Como , 01/06/2008

La lettera di école di maggio


di école

 

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ecole
NUMERO QUATTRO/Maggio 2008

EDIT
I senzanome

Non è facile per niente raccontare la scuola. La macchina burocratica è una macchina burocratica, difficile darle vita e intensità. Norme e leggi definiscono un mondo a parte dove nemmeno il tempo è lo stesso che fuori, tanto che le ore a scuola non durano un'ora. Gli adulti che l'abitano sono una sorta di intellettuale medio, di media età, mediamente depresso. Un disastro. Che roba è un intellettuale medio? È mediamente impensabile. E poi ci sono i giovani. Tanto narrati, prima e dopo le notti degli esami, da essere ormai codificati in un campionario standard. Ci sono le bruttine ma buone, le carine ma stronze, i maschi vittime del gruppo, quelli allineati ma tormentati dentro. Virzì e la sua Caterina che va in città hanno fatto strage e ormai rimangono in circolazione quasi solo caricature postpolitiche - cioè apolitiche.

Ma ha vinto a Cannes il film di Cantet (quello di Risorse umane e A tempo pieno) interamente girato all'interno di una scuola francese, di quelle proprio multietniche. Nello stile di Cantet è restare un po' a metà fra il rigore del documentario e la struttura della fiction. Qualcuno lo ha accusato di non schierarsi abbastanza emotivamente; di non praticare il rischio dello sdegno e dell'invettiva. Però sarebbe già molto se la realtà frastagliata, polisemantica oltre che multietnica, della scuola fosse riconosciuta un po'. Sarebbe già una rivoluzione, uno sguardo autentico rispettoso di ciò che non è facile definire. Perché quello che accompagna le nostre garbate commedie caricaturali è poi la tragedia della realtà: quella che i telegiornali ci restituiscono in forma tragicamente burocratica. Campi rom distrutti, baracche bruciate, gente disperata che fugge sui camioncini dei rottami. Alcuni ragazzi in motorino che danno fuoco e la gente perbene intorno che applaude. Se lo stato non ci difende, ci pensiamo da noi o ci pensa la camorra. Che male c'è. Ci sono dei bambini?, sono futuri delinquenti. Facile fare gli antirazzisti quando si abita in una villa con le guardie dappertutto. E così, come si diceva una volta, la questione è di classe - però non proprio nel senso di una volta. Certo le colpe sono individuali e non dovrebbero ricadere sulla collettività d'appartenenza, ma ormai quello che accade è il contrario: è individuale l'innocenza. A scuola i cinesi, gli albanesi, i rumeni, hanno nome e cognome: in un certo senso sono salvi. Per i compagni non sono l'ombra oscura del male che ti aspetta dietro l'angolo la sera, appena esci di casa. Tutti gli altri sono invece la minaccia. I senzanome. E se abbiamo parole per spiegare la storia delle migrazioni che è sempre stata un discreto casino; se possiamo raccontare che anche gli italiani sono stati albanesi o rumeni nel mondo; se possiamo sostenere che l'integrazione e la vita nelle città, fuori delle proprie casette, sono la sola sicurezza possibile di un territorio – non abbiamo però molte parole per l'emergenza. Per la paura. Per le ombre nel proprio giardino. Il diritto è sospeso nello stato di emergenza. E niente è più ordinario ormai dello stato di emergenza. Laboratorio di postdemocrazia.

Allora il rischio è che a raccontare davvero il presente – e la scuola del presente, nella sua assenza – sia soprattutto Gomorra: storia di formazione emotiva, anzi di iniziazione al mondo, in un'altra megamacchina burocratica, ma del sangue e del denaro. Oppure La Zona: tutti in fila e ben vestiti gli scolari educati attraversano la strada. Le auto educate si fermano. Le mamme belle fanno jogging. I figli seguono le orme dei padri (ma non tutti per fortuna). Le decisioni che uccidono sono prese democraticamente a maggioranza nell'assemblea. Conta proteggere le famiglie: che c'è di più sacro in fondo? Niente mendicanti, niente poveri, niente violenza, dentro la Zona. Dentro la cerchia della mura. Alte, certo. Alte le mura. [ANDREA BAGNI]

INTERVENTI

Mariastella Gelmini

L'avremmo volentieri evitata, ma visto che non è possibile, è bene conoscerla. Una scheda della Cub scuola.

La fede a punti

Uno degli ultimi provvedimenti dell’ex ministro Fioroni (10 marzo 2008) è stato quello di reiterare l’Ordinanza Ministeriale sull’insegnamento della religione cattolica e gli esami di stato. Un intervento di Maria Mantello.

Scuola o famiglia debole? WIA - Associazione per il Welfare.

Io sto con Brunetta. Cacciamo i fannulloni! Maria Rosa Panté.

“Per la Scuola della Repubblica”

Si è svolta a Bologna l’11 maggio 2008 l'assemblea dell'Associazione. Il verbale.

