ASTRATTISMO

Stile artistico apparso in Europa nel mondo occidentale attorno al 1910, divenuto attraverso molteplici espressioni una delle tendenze più significative dell’arte del XX secolo; si contrappone programmaticamente all’arte figurativa.

L’arte astratta nega la rappresentazione del mondo oggettivo in senso naturalistico e tende a sostituirla con un linguaggio visivo autonomo, dotato di significati propri.

Tale corrente estetica fu elaborata principalmente a partire dalle esperienze FAUVISTA ed ESPRESSIONISTA, che proponendo una forte enfasi sul colore giunsero a trascendere dalla priorità del soggetto e aprirono la strada alla cosiddetta Arte INFORMALE, e dalla riflessione dell’esperienza cubista, che proponeva una lettura “interna”dal reale attraverso la scomposizione geometrica dell’immagine,

Fu Vasilij Kandinskij, tra il 1910 e il 1912, ad approfondire la sperimentazione sul colore raggiungendo per primo risultati importanti, ai quali si affiancavano le realizzazioni di Robert Dellunay e Frantisek Kupka, concentrati in un originale ricerca sui ritmi cromatici, e quelle di Michail Larinov e Natalja Goncarova, interessati ai fenomeni luminosi.

L’impostazione tecnica ed estetica del CUBISMO fu sviluppata da Fernand Leger, Francis Pichabia e Piet Mondrian, in un progressivo allontanamento dalla resa in direzione della bidimensionalità (tipico è l’uso di colori piatti chiusi entro contorni netti); mentre il russo Kazimir Malevic dava vita al movimento artistico russo del SUPREMATISMO, Vladimir  Tatlin poneva le basi del COSTRUTTISMO e Aleksandr Rodcenko e El Lissitskij promuovevano quelle applicazioni pratiche dell’arte astratta che furono poi realizzate dal Bauhaus.

Gli sviluppi dell’arte astratta fra le due guerre furono segnati dalle ricerche sulle forme organiche di Joan Arp, riprese da Joan Mirò e Alexander Calder; dall’attività del gruppo Art Concret, fondata da Theo van Doesburg; dalle realizzazioni degli artisti “informali” e degli Espressionista Astratti; dal futurismo italiano.

Novità importanti vennero dagli USA alla fine degli anni Quaranta, con l’ACTION PAINTING  di Jackson Pollock, William de Kooning e Franz Kline, e con il COLOR FIELD di Barnett Newman, Mark Rothko e Clifford Still; in Italia si sviluppò lo SPAZIALISMO.

Negli anni Sessanta reagirono all’arte gestuale degli espressionisti astratti i MINIMALISTI americani, introdussero il fattore movimento nell’estrema astrazione geometrica che aveva caratterizzato i gruppi degli anni Trenta.

La POP ART, infine, attraverso l’interpretazione di Jim Dine, Claes Oldenburg, Roy Lichtenstein, Andy Warhol, operò un recupero del principio figurativo, sotto condizione di stravolgere e manipolare l’immagine in modo da astrarla da ogni rapporto con l’oggetto rappresentato.

(Ferrini Vera, 4^A)

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