Casa della Comunità Savena: a un anno dall’avvio, AUSL, Comune e Quartieri incontrano i cittadini

Comunicato congiunto Comune-AUSL

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Descrizione

Oggi pomeriggio al Circolo Benassi, il sindaco di Bologna Matteo Lepore ha incontrato i cittadini e le cittadine per presentare la Nuova Casa della Comunità Savena a un anno dall’avvio.
Con lui anche Anna Maria Petrini e Ilaria Camplone, rispettivamente Direttrice Generale e Direttrice Distretto Bologna dell’Azienda Usl di Bologna, Matilde Madrid, assessora al Welfare del Comune di Bologna e Marzia Benassi, presidente del Quartiere Savena.

Il nuovo edificio, la cui entrata in funzione è prevista per luglio 2026, è stato progettato mantenendo elevati standard di comfort e sicurezza per i cittadini e gli operatori. Particolare attenzione è stata rivolta al contenimento dei consumi energetici e alla sostenibilità ambientale, nel pieno rispetto del principio di “non arrecare danno significativo agli obiettivi ambientali” noto anche come DNSH (Do No Significant Harm).

In via Faenza 4, 4.400 mq articolati su 4 piani con una copertura verde che ospita un impianto fotovoltaico e che garantirà un consistente contributo di energia elettrica da fonte rinnovabile (oltre 72 KWp). Oltre 12 milioni di euro di investimento, finanziato per € 7.385.000 con risorse del PNRR Missione 6 C1, per € 1.671.800 con risorse del MEF, per €
3.613.000 con risorse del Comune di Bologna per la realizzazione e l’allestimento del terzo piano.

La nuova Casa della Comunità sarà la porta di accesso all’offerta sociosanitaria integrata per il Quartiere Savena e zone limitrofe. La nuova Casa, infatti, si caratterizzerà, per la presenza nello stesso edificio di servizi sanitari e sociali. Ciò consentirà di ottimizzare i percorsi di integrazione in ambito sanitario, sociosanitario e sociale al fine di rispondere ai
bisogni della comunità locale (in particolare per la cronicità e le fragilità) con un modello di assistenza multidisciplinare e integrata proattiva (così come richiesto dal DM77).

Valore aggiunto della Casa della Comunità sarà la presa in carico integrata dei casi di cronicità. Così come una particolare attenzione sarà dedicata alla medicina d’iniziativa e ad un continuo ed efficace lavoro di équipe tra medico curante, infermieri, specialisti e assistenti sociali, con un ruolo essenziale e strategico del PUA (punto unico di accesso alla rete sociosanitaria, dedicato soprattutto agli anziani ) e della COT (Centrale Operativa Territoriale, snodo di connessione della rete degli operatori, che permette il coordinamento tra ospedale e territorio e tra i tanti operatori sanitari e sociali impegnati nella presa in carico delle persone a livello territoriale e a domicilio).

 

I servizi all’interno della Casa della Comunità

Al piano terra saranno presenti: il CUP (Centro Unico di Prenotazione), il Punto Prelievi, l’Assistenza Infermieristica Domiciliare, l’Infermiere di Famiglia e di Comunità (IFEC), il Punto Unico di Accesso (PUA), la Centrale Operativa Territoriale (COT).

Al Primo piano gli Ambulatori infermieristici e gli Ambulatori Specialistici (Cardiologia, Reumatologia, Otorinolaringoiatria, Dermatologia, Diabetologia/Endocrinologia, Neurologia, Pneumologia; Dietologia; Geriatria Territoriale), un servizio dedicato alle urgenze minori e aperto a tutti i cittadini h24, la Psicologia Territoriale e una sala Polivalente dedicata agli incontri con la cittadinanza per la promozione della salute.

Al Secondo Piano un’ampia area sarà dedicata al nuovo Centro Riabilitativo Ambulatoriale per la presa in carico riabilitativa di pazienti complessi con gravi cerebrolesioni, mielolesioni, sclerosi multipla, parkinson.

Il Terzo Piano sarà interamente dedicato al servizio sociale del Quartiere Savena e al Servizio Tutela Minori del Quartiere Santo Stefano.
 

Ultimo aggiornamento: 25/06/2025

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