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Istat: Qualità dell’ambiente urbano - anno 2015
23 novembre 2016
Un capoluogo di provincia su 4 non ha la Zonizzazione acustica (obbligatoria) e solo in 102 (su 111 soggetti all'obbligo) vige un Piano urbano del traffico. 43 capoluoghi hanno il Piano urbano di mobilità (ma solo 26 su 45 con oltre 100mila abitanti) e 11 su 116 il Piano del verde.
I capoluoghi aderenti al Patto dei sindaci sono 95, di questi 76 hanno approvato il Piano d'azione per l'energia sostenibile.
Sono 100 i capoluoghi che effettuano misurazioni del rumore (7,9 controlli ogni 100mila abitanti), accertando superamenti dei limiti di legge nel 49,2% dei controlli.
76 città applicano almeno tre misure di prevenzione e riduzione dei rifiuti, tra le più frequenti: incentivi al compostaggio domestico; mercatini dell'usato e punti di scambio; punti di approvvigionamento di acqua potabile di qualità in spazi pubblici.
Sono attivi quasi ovunque la raccolta porta a porta (114 città), il ritiro su chiamata dei rifiuti ingombranti (113) e le isole ecologiche (106). Dispongono di stazioni mobili per il conferimento diretto 44 città mentre 99 applicano la raccolta dei rifiuti abbandonati.
Nell'erogare acqua potabile persistono gravi inefficienze: le dispersioni di rete superano il 20% in 4 città su 5 e 13 capoluoghi hanno razionato la fornitura. La copertura delle reti è elevata (97,7% dei residenti per l'acqua potabile, 93,4% per la rete fognaria e 88,9% per la depurazione).
Segnali positivi dall'edilizia sostenibile: 63 città hanno acquisito la certificazione energetica per parte del patrimonio e 19 (tra cui Torino, Bologna, Roma, Bari e Cagliari) possiedono edifici certificati in classi A. La riqualificazione energetica è applicata da 78 comuni.
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