Il Comitato esprime la sua grande soddisfazione per la fissazione della data
del referendum per il 18 novembre 2001. Tale data è stata concordata
con il Presidente e garantirà la partecipazione attiva del mondo della
scuola alla campagna referendaria.
Con il Presidente si è anche concordato di definire gli aspetti procedurali
ed informativi più idonei per raggiungere il maggio numero di persone.
E' un giorno felice per il comitato, per i 60.000 firmatari e per tutti i cittadini
della regione.
Finalmente, dopo tanti ostacoli, a due anni e mezzo dall'inizio della raccolta
di firme, c'è una data certa nella quale tutti gli elettori potranno
esprimersi direttamente sul futuro della scuola pubblica.
Siamo certi che tutti sentono l'importanza di questa scadenza democratica, perché
il modello di scuola che ha un paese corrisponde al suo modello di società.
Un sistema formativo che si fonda sul sostegno pubblico di scuole cattoliche
o musulmane, emiliane o lombarde, per élites o per diseredati, annuncia
un tempo in cui non è la libertà di ciascuno ad essere esaltata,
ma nel quale il riconoscimento reciproco è sostituito dall'esasperazione
della propria identità, il confronto dalla distanza dall'altro.
Solo la scuola pubblica o "comune" può trasformare la "diversità"
in ricchezza di tutti.
Da oggi inizia la campagna referendaria per la scuola pubblica e contro i finanziamenti
diretti ed indiretti alle scuole private.
Bologna 26 aprile 2001