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NUMERO QUATTRO/Maggio 2008
EDIT
I senzanome
Non è facile
per niente raccontare la scuola. La macchina burocratica è una macchina
burocratica, difficile darle vita e intensità. Norme
e leggi definiscono un mondo a parte dove nemmeno il tempo è lo stesso che
fuori, tanto che le ore a scuola non durano un'ora.
Gli adulti che l'abitano sono una sorta di intellettuale
medio, di media età, mediamente depresso. Un disastro. Che
roba è un intellettuale medio? È mediamente impensabile. E
poi ci sono i giovani. Tanto narrati, prima e dopo le notti
degli esami, da essere ormai codificati in un campionario standard. Ci
sono le bruttine ma buone, le carine ma stronze, i maschi
vittime del gruppo, quelli allineati ma tormentati dentro. Virzì e la
sua Caterina che va in città hanno fatto strage e
ormai rimangono in circolazione quasi solo caricature postpolitiche - cioè
apolitiche.
Ma ha vinto a Cannes il film di Cantet (quello di Risorse umane e A tempo pieno) interamente girato
all'interno di una scuola francese, di quelle proprio multietniche. Nello stile
di Cantet è restare un po' a metà fra il rigore del documentario e la
struttura della fiction.
Qualcuno lo ha accusato di non schierarsi abbastanza emotivamente; di non
praticare il rischio dello sdegno e dell'invettiva. Però
sarebbe già molto se la realtà frastagliata, polisemantica oltre che
multietnica, della scuola fosse riconosciuta un po'. Sarebbe già una
rivoluzione, uno sguardo autentico rispettoso di ciò che non è facile
definire. Perché quello che accompagna le nostre garbate
commedie caricaturali è poi la tragedia della realtà: quella che i
telegiornali ci restituiscono in forma tragicamente burocratica. Campi
rom distrutti, baracche bruciate, gente disperata
che fugge sui camioncini dei rottami. Alcuni ragazzi in motorino che danno fuoco e la gente perbene intorno che applaude. Se lo stato non ci difende, ci pensiamo da noi o ci pensa
la camorra. Che male c'è. Ci sono dei bambini?, sono futuri delinquenti. Facile fare
gli antirazzisti quando si abita in una villa con le guardie dappertutto.
E così, come si diceva una volta, la questione è di
classe - però non proprio nel senso di una volta. Certo le colpe sono
individuali e non dovrebbero ricadere sulla
collettività d'appartenenza, ma ormai quello che accade è il contrario: è
individuale l'innocenza. A scuola i cinesi, gli albanesi, i rumeni, hanno
nome e cognome: in un certo senso sono salvi. Per i compagni non sono l'ombra
oscura del male che ti aspetta dietro l'angolo la sera, appena esci di casa. Tutti gli altri sono invece la minaccia. I senzanome. E se
abbiamo parole per spiegare la storia delle migrazioni che è sempre stata un
discreto casino; se possiamo raccontare che anche gli italiani sono stati
albanesi o rumeni nel mondo; se possiamo sostenere che l'integrazione e la
vita nelle città, fuori delle proprie casette, sono la sola sicurezza
possibile di un territorio – non abbiamo però molte parole per l'emergenza.
Per la paura. Per le ombre nel proprio giardino. Il diritto è sospeso nello
stato di emergenza. E niente è più ordinario ormai
dello stato di emergenza. Laboratorio di
postdemocrazia.
Allora il
rischio è che a raccontare davvero il presente – e la scuola del presente,
nella sua assenza – sia soprattutto Gomorra:
storia di formazione emotiva, anzi di iniziazione al
mondo, in un'altra megamacchina burocratica, ma del sangue e del denaro. Oppure La Zona:
tutti in fila e ben vestiti gli scolari educati attraversano la strada. Le
auto educate si fermano. Le mamme belle fanno jogging. I figli seguono le
orme dei padri (ma non tutti per fortuna). Le decisioni che uccidono sono
prese democraticamente a maggioranza nell'assemblea. Conta proteggere le
famiglie: che c'è di più sacro in fondo? Niente mendicanti,
niente poveri, niente violenza, dentro la Zona. Dentro la cerchia della mura. Alte, certo. Alte le mura. [ANDREA
BAGNI]
INTERVENTI
Mariastella Gelmini
L'avremmo volentieri
evitata, ma visto che non è possibile, è bene
conoscerla. Una scheda della Cub scuola.
La fede a punti
Uno degli
ultimi provvedimenti dell’ex ministro Fioroni (10 marzo 2008) è stato quello
di reiterare l’Ordinanza Ministeriale sull’insegnamento della religione
cattolica e gli esami di stato. Un intervento di Maria Mantello.
Scuola o famiglia debole? WIA -
Associazione per il Welfare.
Io sto con Brunetta. Cacciamo i fannulloni!