Scuola e Costituzione

Le proposte della CEI sui nuovi contenuti per l'IRC e sulle modifiche alle Indicazioni nazionali;

Il caos del recupero dei debiti nelle scuole superiori;

Le statistiche sulla scuola di Istat, Ocse, MPI.

SEGNALAZIONI

Appunti di scuola

È una prova di rivista. Lo spazio mediatico in cui compare e prende vita è quello del Cesp - Centro Studi per la Scuola Pubblica di Bologna (www.cespbo.it/rivista/appunti_di_scuola_0a.htm). Al numero 0

, realizzato a maggio, hanno collaborato: Gianluca Gabrielli, Renata Puleo, Gabriella Tull, Sergio Viti.

Lettera a uno studente

È una lettera di parte, una lettera schierata, una lettera “politica”, una lettera innocente. È la lettera di un professore, Raffaele Mantegazza – docente di pedagogia interculturale e della cooperazione presso la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di Milano Bicocca – a uno studente nel tentativo di comunicare a partire da ciò che li differenzia piuttosto che da quello che li unisce. Oggetto della lettera è la stessa relazione educativa, se questa relazione sia possibile e se abbia ancora un senso. Una lettera in cui molti professori possono ritrovarsi e ritrovare la strada di un diverso rapporto con i loro allievi. Il libro è stato recentemente pubblicato da Città Aperta (www.cittapertaedizioni.it). Scheda

Rapporto sulle migrazioni
È stato pubblicato da Franco Angeli Rapporto sulle migrazioni. L’edizione 2007, la tredicesima è stata curata dalla Fondazione Ismu. Scheda

Letture “sostenibili”
Recentemente Armando (www.armando.it) ha pubblicato due libri utili per l’educazione ambientale: Il futuro di Gaia, di Aurelio Angelini (nella collana di libri dell’Unesco) e L’anno I dell’era ecologica, di Edgar Morin. Scheda

APPUNTAMENTI

In Marcia per il clima
Una grande alleanza per il clima e per ribadire la scelta antinucleare. A Milano il 7 giugno dalle 10 in poi incontri tematici e mostre presso i Giardini di Porta Venezia e alle 15 corteo da piazza San Babila. Le motivazioni, gli organizzatori, il programma.

Fermiamo il genocidio culturale dei Rom
L’8 giugno le Associazioni Rom e Sinte in Italia, con le associazioni di volontariato, con gli artisti, con gli intellettuali e con le persone di buon senso organizzano a Roma un corteo di protesta civile. L’appello.
Per informazioni e adesioni: Associazione Nazionale Thèm Romanò Onlus, tel. 0872.660099 - 340.6278489, http://www.associazionethemromano.it, e-mail spithrom@webzone.it.

Strategie per un pianeta sostenibile
Il Club di Roma (www.clubofrome.org) e la Fondazione Aurelio Peccei, con la collaborazione del WWF Italia (www.wwf.it), in occasione del quarantesimo anniversario della fondazione del Club di Roma e del centenario della nascita del suo ideatore Aurelio Peccei, hanno organizzato il convegno internazionale “Strategie per un pianeta sostenibile” che si terrà a Roma, presso l'Auditorium, il 16 e 17 giugno 2008. Il programma completo della conferenza.

IN ÉCOLE DI GIUGNO

Note dal sottosuolo Rimotivazione, qualità, concetti di destra? * Senza laicità non c’è libertà. Intervista a Giuliana Sgrena Tema: Democrazia e cittadinanza attiva Disfonie: affettività e partecipazione * Esperienze narrate: Massimiliano e il teatro Leggi: Corsi di recupero. La demagogia di Fioroni in eredità alla destra La distruzione della scuola pubblica Nuovi arrivi: Provare a leggere in rap * Note in condotta: Dopo il vento, dopo la bufera Olimpiadi, Tibet e diritti umani Facciamo pace: Cina e Tibet: futuro nonviolento *Presidente campesino. Intervista a Evo Morales * L’erba del vicino: Il fascino discreto di Sarkozy* L’equo-insostenibilità dell’ecologia pura Educazione ambientale, anno zero? Palestina mon amour Intervista a Suad Amiry Cantare le emozioni Persepolis. Il personale è politico * Il libro: Oliver Sacks, Musicofilia Un vocabolario tutto per noi Humus * Anni verdi: Determinismo e avventura illuminata * Text: Peppino Ortoleva, La sfinge ’68 * 3nd

è-mail è la Lettera telematica di école a cura di Paolo Chiappe. Redazione via Magenta 13, 22100 Como, informazioni tel. 031.268425, mail infoecole@tin.it, Internet www.ecolenet.it. Direttrice responsabile Celeste Grossi. Registrazione tribunale di Como n.1 2001. Proprietà Associazione Idee per l’educazione