Vuoi tu abrogare
le seguenti parti della legge n.10/99 ?
1) Dal Titolo: “E
QUALIFICAZIONE DEL SISTEMA FORMATIVO INTEGRATO”
2) Dall’articolo
1, comma 2, lettera a): “di un sistema integrato”
3) Dall’articolo
1, comma 2, lettera a) : “basato sul progressivo coordinamento e sulla
collaborazione tra le diverse offerte educative e formative”
4) Dall’articolo
2, comma 2, lettera a: “non statale”
5) L’articolo 2,
comma 2, lettera f: “sostegno alle scuole dell'infanzia, convenzionate
con i Comuni, gestite da enti, associazioni, fondazioni, cooperative,
senza fini di lucro;”
6) L’articolo
10, comma 4, lettere c, d, e, f: e il comma 5:
“c) soggetti
gestori di scuole dell'infanzia convenzionate con i Comuni ed in possesso
dei requisiti di cui all'art. 8, quali contributi aggiuntivi rispetto a
quelli comunali, finalizzati all'attuazione delle convenzioni;
d) soggetti gestori
di scuole dell'infanzia convenzionate ed in possesso dei requisiti di cui
all'art. 8, finalizzati alla qualificazione dell'offerta educativa, da
realizzarsi tramite progetti migliorativi dei servizi;
e) associazioni
rappresentative a livello locale o regionale di soggetti gestori di scuole
dell'infanzia convenzionate ed in possesso dei requisiti di cui all'art.
8, finalizzati a realizzare progetti di qualificazione dell'offerta educativa,
tramite la formazione degli operatori e la dotazione di figure di coordinamento
pedagogico;
f) scuole materne
autorizzate non statali e non convenzionate per progetti di cui all'art.
2, comma 2, lettere a) e b).
5. Al fine di poter
accedere ai contributi di cui alla presente legge, i soggetti gestori di
scuole dell'infanzia già convenzionate con i Comuni ai sensi della
L.R. 52/95 sono tenuti ad adeguarsi ai requisiti di cui all'art. 8 entro
due anni dall'approvazione della legge medesima.”
7) Dall’articolo
10, comma 6: “nonché‚ i progetti dei soggetti di cui alla
lettera f) del comma 4, relativamente agli interventi di cui all'art. 2,
comma 2, lettere a) e b)”
8) Dall’articolo
12, i commi 2 e 3:
“2. L'assegno di
studio al fine di favorire il successo scolastico servirà a coprire
una percentuale non superiore al 50% delle spese effettivamente sostenute
dagli allievi iscritti e frequentanti le scuole statali e non statali,
nonché‚ a corsi di formazione professionale organizzati da agenzie
formative, con sede nel territorio regionale, che non abbiano fini di lucro
e che rilascino titoli aventi valore legale o qualifiche professionali.
3. La percentuale
di copertura delle spese di cui al comma precedente potrà essere
elevata fino al 90% qualora si tratti di alunni valutati, dagli organi
collegiali competenti della scuola frequentata, di concerto con le strutture
per i servizi sociali del Comune di residenza, a rischio di abbandono scolastico
a causa della condizione economica della famiglia di appartenenza.”
9) Dall’articolo
12, comma 5: “a tutte le spese sostenute”
Sintesi:
“Volete
voi abrogare le parti della legge che introducono sia il coordinamento
e l’integrazione fra le offerte educative statali e non statali, sia il
finanziamento delle scuole non statali in modo diretto e indiretto ?”
Il referendum si propone di abrogare tutte le parti della legge che trasformano gli interventi sul diritto allo studio degli studenti in finanziamenti diretti o indiretti alle scuole private. In particolare: i punti 1), 2) e 3) si propongono di eliminare ogni ambiguità fra interventi per il diritto allo studio e interventi mirati a disciplinare il rapporto fra scuola pubblica e privata, che sono di competenza statale; il punto 4) si propone di eliminare la fornitura di attrezzature didattiche alle scuole non statali private; i punti 5), 6) e 7) eliminano i finanziamenti diretti alle scuole materne private e alle loro associazioni; i punti 8) e 9) eliminano i contributi agli alunni a rimborso delle spese sostenute, fra cui le rette delle private, e riconoscono agli assegni di studio la sola funzione di sostenere finanziariamente gli alunni a basso reddito.