> Il Senato ha prorogato la legge Moratti : una scelta sbagliata e pericolosa
!
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> Nei giorni scorsi il Senato ha approvato il ddl di conversione del D.L.
n. 173/06 con alcuni emendamenti che, tra l’altro, prorogano di altri
18 mesi la delega della legge Moratti al Governo per adottare "ulteriori
disposizioni correttive e integrative dei decreti legislativi con il rispetto
dei medesimi criteri e principi direttivi ..." limitatamente ai decreti
ancora "sotto delega" e cioè: DD. lgvi 15/4/2005 n. 76 (sul
diritto-dovere all’istruzione e alla formazione), 15/4/2005 n. 77 (sull’alternanza
scuola-lavoro), 17/10/2005 n. 226 (sul secondo ciclo), 17/10/2005 n. 227 (formazione
degli insegnanti).
>
> Quale è l’effetto di tale proroga? L’efficacia della
legge-delega della Moratti è prorogata al fine di adottare "disposizioni
correttive ed integrative" dei decreti legislativi emanati dal precedente
Governo, fermo restando ovviamente, ai sensi dell’art. 76 Cost., "il
rispetto dei medesimi criteri e principi direttivi" della legge Moratti.
>
> La prima ed immediata reazione non può che essere di stupore: dall’abrogazione
delle leggi Moratti, da moltissimi ritenuta prioritaria alla vigilia delle elezioni,
ci troviamo alla proroga della legge Moratti!
>
> Poiché non si può ovviamente pensare che la nuova maggioranza
si sia improvvisamente ed unanimemente convertita al morattismo, non conoscendo
le reali motivazioni di tale provvedimento (sarebbe opportuno che le forze politiche
dell’UNIONE socializzassero tutte le questioni attinenti la politica scolastica,
anche per evitare le non encomiabili esperienze del precedente governo di centro-sinistra)
si possono prospettare soltanto delle ipotesi.
>
> L’ipotesi più plausibile, considerate le difficoltà
della maggioranza in Senato, potrebbe essere quella di utilizzare lo strumento
della proroga della delega allo scopo di modificare i decreti adottati dal precedente
Governo, evitando in tale modo lo scoglio dell’iter parlamentare.
>
> L’altra ipotesi potrebbe essere quella di "prendere tempo"
per consentire interventi legislativi modificativi non solo di alcuni aspetti
dei decreti legislativi, ma anche della stessa legge delega; per esempio un
primo intervento legislativo potrebbe riguardare l’elevamento dell’obbligo
scolastico che implicherebbe però una "modifica" di ampie parti
della legge Moratti.
>
> Si deve subito precisare che entrambe le ipotesi non giustificano in alcun
modo un provvedimento di proroga della legge Moratti che pertanto è un
grave errore politico, sia sotto il profilo del contenuto sia del messaggio
politico, molto probabilmente causato da scarsa attenzione.
>
> La prima ipotesi implica difatti un intervento del Governo di centro-sinistra
sui decreti "sotto delega" che però, per essere legittimo,
deve essere comunque attuativo delle finalità della legge Moratti!; non
sarebbe difatti possibile utilizzare la "proroga" per introdurre per
es. l’obbligo scolastico o per eliminare il sistema duale del secondo
ciclo, ecc.
>
> Il Governo di centro-sinistra si propone di intervenire nell’ambito
delle finalità stabilite dalle leggi Moratti? Ovviamente non è
nemmeno pensabile; ma se è così, la proroga non si può
utilizzare e quindi è del tutto inutile; difatti qualsiasi intervento
che utilizzi la proroga in contrasto con la legge Moratti sarebbe illegittimo.
>
> L’altra ipotesi (cioè quella di prendere tempo) è sbagliata
perchè anche in tale caso la proroga sarebbe del tutto inutile; difatti
la proroga non sospende l’efficacia dei decreti emanati dal precedente
Governo, quindi non serve per prendere tempo; serve solo a perder tempo; difatti,
finchè non saranno abrogati con interventi legislativi , i decreti saranno
efficaci.
>
> Per "prendere tempo" con un uso molto spregiudicato della "proroga",
prevista per interventi "correttivi ed integrativi", il Governo dovrebbe
adottare un decreto delegato formalmente attuativo della legge Moratti, ma nella
sostanza volto alla "sospensione" dei decreti già in vigore;
sarebbe però un provvedimento molto discutibile e politicamente molto
pericoloso.
>
> In conclusione non si riesce a comprendere la ragione di tale "proroga";
peraltro se c’è una qualche ragione che fuori dal Palazzo non si
riesce a comprendere, sarebbe stato opportuno indicarla, se non proprio discuterla.
>
> Allo stato la proroga ci sembra un provvedimento certamente sbagliato e
molto ambiguo e per certi aspetti paradossale; nel programma dell’UNIONE
è previsto che "con gli atti dei primi mesi di Governo, in radicale
discontinuità con gli indirizzi e le scelte di centro-destra, abrogheremo
la legislazione vigente in contrasto con il nostro programma"
>
> Il primo atto del Governo è stata però la proroga della legge
delega della Moratti; non è un segnale incoraggiante!
>
> Peraltro la "proroga" riguarda la parte della legge Moratti relativa
ai decreti "sotto delega", rimane in ogni caso il decreto n. 59 relativo
al I ciclo che è già in vigore e non più modificabile in
sede delegata; finora il movimento dei genitori e degli insegnanti ne ha limitato
i danni; il governo cosa intende fare entro il 1 settembre? Allo stato non pare
possibile altra soluzione che l’abrogazione immediata di detto decreto.
>
> Senza dubbio il Governo deve fare i conti con la realtà delle forze
in Parlamento e di ciò tutti dobbiamo tenere conto ed agire con il massimo
senso di responsabilità; nel contempo dobbiamo tutti tenere presente
che il programma è il "patto" che tutti dobbiamo osservare;
taluni aspetti del programma sono molto discutibili (per usare un eufemismo)
come per es. il sistema nazionale formato da scuole statali e scuole private
paritarie (!); se per senso di responsabilità non si mette in discussione
questa parte infelice del programma, con lo stesso senso di responsabilità
si deve però garantire la corretta attuazione di quella parte che prevede
"con gli atti dei primi mesi di governo" la discontinuità e
l’abrogazione delle leggi Moratti che in quanto eversive si devono ritenere
in contrasto con il programma dell’UNIONE.
>
> Confidiamo pertanto che la vicenda della "proroga" sia stato
un passo sbagliato e che le forze politiche dell’UNIONE prendano un’iniziativa
immediata e concreta per realizzare con provvedimenti inequivoci e coerenti
quella discontinuità rispetto alle leggi Moratti che la scuola attende
e cioè l’abrogazione immediata per poter avviare le riforme coerenti
con i principi costituzionali.
>
> Deve essere comunque chiaro: il 1 settembre non si possono applicare le
leggi Moratti.
>
> Corrado Mauceri
>
> ( Comitato di Firenze " Per la scuola della Repubblica" )