Max Lefrancq Lumière, nipote di Louis, visita la mostra della Cineteca in Piazza Re Enzo. Nuovi progetti in vista tra Bologna e Lione.

Il direttore della Cineteca di Bologna ha accompagnato stamattina alla mostra Lumière! L’invenzione del cinematografo di una delegazione composta da Max Lefrancq Lumière, nipote di Louis Lumière Georges Képénékian, vicesindaco e assessore alla cultura di Lione e Laurent Cormier, responsabile del patrimonio del Centre National du Cinema et de l’Image Animee.

Si riafferma così il legame tra Bologna e la città natale dei fratelli Lumière, ai quali è dedicata l'esposizione ideata proprio dall’Institut Lumière de Lyon e allestita ora dalla Cineteca di Bologna nel Sottopasso di Piazza Re Enzo, per la sua prima tappa fuori dalla Francia dove ha esordito con successo a Parigi nel 2015. Uno splendido racconto per immagini, oggetti e installazioni della lunga e complessa vicenda familiare di Auguste e Louis Lumière, la cui storia affonda le radici nella straordinaria invenzione che rivoluzionò la fotografia per poi proseguire, dopo la creazione del cinématographe, nei campi del sapere più disparati, dalla medicina alla meccanica.

Ospite d’onore della giornata un discendente diretto della famiglia Lumière, Max Lefrancq che dopo la visita in mostra ha incontrato, insieme alla delegazione francese e al direttore Farinelli, il vicesindaco di Bologna Marilena Pillati e l’assessore alla Cultura Bruna Gambarelli.

“Siamo molto felici di questa visita – afferma l'assessore Gambarelli - e ci auguriamo che Lione, città modello internazionale di rigenerazione urbana, dopo questa straordinaria collaborazione con la Cineteca, sarà ancora nostro partner per "ROCK", un'ambiziosa proposta di progetto europeo di cui Bologna è capofila e che è stata presentata nel bando del programma dell'Unione Europea Horizon 2020, volto alla valorizzazione del patrimonio culturale, e alla crescita sostenibile. Infatti, proprio la valorizzazione del patrimonio tangibile e intangibile delle città e la riappropriazione dello stesso da parte dei cittadini come forma di riaffermazione indentitaria e di promozione della memoria sono i temi sui cui Bologna e Lione intendono confrontarsi e aprire nuovi e sempre più proficui fronti di scambio di idee e buone pratiche"