1849: da Roma a New York - I luoghi di Garibaldi

 

26/27 agosto 1849: Prato

 

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Stazione di Prato

... ci avviammo verso Prato con l'intenzione di guadagnare la frontiera ligure: marciammo gran parte della giornata fino ad arrivare in una valle dove trovammo una specie di albergo di campagna e chiedemmo alloggio per la notte; nello stesso albergo c'era un giovane cacciatore di Prato che sembrava un frequentatore abituale e amico dei proprietari: aveva un aspetto decoroso, un comportamento aperto e una di quelle facce oneste che difficilmente ingannano. Stetti ad osservarlo per qualche tempo con la chiara intenzione di parlargli, e lo avvicinai: dopo poche parole gli dissi il mio nome e capii subito che non mi ero sbagliato. Il giovane pratese era emozionato e vidi brillare nei suoi occhi il desiderio di agire: mi disse che sarebbe andato a Prato, che distava poche miglia, a parlare con degli amici e che sarebbe tornato di lì a poco; fu di parola, tornò presto e lo seguimmo a Prato dove i suoi amici, con a capo l'avvocato Martini, avevano già fatto preparare una vettura che doveva portarci per la strada di Empoli, Colle, ecc, fino in Maremma: lì, con l'aiuto di altri bravi italiani, avremmo con tutta probabilità trovato qualche imbarcazione che ci avrebbe condotto in territorio ligure.