E.R.T, di contribuire alla messa in campo di nuovi modelli organizzativi in grado di conciliare l'esigenza di rigore gestionale con quella di una rinnovata qualità della produzione e programmazione, sulla base del presupposto che la produzione culturale è in grado di generare significativi benefici per la collettività e contribuire alla ricchezza del territorio, assumendo i valori della cultura come bene comune;
Tenuto conto che il progetto dell'adesione ad E.R.T. da parte del Comune e la conseguente gestione del Teatro da parte della Fondazione stessa, si basa sui seguenti elementi, sinteticamente riportati:
- qualificazione del Comune come socio fondatore e necessario, con conseguente diritto a partecipare alla nomina di 3 membri su 5 del Consiglio di Amministrazione (vedi Statuto in atti);
- acquisizione da parte di E.R.T. del ramo d'azienda del Teatro Arena del Sole dalla Cooperativa Nuova Scena, che oggi è titolare del riconoscimento di teatro stabile ad iniziativa privata e conseguenti accordi per il riassorbimento del personale, che vedono coinvolti LegaCoop, E.R.T. e le OO.SS.;
- valutazione del ramo d'azienda, come da perizia di stima, in atti, redatta congiuntamente dal sig. Fiorenzo Grassi e dal dott. Giorgio Gabriele Cavalca;
- apporto economico del Comune di Bologna al fondo di dotazione della Fondazione di complessivi 1.800.000,00= euro, già previsto nel Bilancio pluriennale 2013-2015 e così suddiviso:
anno 2013: 300.000,00=
anno 2014: 1.200.000,00=
anno 2015: 300.000,00=
- contributi ulteriori per consentire ad E.R.T. il completamento dell'operazione, vengono reperiti attraverso appositi apporti di Legacoop, della Regione Emilia-Romagna e delle Fondazioni bancarie cittadine;
- definizione di una specifica convenzione fra Amministrazione comunale ed E.R.T., successivamente all'entrata nella Fondazione, per l'attività teatrale di Arena del Sole, in base alla quale sarà dato in comodato gratuito lo stabile di via Indipendenza e un contributo annuo per le spese di gestione su Bologna che verrà determinato nell'ambito delle compatibilità di Bilancio ed è stimato per gli anni 2014 e 2015 in misura coerente con i contributi finora erogati;
Visto il parere dei Revisori dei Conti del Comune di Bologna, ai sensi dell'art.239 del T.U.E.L.;
Dato atto che ai sensi dell'art. 49, comma 1 del D. Lgs.18 agosto 2000,n.267, così come modificato dal D.L.n.174/2012, sono stati richiesti e formalmente acquisiti agli atti i pareri favorevoli in ordine alla regolarità tecnica e contabile espressi rispettivamente dal Capo Dipartimento Cultura e Scuola e dal Direttore del Settore Sistema culturale, Giovani e Università, nonché dal Responsabile del Settore Finanza e Bilancio;
Sentito il Settore Patrimonio;
Sentite le Commissioni Consiliari competenti;
DELIBERA
1. di aderire, per le ragioni esposte in premessa, in qualità di socio fondatore necessario alla Fondazione Emilia Romagna Teatro (E.R.T.), regolata dallo Statuto, in atti, dando atto che tale adesione è subordinata alla conforme deliberazione del Consiglio Generale della Fondazione;
2. di conferire al fondo di dotazione della Fondazione la somma di un milione e ottocentomila (1.800.000,00) euro, quale contributo finalizzato all'acquisizione da parte di E.R.T. del ramo d'azienda del Teatro stabile Arena del Sole, suddiviso come in premessa indicato, dando atto che tale importo trova copertura nel Bilancio pluriennale 2013-2015;
3. di conferire alla Fondazione in comodato gratuito lo stabile istituzionale di via Indipendenza, compresi gli arredi pertinenti per la gestione dell'attività teatrale dell'Arena del Sole;
4. di dare atto altresì che il Comune e la Fondazione sottoscriveranno apposita convenzione allo scopo di disciplinare ogni aspetto relativo al rapporto che intercorrerà fra loro, ivi compresa la parte immobiliare e il contributo ordinario che verrà determinato nell'ambito delle compatibilità di Bilancio ed è stimato per gli anni 2014 e 2015 in misura coerente con i contributi finora erogati, nonché per disciplinare il subentro di E.R.T. nel contratto di locazione relativo al “Teatro delle Moline”;
5. di dare mandato al Capo Dipartimento Cultura e Scuola, d'intesa con il Direttore del Settore Sistema culturale, Giovani e Università, di predisporre gli atti e le procedure necessarie, a dare attuazione al presente provvedimento, subordinatamente alla deliberazione del Consiglio di Amministrazione di E.R:T. di acquisizione del ramo di azienda "Teatro Stabile Arena del Sole" come in premessa indicato e in coerenza con i documenti agli atti;
6. di dichiarare la presente deliberazione immediatamente eseguibile ai sensi dell'art.134, comma 4 del D.Lgs.18/8/2000 n.267, stante l'urgenza di provvedere in merito.
Il Capo Dipartimento
Francesca Bruni
Il Direttore del Settore
Patrizia Rigosi
Allegati
A cura di
Piazza Maggiore, 6