Dichiarazione
L’ordinanza del Giudice del Tribunale dell’Aquila, con la quale
s’impone al Dirigente scolastico della scuola di Ofena di rimuovere entro
un mese il crocifisso, in quanto arredo, dal muro dell’aula dove studia
il figlio del ricorrente, è destinato a tutelare la libertà religiosa
del bambino, in attesa dell’intervento della Corte Costituzionale, che
rimuova norme regolamentari e non legislative, ormai superate dall’art.
1 del protocollo addizionale del Concordato, che dichiara che la “religione
cattolica non è più la sola religione dello Stato italiano”.
Questa decisione del Giudice, doverosa e inevitabile in relazione a quanto disposto
dalla Costituzione, ha suscitato interventi indignati che rivelano la più
completa disinformazione.
La pronuncia del Giudice occasionalmente provocata per rispondere all’iniziativa
di un genitore fondamentalista islamico, è ispirata ai superiori valori
culturali della Repubblica sanciti nella sua Costituzione, al principio di laicità
dello Stato e al rispetto di tutte le credenze religiose e anche di chi non
crede.
Tale impostazione caratterizza positivamente il nostro ordinamento e costituisce
la vera barriera culturale all’integralismo islamico, come a quello di
ogni altra confessione religiosa.
Bene ha fatto il Giudice dell’Aquila a sottolineare il valore costituzionale
della laicità dello Stato.
E’ un principio che caratterizza la scuola pubblica statale e che la pone
su un piano di superiorità rispetto a qualsiasi scuola confessionale
o privata, perché in essa deve costituzionalmente essere assicurata la
libertà e il pluralismo anche in materia scolastica.
Attendiamo il giudizio di merito, pronti a sostenere le ragioni del Giudice
davanti alla Corte Costituzionale.
Denunciamo nel contempo la scomposta reazione di quanti hanno criticato la decisione
del giudice giungendo ad attribuire al crocifisso non un valore religioso, ma
di marcatore della nostra tradizione culturale, per contrastare una supposta
aggressione da parte islamica.
Questo tipo di posizioni hanno un segno politico ben preciso e dimostrano la
loro strumentalità in relazione all’apertura sul voto agli immigrati,
al pari delle posizioni del fondamentaslista islamico i cui comportamenti sono
speculari a quelli di chi critica l’ordinanza.
Comitato “Per la scuola della Repubblica” associazione onlus –
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