A farlo � il cardinale Angelo Bagnasco, Presidente Cei, che
alla vigilia di Natale ha detto che le scuole
cattoliche offrono un servizio al Paese: noi abbiamo chiesto solo di non
interromperlo, grazie a dei soldi che non vanno ai vescovi ma servono per pagare
gli stipendi. Poi la richiesta: serve un piano educativo
nazionale pi� efficace e vantaggioso
Tecnica della scuola: Fondi alle cattoliche:
dopo il dietrofront del Governo la Chiesa ringrazia e
rilancia
25-12-2008
di A.G. |
Alla vigilia di Natale la
Chiesa torna a chiedere ulteriori risorse e plaude al Governo italiano per
gli accorgimenti dell�ultimo momento attuati in Finanziaria, con l�appoggio
anche del Pd, a favore delle scuole private:
l�emendamento, giunto immediatamente dopo le minacce di mobilitazione
di monsignor Bruno Stenco, direttore dell'Ufficio
nazionale della Cei per l'educazione, permetter� infatti di mantenere in vita i migliaia di istituti
paritari di stampo cattolico, soprattutto scuole dell�infanzia, attraverso la
destinazione di gran parte dei 135 milioni di euro di cui non vi era traccia
nella prima bozza della Legge 133.Ad esprimersi in
questi termini � il cardinale Angelo Bagnasco,
Presidente della Conferenza episcopale italiana, che attraverso una intervista a 'Famiglia Cristiana'
ha espressamente detto che "l'Italia deve investire di pi� e meglio
nella scuola. Occorre un piano educativo nazionale pi� efficace e vantaggioso,
per i ragazzi e le famiglie. Tutte le associazioni delle scuole cattoliche � ha spiegato Bagnasco - hanno
rilevato che i finanziamenti in questi anni ci sono sempre stati, senza mai
alcun aumento. Dalla Legge finanziaria di quest'anno,
invece, sembravano essere spariti. E ci� avrebbe
messo in seria difficolt� la scuola paritaria�. Per un altro anno le cose
andranno invece avanti come sempre. Ed � gi� un successo, visto come si erano messe le cose. A sbloccare la situazione � stato, ad
inizio dicembre, il via libera della Commissione Bilancio all'emendamento del
relatore Maurizia Saia al ddl Bilancio che � riuscita a ricavare i fondi grazie ad un taglio della
stessa entit� di riserva speciale del Ministero dell'economia: una modifica
al testo iniziale che ha permesso di sbloccare per le scuole private 120
milioni. Anche se l�ultima parola spetter� a Ministri dell�economica e
dell�istruzione, � praticamente scontato che nella
distribuzione delle risorse alle Regioni la maggior parte di questi fondi
andranno proprio alle scuole parificate cattoliche. Secondo Bagnasco lo Stato ha fatto bene perch� questi
finanziamenti sono finalizzati a soddisfare un servizio essenziale per la
societ�: �le scuole cattoliche � ha detto il
Presidente della Cei - coprono il 12 per cento del
fabbisogno scolastico italiano, e ricevono dallo Stato lo 0,9 della spesa per
l'istruzione. Inoltre il 50 per cento delle scuole materne nel nostro Paese �
ha detto ancora Bagnasco - sono cattoliche: si
tratta di un servizio al Paese e alle famiglie. Noi abbiamo chiesto solo di
non interrompere questo servizio, in cambio di nulla".Anche se rientrante nella
politica dei forti tagli alle risorse della scuola, attraverso i noti
interventi di razionalizzazione e di dimensionamento degli istituti, la
sospensione dei finanziamenti sarebbe stata ritenuta dalla Chiesa del tutto
immotivata. Ancora di pi� se si pensa che erano
stati assicurati anche dall�ultimo Governo di centro-sinistra �targato� Prodi.
Il Presidente della Cei ha sottolineato
che la Chiesa non si avvarr� di certo di questi finanziamenti: �sono soldi
che non vanno ai vescovi � ha concluso Bagnasco -
ma servono per pagare gli stipendi. Questa valutazione, sostenuta dalla
Conferenza episcopale italiana, ha avuto un'adeguata risposta, che � stata
rispettosa della prassi seguita negli anni passati. Nulla
di pi�, anzi semmai qualcosa di meno".E�
evidente l�intendimento della Cei di smorzare gli
animi esagitati a seguito dai tagli alla scuola pubblica adottati dal
Governo: il Cardinale Bagnasco sa bene quante
proteste si leveranno � Cgil in testa
- quando il Governo render� ufficiale la suddivisione dei 120 milioni.
Meglio, allora, ricordare l�importanza del servizio reso
delle scuole cattoliche alle famiglie italiane. Lo stesso, per�, che hanno offerto per decenni gli istituti pubblici. Anche quelli che dal prossimo anno non ci saranno pi�. |