| In questo
  ultimo anno genitori ed insegnanti si sono mobilitati per contestare la
  contro-riforma Moratti che dequalifica e mette in discussione il ruolo della
  scuola statale; dobbiamo però sapere che nei giorni scorsi questa stessa
  maggioranza eversiva ha approvato la cd "devolution" che prevede la
  distruzione del sistema nazionale scolastico; ogni regione si farà la propria
  scuola secondo le scelte delle diverse maggioranze.
 Purtroppo l’opinione pubblica e lo stesso mondo della scuola ancora non hanno
  compreso fino in fondo il disegno eversivo di questa maggioranza di destra
  che, oltre ad introdurre forme autoritarie di governo, tende a colpire ogni
  forma di autonomia ed in primo luogo scuola e magistratura.
 
 A questo punto è necessaria contro la "devolution" una
  mobilitazione generale che impegni tutta la scuola dalla scuola dell’infanzia
  all’Università; è però anche necessario che le forze politiche di opposizione
  e le Organizzazioni sindacali si impegnino in prima persona in una battaglia
  che è di civiltà e di democrazia.
 
 E’ necessario contestare la contro-riforma Moratti, ma nel contempo è
  altrettanto necessario contestare anche l’attacco alla Costituzione che, oltre
  a prevedere un forte ridimensionamento degli istituti rappresentativi e di
  garanzia, prevede anche la soppressione del sistema scolastico statale; per
  questa ragione il Comitato per la scuola della Repubblica ha aderito
  all’iniziativa per la costituzione di un Comitato in difesa della
  Costituzione; auspicando una larga adesione del mondo della scuola Vi
  invitiamo ad aderire ed a fare aderire al Comitato "In difesa della
  Costituzione", sottoscrivendo l’allegato appello e partecipando a tutte le
  iniziative che saranno promosse.
 
 P. il Comitato di Firenze "Per la scuola della Repubblica" Corrado
  Mauceri
 ================================ DIFENDIAMO LA COSTITUZIONELa cosiddetta "Casa delle libertà",
  tradendo platealmente perfino i principi delle democrazie liberali a cui dice
  di ispirarsi, ha ormai lanciato l’assalto finale al sistema delle garanzie
  democratiche scaturito dalla Resistenza. Il progetto della destra non è solo
  un’altra, pur discutibile, forma di democrazia rappresentativa, ma mira a una
  forma di governo e di Stato che mina alla base i principi fondamentali di
  ogni democrazia: quello della separazione dei poteri e quello di uguaglianza
  di tutti i cittadini.
 – Vengono indeboliti i supremi organi di garanzia: il presidente della
  Repubblica perde le prerogative che ne fanno il garante imparziale
  dell’equilibrio tra i poteri costituzionali; la Corte Costituzionale, giudice
  supremo dei conflitti fra poteri dello Stato e della costituzionalità delle
  leggi, viene resa piú facilmente soggetta al controllo della maggioranza di
  governo tramite un aumento dei membri di nomina parlamentare – mentre con la
  riforma dell’ordinamento giudiziario si mette in discussione l’indipendenza
  della magistratura.
 
 – Viene enormemente rafforzata, invece, la figura del premier, alla
  cui elezione diretta è connessa l’elezione della Camera dei deputati, che
  diverrebbe il principale organo legislativo, accanto a un Senato federale con
  funzioni legislative limitate. Al premier viene dato in particolare il potere
  sostanziale di scioglimento della Camera: un potere di ricatto che neanche il
  presidenzialismo Usa assegna al presidente, e che potrà essere usato tanto
  contro una Camera "ribelle", quanto per pretestuosi scioglimenti
  anticipati in periodi giudicati elettoralmente favorevoli. Per contro, il
  potere della Camera di costringere il premier alle dimissioni viene limitato:
  l’approvazione di una mozione di sfiducia ne comporterebbe, infatti, il
  contestuale scioglimento.
 
