A Bologna arrivano le Officine della Conoscenza

Un motorhome attrezzato girerà per la città su un camion elettrico: un laboratorio educativo e divulgativo diffuso per promuovere un accesso equo al sapere, alla tecnologia e alla cultura scientifica

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Descrizione

Bologna continua a investire sulla diffusione della scienza e della conoscenza come leve strategiche per rafforzare il tessuto democratico cittadino: la Giunta ha dato infatti attuazione a un importante programma integrato di azioni per attivare competenze diffuse nella cittadinanza e valorizzare il legame tra scienza, cultura, tecnologia e spazio pubblico.

Si tratta delle Officine della Conoscenza, un progetto che tiene insieme innovazione, divulgazione scientifica, cittadinanza attiva e democrazia e che potrà contare su un primo investimento del Comune da 1.691.600 euro fino al 2027.

Un progetto che potrà contare su una partnership che vedrà coinvolte realtà del territorio come la Fondazione IU Rusconi Ghigi, da anni attiva nell’ambito dell’innovazione urbana, della partecipazione e dell’educazione, Fondazione Golinelli, soggetto riconosciuto a livello nazionale sui temi della formazione e nuove tecnologie nonché Tper, punto di riferimento sui servizi di mobilità sostenibile. 

In coerenza e in sinergia con le strategie portate avanti dall'Amministrazione, come Bologna Missione Clima, Bologna Verde, le politiche sulla mobilità sostenibile, sull’innovazione digitale (un esempio è il Gemello Digitale) e sul welfare culturale, il progetto rappresenta un passo importante verso la realizzazione della Città della Conoscenza, che prevede tra le prossime realizzazioni il Museo dei bambini e delle bambine al Pilastro, il Polo della Memoria democratica nell’area dell’ex scalo Ravone e la via della Conoscenza, una rete di mobilità lenta fatta da percorsi ciclabili e aree pedonali che connetterà i principali luoghi della ricerca e gli spazi pubblici e verdi del quadrante nord-ovest della città. 

In questa cornice, che punta su scienza e sapere come leve strategiche di sviluppo, il progetto delle Officine della conoscenza si articolerà nei prossimi mesi su due principali ambiti di azione

  • un programma itinerante di attività educative che, attraverso strumentazioni tecnologiche e digitali, lavorerà sul rapporto tra mondo digitale, scienza, società e ambiente, rafforzando le competenze e il pensiero critico di cittadine e cittadini, anche a rischio fragilità ed esclusione, sull’innovazione tecnologica e sulla scienza come strumenti democratici e di empowerment e promuovendo la conoscenza come motore di innovazioni sostenibili e inclusive e di partecipazione democratica.
  • un percorso di laboratori di divulgazione scientifica sui temi di frontiera dell’innovazione digitale e tecnologica per persone giovani e adulte in grado di alimentare una visione critica e consapevole della scienza, dell’innovazione digitale e della conoscenza in senso allargato. Nello specifico, si prevede l’attivazione di laboratori aperti alla cittadinanza e laboratori con le scuole, fondati su metodologie learning by doing, cooperative learning, TEAL (Technologies Enhance Active Learning), problem based learning, game based learning e disegnati per target specifici di età.

A tal fine, il progetto prevede la creazione di un laboratorio mobile che, a partire dal 2026, arriverà in modo diffuso su tutto il territorio in un’ottica di prossimità, rendendo accessibili tecnologie e conoscenze con un approccio esperienziale, inclusivo e creativo anche a chi solitamente è escluso o non ha facilmente accesso ai luoghi culturali e dell’innovazione più tradizionali della città. Grazie a un motorhome attrezzato e trasportato da un camion elettrico, il progetto potrà infatti raggiungere in modo capillare anche le zone del territorio meno coinvolte dai circuiti tradizionali, diventando un punto mobile di aggregazione educativa attorno al quale costruire cicli di attività didattiche e laboratori innovativi rivolti a persone di tutte le età che potranno vertere su ambiti quali l’intelligenza artificiale, la robotica, la realtà virtuale e aumentata e altre tecnologie emergenti.

In aggiunta, saranno attivati percorsi di citizen science volti a coinvolgere la cittadinanza, le imprese e le comunità nella co-produzione di conoscenza, dati e soluzioni per affrontare le sfide urbane, in particolare relative a temi ambientali e tecnologici, coinvolgendo realtà del territorio già attive in questo ambito.

Il progetto potrà contare sull’esperienza consolidata della Fondazione IU Rusconi Ghigi, già attiva in diversi luoghi della città - tra cui a Filla, il nuovo centro nel parco della Montagnola - con attività educative, formative e divulgative sulla natura, i temi del verde e più in generale della sostenibilità ambientale e sociale, ma anche di altri fondamentali partner quali la Fondazione Golinelli, che contribuirà alla dotazione tecnologica del laboratorio mobile e gestirà un programma di attività educative e Tper, che fornirà un prezioso supporto tecnico e logistico.

Il progetto intende inoltre rafforzare la collaborazione con i vari enti, istituzioni, università, centri di ricerca impegnati nella divulgazione scientifica e nella promozione della cultura della conoscenza, con particolare riferimento alle realtà che operano nei settori della ricerca applicata, della sostenibilità ambientale, dell’innovazione tecnologica e digitale e della partecipazione civica.
In particolare si lavorerà sul rafforzamento delle partnership collegate alla realizzazione del Polo della Memoria oltreché alla creazione di sinergie e collaborazioni con soggetti del territorio che operano nel campo della educazione, formazione, ricerca e trasferimento tecnologico quali appunto la Fondazione Golinelli.

Con questa progettualità, Bologna ribadisce il suo impegno come città laboratorio in grado di connettere ricerca, cultura e partecipazione e di affrontare le grandi sfide globali della contemporaneità – dalla transizione ecologica alle nuove tecnologie, dai cambiamenti climatici alla data governance – attraverso il coinvolgimento di cittadine e cittadini come attori chiave dell’innovazione urbana. 

Ultimo aggiornamento: 18/09/2025

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