Proseguono i lavori istruttori del Consiglio
Nazionale Pubblica Istruzione: al vaglio modifiche rilevanti.
Istruzione tecnica e istruzione
professionale: al CNPI si discute su nuove bozze
12-05-2009 | Scuola
Il CNPI, che
sta elaborando il parere in merito alle norme di riordino degli istituti
tecnici e professionali, ha ricevuto in questi giorni delle nuove bozze. È
evidente la difficoltà, il pressappochismo con cui il MIUR sta elaborando il
riordino di questo settore. Se per l’istruzione tecnica era già avvenuto un primo passaggio nel
Consiglio dei Ministri e con le Regioni, la bozza presentata per l’istruzione professionale non risulta ad oggi
supportata da nessun altro passaggio.
Le due bozze non presentano modifiche rilevanti rispetto a quelle che già
circolavano in modo informale da alcuni mesi negli ambienti
dell’Amministrazione e che abbiamo già commentato.
In particolare,
le novità che emergono dalla lettura della bozza di Regolamento sono:
Riduzione
oraria
Per l’anno scolastico 2010/2011, le prime e le seconde classi partiranno con un
orario complessivo di 32 ore settimanali secondo le norme presenti nel nuovo
regolamento; le terze classi, pur proseguendo il piano di studio previgente,
subiranno un taglio riportando anche queste a 32 ore settimanali. Solo le
quarte e le quinte proseguono secondo piani di studio e gli orari previsti
dall’ordinamento previgente.
Organizzazione dei percorsi
È chiarito che nella quota di flessibilità la quota di autonomia del 20%,
riservata alle regioni, è intesa quale spazio di flessibilità per corrispondere
alle esigenze del territorio e ai fabbisogni formativi richiesti dal mondo del
lavoro e delle professioni.
Monitoraggio,
valutazione del sistema e aggiornamento dei percorsi
Il comitato nazionale per l’istruzione tecnica e professionale
assume anche le funzioni che oggi ha il comitato nazionale per l’istruzione e
la formazione tecnica superiore, che viene soppresso.
La bozza di Regolamento presentata, che non si discosta di molto da
quella da noi pubblicata in precedenza, evidenzia in particolare:
Riduzione oraria
Nel 2010/2011 le prime classi funzioneranno, secondo le norme del nuovo
regolamento, con un orario complessivo di 32 ore settimanali; le seconde e le
terze proseguiranno secondo i piani previgenti con un orario complessivo pari a
34 ore settimanali; le quarte e le quinte classi proseguono con un orario
complessivo settimanale di 32 ore comprensive dell’area professionalizzante.
Organizzazione
dei percorsi
anche in questo caso è chiarito che nella quota di flessibilità la quota di autonomia del 20%, riservata alle regioni, è intesa quale
spazio di flessibilità per corrispondere alle esigenze del territorio e ai
fabbisogni formativi richiesti dal mondo del lavoro e delle professioni.
Le modifiche
apportate alle bozze rafforzano la nostra contrarietà al metodo utilizzato per
il riordino degli istituti tecnici e professionali. Emerge sempre di più il
tentativo, mal celato, di interventi finalizzati
esclusivamente al risparmio. L'applicazione del nuovo ordinamento anche alle
classi seconde, il taglio delle ore per le classi terze, il taglio per le
quinte dei professionali creeranno notevoli difficoltà
nell'applicazione ma principalmente evidenziano che non c'è nessun rispetto
delle scelte degli allievi e delle famiglie, c'è semplicemente una necessità di
“fare cassa”.
La soppressione
del comitato nazionale degli IFTS e la sua sostituzione con il comitato
nazionale per l’istruzione tecnica e professionale, può apparire in linea con
la finalità di costruire un’unica filiera formativa tecnica e professionale.
C'è solo un piccolo particolare: non è più prevista la presenza delle parti
sociali. Dobbiamo riconoscere che le azioni messe in atto da parte del
ministro Brunetta per imbavagliare il sindacato trova nuovi
adepti, con buona pace del confronto e del dialogo sociale che a da tempo anche
Unione Europea indica come strada maestra ai Paesi membri.
Roma, 12 maggio
2009