Maria Rosa Panté.
“Per la Scuola
della Repubblica”
Si è svolta a
Bologna l’11 maggio 2008 l'assemblea
dell'Associazione. Il verbale.
Scuola
e Costituzione
Le proposte della CEI sui nuovi
contenuti per l'IRC e sulle modifiche alle Indicazioni nazionali;
Il
caos del recupero dei debiti nelle scuole superiori;
Le
statistiche sulla scuola di Istat, Ocse, MPI.
SEGNALAZIONI
Appunti
di scuola
È una
prova di rivista. Lo spazio mediatico in cui compare e prende vita è quello
del Cesp - Centro Studi per la Scuola Pubblica di Bologna (www.cespbo.it/rivista/appunti_di_scuola_0a.htm). Al numero 0
, realizzato a maggio, hanno collaborato: Gianluca
Gabrielli, Renata Puleo, Gabriella Tull, Sergio Viti.
Lettera a uno studente
È una lettera di
parte, una lettera schierata, una lettera
“politica”, una lettera innocente. È la lettera di un professore, Raffaele Mantegazza – docente di pedagogia interculturale e della
cooperazione presso la facoltà di Scienze della Formazione dell'Università di
Milano Bicocca – a uno studente
nel tentativo di comunicare a partire da ciò che li differenzia piuttosto che
da quello che li unisce. Oggetto della lettera è la stessa relazione
educativa, se questa relazione sia possibile e se
abbia ancora un senso. Una lettera in cui molti professori
possono ritrovarsi e ritrovare la strada di un diverso rapporto con i loro
allievi. Il libro è stato recentemente pubblicato da Città Aperta (www.cittapertaedizioni.it). Scheda
Rapporto sulle
migrazioni
È stato pubblicato da Franco Angeli Rapporto sulle
migrazioni. L’edizione 2007, la tredicesima è stata curata dalla Fondazione
Ismu. Scheda
Letture
“sostenibili”
Recentemente Armando (www.armando.it) ha pubblicato due libri utili per l’educazione
ambientale: Il futuro di Gaia, di Aurelio Angelini (nella collana di libri
dell’Unesco) e L’anno I
dell’era ecologica, di Edgar Morin. Scheda
APPUNTAMENTI
In Marcia per il
clima
Una grande alleanza per il
clima e per ribadire la scelta antinucleare. A Milano il 7 giugno dalle 10 in
poi incontri tematici e mostre presso i Giardini di
Porta Venezia e alle 15 corteo da piazza San Babila. Le motivazioni, gli
organizzatori, il programma.
Fermiamo il
genocidio culturale dei Rom
L’8 giugno le Associazioni Rom e Sinte
in Italia, con le associazioni di volontariato, con gli artisti, con gli
intellettuali e con le persone di buon senso organizzano a Roma un corteo di protesta civile. L’appello.
Per informazioni e adesioni: Associazione Nazionale Thèm Romanò Onlus, tel.
0872.660099 - 340.6278489, http://www.associazionethemromano.it,
e-mail spithrom@webzone.it.
Strategie per un
pianeta sostenibile
Il Club di Roma (www.clubofrome.org) e la Fondazione
Aurelio Peccei, con la collaborazione del WWF Italia (www.wwf.it), in
occasione del quarantesimo anniversario della fondazione del
Club di Roma e del centenario della nascita del suo ideatore Aurelio Peccei,
hanno organizzato il convegno internazionale “Strategie per un pianeta
sostenibile” che si terrà a Roma, presso l'Auditorium, il 16 e 17 giugno
2008. Il programma completo della conferenza.
IN ÉCOLE DI GIUGNO
Note dal
sottosuolo Rimotivazione, qualità, concetti di destra? * Senza
laicità non c’è libertà. Intervista a Giuliana Sgrena Tema: Democrazia
e cittadinanza attiva Disfonie: affettività e
partecipazione * Esperienze narrate: Massimiliano e il teatro Leggi: Corsi di recupero. La demagogia di
Fioroni in eredità alla destra La distruzione
della scuola pubblica Nuovi arrivi: Provare a leggere
in rap * Note in condotta: Dopo il vento, dopo la bufera Olimpiadi, Tibet
e diritti umani Facciamo pace: Cina e Tibet: futuro
nonviolento *Presidente campesino. Intervista a Evo Morales * L’erba del vicino: Il fascino discreto di Sarkozy* L’equo-insostenibilità dell’ecologia
pura Educazione ambientale, anno zero? Palestina mon
amour Intervista a Suad Amiry Cantare le emozioni Persepolis. Il personale è politico * Il libro: Oliver Sacks, Musicofilia
Un vocabolario tutto per noi Humus * Anni verdi: Determinismo e
avventura illuminata * Text: Peppino Ortoleva, La sfinge ’68 * 3nd
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