Per quanto riguarda la
valutazione il disastro sarà totale se non
facciamo qualcosa, in ogni caso per il momento non è cambiato
nulla!
Cercherò di spiegarlo brevemente.
Le modifiche che il
ministro Gelmini vuole introdurre a proposito di
valutazione sono contenute negli articoli 2 e 3 del decreto legge n.
137/08 (Decreto Gelmini) convertito nella legge n.
169/08.
Il primo dei due articoli si occupa della
"Valutazione del comportamento degli studenti" e riguarda la scuola
secondaria di I e di II grado.
A proposito della valutazione del
comportamento inferiore a sei decimi che comporta
la non ammissione all'anno successivo o all'esame di fine ciclo, viene
espressamente detto che verrà pubblicato un decreto ministeriale che
specificherà "i criteri per correlare la particolare e oggettiva
gravità del comportamento al voto inferiore a sei decimi, nonché eventuali
modalità applicative del presente articolo".
Nella circolare
ministeriale n. 100 dell'11 dicembre 2008 a tale proposito si
legge:
"I criteri di riferimento per determinare la gravità del
comportamento, e la conseguente insufficienza, saranno precisati con apposito decreto ministeriale. La bozza di decreto è
stata già predisposta; ha costituito oggetto di un primo confronto con le
associazioni dei genitori e degli studenti ed è in fase di stesura
definitiva.".
Non ci sono dubbi, quanto previsto dall'art. 2
del decreto legge n. 137/08 convertito nella legge n.
169/08, senza il citato decreto ministeriale non si può applicare, e
per il momento il decreto ministeriale NON ESISTE!
Il secondo
dei due articoli citati si occupa di "Valutazione sul rendimento
scolastico degli studenti" e riguarda sia la scuola primaria che la secondaria.
L'aspetto più rilevante
dell'articolo è la sostituzione, nella scuola primaria e secondaria di I
grado, dei giudizi con la valutazione in decimi.
L'articolo prevede
per la sua stessa applicazione un regolamento cioè un Decreto del
Presidente della Repubblica (DPR), che poi in sostanza non è altro che un
regolamento del Governo, simile dal punto di vista legislativo ai 4
regolamenti, previsti dall'art. 64 del decreto legge n.112/08 convertito nella legge n. 133/08, a proposito
di: rete scolastica e personale, scuola d'infanzia, primaria e secondaria
di I grado, licei e istituti tecnici.
Il percorso che deve seguire
un DPR che si occupa di scuola è il seguente.
Il DPR deve essere
approvato preliminarmente dal Governo, ma a quel punto NON è ancora legge.
Sul testo approvato deve esprimersi sicuramente il Consiglio di
Stato, quando previsto la Conferenza Unificata e per le parti di
competenza il Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI).
Al termine per diventare legge il regolamento deve essere
approvato definitivamente dal Governo.
Per il momento lo stato
dell'arte è il seguente.
I 4 regolamenti sopracitati sono stati approvati preliminarmente
dal Governo il 18 dicembre, ma devono passare ancora dal Consiglio di
Stato, dalla Conferenza Unificata, dal CNPI e essere poi approvati
definitivamente dal Governo.
Il regolamento sulla valutazione è
ancora più indietro nel percorso legislativo perché NON è ancora stato
approvato preliminarmente dal Governo. Il CNPI si è espresso
il 17 dicembre su un testo
inviato dal Governo, ma dovrà esserci ancora il passaggio dal Consiglio di
stato e l'approvazione definitiva da parte del Governo.
Nella circolare
ministeriale n. 100 dell'11 dicembre 2008 a tale proposito si
legge:
"Per dare sistematicità, coerenza e assetto funzionale
alle norme in materia di valutazione degli studenti la legge n. 169/2008
prevede un apposito regolamento di coordinamento
delle disposizioni normative e di applicazione dell’art. 3 della stessa
legge. In tale prospettiva uno schema di regolamento di coordinamento
delle norme per la valutazione degli studenti è
stato definito ed inviato al Consiglio nazionale della pubblica istruzione
per il previsto parere."
Anche in questo caso non ci sono
dubbi, quanto previsto dall'art. 3 del decreto legge n. 137/08 convertito
nella legge n.
169/08, senza il citato decreto del Presidente della Repubblica non si
può applicare, e per il momento tale decreto ha appena iniziato il suo
percorso legislativo.
I Collegi dei Docenti quindi possono e
devono respingere qualsiasi pressione esercitata dai Dirigenti Scolastici
a proposito di valutazione in decimi e 5 in condotta.
Milano,
15 gennaio 2009
Mario Piemontese
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