 – L’attribuzione alle Regioni della potestà legislativa nel campo
  dell’assistenza sanitaria e dell’organizzazione scolastica pone le basi per
  violazioni del principio di eguaglianza dei cittadini, a cui non è piú
  garantita la parità di trattamento.
 
 È un progetto che non riguarda solo l’ordinamento dello Stato – la seconda
  parte della Costituzione, come dichiara –, ma che si riflette sull’esercizio
  dei diritti affermati nella prima parte della Costituzione, e già violati da
  questa maggioranza di governo (diritto al lavoro, libertà di insegnamento e
  diritto all’istruzione scolastica, ripudio della guerra, libertà di
  informazione, ecc.). Se venisse attuato, avremmo un sistema autoritario che
  della democrazia conserverebbe solo l’apparenza.
 
 Di fronte a questo attacco alla democrazia, è necessario opporsi con una
  larga unità, e con la necessaria coerenza: le riforme costituzionali devono
  essere condivise, ma devono soprattutto essere rivolte a rafforzare il
  sistema delle garanzie e gli spazi di democrazia, ossia a mettere in pratica
  quell’attuazione della Costituzione tanto a lungo e su tanti versanti
  disattesa; né questa maggioranza, caratterizzata dalla sua politica eversiva,
  può essere riconosciuta come interlocutrice valida.
 
 L’opposizione – istituzionale e sociale – deve impegnarsi, a tutti i livelli
  per delegittimare questa maggioranza e per tutelare la Costituzione, la cui
  difesa rappresenta per la democrazia del nostro paese un momento
  fondamentale. Non si tratta di formulare alternative altrettanto pericolose,
  come la proposta di un’assemblea costituente; occorre, invece, rilanciare una
  cultura che riaffermi i valori di fondo della Costituzione e la necessità
  della loro applicazione, e prepararsi a un referendum che batta la
  controriforma della destra. Con questo spirito bisogna impegnarsi da subito
  per un’ampia mobilitazione, il piú possibile unitaria, e mettere in atto
  tutte le necessarie iniziative.
 
