Bologna 19Aprile 2005
Comunicato stampa - Polo Artistico
Le
lobbies trasversali e di potere continuano a vincere nella nostra città
Si è tenuto oggi il secondo incontro fra il Comitato per il Polo Artistico , Provincia, Comune , collegio docenti e Consiglio d’Istituto.
L’assessora comunale Virgilio non si è presentata all’incontro ma ha recapitato al Comitato una nota nella quale sostanzialmente dichiara, con varie motivazioni, l’indisponibilità dell’ amministrazione comunale ad individuare aree idonee per una sede adeguata e definitiva per il futuro polo artistico.
Forti anche di questa nota, gli assessori provinciali hanno chiuso alle istanze del comitato, presentandosi in trattativa senza nemmeno una dichiarazione politica che certificasse la necessità di una sede definitiva, non ravvisabile nell’attuale proposta di Via Marchetti, ormai a detta di tutti inidonea a rispondere alle esigenze dell’istruzione artistica superiore.
Si sono quindi rimangiati l’impegno preso nell’incontro precedente.
E’ emerso con chiarezza ciò che il comitato da tempo immaginava e temeva: l’unica cosa che interessa la Provincia e il CSA (non si è presentato all’incontro sentendosi evidentemente ben rappresentato dalla Provincia) è il progetto del “Grande Galvani”.
Progetto questo che deve procedere anche a scapito delle altre scuole, soprattutto se queste continuano ad essere considerate dalle istituzioni, scuole di serie B.
In questi anni le ristrutturazioni fatte nei locali storici dell’istituto d’arte (dal 1885) sono state a vantaggio del Galvani ed oggi le aule culturali verrebbero trasformate nella palestra dello stesso.
Il fatto poi che amministrazioni di sinistra privilegino nel loro operato le scuole forti rispetto a quelle più deboli (basta vedere la differente composizione sociale delle due scuole) fa veramente tristezza.
Mentre giustamente si finanzia una iniziativa di alfabetizzazione al disegno nelle scuole primarie, con l’intento di denunciare la carenza dell’istruzione artistica in generale (Comune), dall’altra si compiono scelte scellerate che decreteranno la fine dell’istruzione artistica superiore nel nostro territorio.
Con via Marchetti infatti si
vedrà applicata con qualche anno di anticipo la cosiddetta riforma Moratti che
abbatterà le materie d’indirizzo artistico da 15 a 6 ore settimanali !
Al Comitato che nella sola giornata di ieri ha raccolto 450 adesioni di famiglie non è rimasto altro che abbandonare il tavolo insieme ai rappresentanti del collegio docenti.
La rottura perseguita dalla Provincia
non decreta certamente la fine della vertenza del Comitato che si riunirà il 27
aprile e che ha già in programma diverse iniziative pubbliche per le settimane
a venire.
Su
questa vicenda che tocca tutta la città chiediamo che si esprimano
pubblicamente tutte le forze politiche e sociali.
Il Comitato per il Polo Artistico
Oltre Via
Marchetti....