Mozione approvata dall’assemblea della maggioranza dei docenti
del liceo Scientifico A.B. Sabin
L’assemblea degli insegnanti del Liceo Sabin svoltasi il 24 ottobre 2005 esprime la propria opposizione ai decreti applicativi delle Legge 53.
L’assemblea si identifica in una scuola statale e pluralista, laica e democratica, aperta a tutti: la scuola della Costituzione, e si oppone alla scuola-azienda e subalterna al mercato, regionalizzata e governata da Ministri ed esecutivi, gerarchizzata e discriminatoria: la scuola della Moratti.
L’assemblea sostiene una scuola pubblica statale unitaria nel territorio nazionale, dotata di attrezzature avanzate e di edifici adeguati, che punti alla qualità dell’apprendimento, che preveda investimenti per il 6% del P.I.L. come nei paesi più sviluppati.
L’assemblea chiede l’abrogazione immediata della riforma Moratti e dei suoi decreti applicativi, che dequalificano la scuola pubblica statale, mettono in discussione il tempo pieno, riducono ai 14 anni l’obbligo scolastico, riducono le ore di insegnamento per tutti, separano il sapere dal saper fare, costringono gli studenti a scegliere a 13 anni fra due canali separati, l’uno liceale gestito dallo stato, l’altro professionale gestito dalle Regioni, azzerano le sperimentazioni e le esperienze più avanzate.
L’assemblea è contro la politica dei tagli alla scuola pubblica, e all’aumento dei fondi alle scuole private.
Per questo condivide le motivazioni della lotta degli studenti bolognesi e italiani che in questi giorni stanno occupando le loro scuole.
Propone ai colleghi delle altre scuole e agli studenti una manifestazione comune, chiede a tutti i sindacati di indire uno sciopero generale per contrastare il processo di smantellamento sistematico della Scuola della Costituzione.
Bologna 24 ottobre 2005
Approvata con 29 voti a favore, 3 contrari e 3 astenuti.