 A TUTTI I DEMOCRATICI: OPPONIAMOCI UNITI AL PROGETTO DELLA DESTRA
 Aequa
  Toscana, Aprile, Ass. Giustizia e libertà "E. Lussu", Avanti popolo
  la Resistenza Continua, Azione gay e lesbica, Cittadinanzattiva, Comitati
  Dossetti per la Costituzione, Comitato " Per la scuola della
  Repubblica",Cristiano Sociali, CUB Firenze, "Democrazia e
  legalità", Donne di Firenze, D S –Unione metropolitana- Firenze, DS
  –Unione comunale Firenze, Ecole,Filo Rosso, Firenze Social Forum, Fondazione
  Balducci, Gruppo di Rif. Com. Comune Firenze, Il fuorilegge- collettivo
  giurisprudenza," Il Ponte", Insieme a sinistra, Laboratorio per la
  democrazia, Medicina Democratica, Partito dei Comunisti Italiani (Fed.
  Firenze), Partito della Rifondazione Comunista (Fed. Firenze), Partito Italia
  dei Valori (Firenze), Riv. Ipugnidicortina, Sez. DS " Le Istituzioni dei
  cittadini", Sinistra DS per il socialismo, Sinistra universitaria,
  Testimoniaze, Unaltracittà/unaltromondo, Verdi (Fed. Firenze) Adesioni
  individuali:Vincenzo Accattatis (Magistratura democratica),Umberto
  Allegretti ( Università di Firenze e Dir. Democrazia e Diritto), Roberta
  Anguillesi ( Democrazia e legalità ), Gaetano Azzariti ( Univ. Roma Tre),
  Luca Baccelli (Univ. Pisa), Andrea Bagni ( Riv. Ecole), Francesco Baicchi (
  Laboratorio per la democrazia), Laura Barile (Univ. Siena), Calogero Bellavia
  ( Dirigente scolastico), Giovanni Bellini ( Deputato DS ), Ester Benvenuti,
  Marino Bianco (DS), Luigi Bonanate Università Torino), Michelangelo Bovero (
  Università Torino ),Alberto Cacopardo ( Laboratorio per la democrazia),
  Augusto Cacopardo (Firenze Social Forum ), Tiziano Cardosi (Firenze Social
  Forum), Alberto Cecchi ( ANPI Firenze), Gian Luca Cerrina (Insieme a
  sinistra), Alberto Cianchi ( Aprile), Salvatore Cingari (Ricercatore Univ.),
  Carlo Cipriani ( Italia dei Valori ), Toni Compagno (DS), Giuliana Contini
  (Laboratorio per la democrazia ),Ettore D’Elia (Cristiano Sociali), Ornella
  De Zordo (Cons. Comune Firenze Unaltracittà/unaltromondo), Tommaso Fattori (
  Firenze Social Forum), Luigi Ferrajoli (Università Roma tre), Gianni Ferrara
  (Università di Roma), Annamaria Fregola (Insegnante), Margherita Gracci
  (Insegnante), Ferdinando Imposimato (Magistrato Cassazione) , Mario Labate,
  Carlo Lucchesi ( Insieme a sinistra), Alessandro Margaglio (Verdi-Cons
  Circoscr. 1 Firenze), Lorenzo Marzullo ( PdCI – Cons. Comune di Firenze),
  Corrado Mauceri (Aequatoscana), Giorgio Mele (DS), Paolo Mencarelli
  (Insegnante), Gian Marco Minardi (Ass. Giustizia e libertà "E.
  Lussu"), Siliano Mollitti (Sez,. DS "le Istituzioni dei
  cittadini"), Mario Monforte ("Il Ponte"), Marco Montemagni
  (Assessore Finanze Regione Toscana), Marisa Nicchi (Consigliere DS Regione
  Toscana), Emanuela Niccolai (Laboratorio per la democrazia), Anna Nocentini
  (Consigliere Rif. Com. Comune di Firenze ), Marco Ottanelli (Democrazia e
  legalità), Roberto Passini (Il Ponte), Piero Pelleggia ("Il
  Ponte"), Luca Pettini (PdCI –Cons. Comune Firenze), Rosanna Pilotti
  (Donne di Firenze), Alessandro Pizzorusso (Univetsità di Pisa), Paola
  Pugliatti (Univ. Firenze),Giuliano Rebecchi (Riv.Ipugnidicortina), Silvano
  Recati, Marcello Rossi (Di.r," Il Ponte"), Nicola Rotondaro ( PdCI
  Cons Comune Firenze), Rosanna Salvadori Boscagli ( Aprile), Luciano Senatori
  (Ds), Paolo Sylos Labini, Guglielmo Simoneschi ( Magistrato del lavoro ),
  Mariangela Sirca, Paolo Solimeno (Aprile), Alberto Spinosa ( Laboratorio per
  la democrazia), Pier Lorenzo Tasselli ( Filo Rosso), Salvatore Tassinari (
  Firenze Social Forum ), Paola Torricini (Filo Rosso), Marco Donati
  (www.retescuole.net)
 Le adesioni di associazioni ed individuali possono essere inviate ad uno dei
  seguenti recapiti:
 Aequa Firenze.– e-mail: aequafirenze@inwind.it:
 Scuola della Repubblica, via Lamarmora,n. 26 – 50121 Firenze- fax.
  055/588820 – e-mail: comfirenze@inwind.it.
 "Il Ponte": via L. Manara 10-12,50135 Firenze – Fax:
  055-2337059 – e-mail: ilponteed@iol.it
 Indicare: nome,cognome, qualifica ed eventuale associazione o organizzazione
  di appartenenza e recapiti per eventuali comunicazioni.
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