STUDIO DI CASO

SONRISAS ANDINAS

SONRISAS ANDINAS (Sorrisi Andini) è un'associazione non-profit. 
I nostri soci sono grandi sognatori, donne e uomini provenienti da diverse parti del mondo che danno il proprio contributo per donare sorrisi ai bambini delle Ande e migliorare le loro condizioni di vita.

I nostri ambiti di attività sono

  • Solidarietà
  • Co-sviluppo
  • Parità di genere
  • Intercultura
  • Inclusione
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SONRISAS ANDINAS

Presidente: Michelle Rivera
Vicepresidente:
Nata nel 2013
Sede legale: Via Zanardi 397/25 - 40131 Bologna
C.F. 91367350377

Sito Web: www.sonrisasandinas.com
Email: info@sonrisasandinas.com

"Mucha gente pequena en lugares pequenos,
haciendo cosas pequenas,
pueden cambiar el mundo"

Eduardo G.

Missione

Essere un ponte interculturale tra l'America Latina e l'Italia dando la possibilità di un futuro migliore a bambine e bambini che provengono da situazioni vulnerabili e favorendo una visione di uguaglianza, contro ogni tipo di discriminazione.

Il nome Sonrisas Andinas è ispirato alla nostra voglia di regalare sorrisi a quei bambini che sono stati meno fortunati di noi, ponendo maggiore attenzione alle zone ANDINE del Perù, aree completamente dimenticate sia dall'attuale governo che da quelli precedenti.

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Cosa facciamo

Progetto EVAS

Nel 2018 l'associazione, grazie alle energie e all'entusiasmo di tutti i suoi componenti è riuscito a farsi conoscere a livello nazionale vincendo il Bando A.MI.CO. Award promosso dall'OIM. 

Con i fondi ricevuti siamo riusciti ad avviare il progetto E.V.A.S. che ha come obiettivo quello di migliorare il benessere psico-fisico e l'inclusione socio-economica di bambine vittime di violenza sessuale, ospitate in una casa di accoglienza a LURIN, nella periferia di Lima.

BUONE PRATICHE E CONSIGLI

FARE RETE!

La nostra associazione ha avuto i seguenti rapporti di collaborazione: 

  • La Regione Emilia Romagna, attraverso la presenza della Vice Presidente della regione ad un nostro evento online. Il contatto è stato preso via mail, anche attraverso la rete di partenariato (vedi esempio nelle slide). 
  • Il Comune di Bologna, attraverso l'ufficio Reti del Quartiere San Donato-San Vitale e attraverso lo Zonarelli. Consigliamo molto di entrare a contatto con il quartiere, poi loro potrebbero metterci a contatto con altri nostri stakeholders della zona attraverso attività come il Tavolo di co-progettazione partecipato (vedi contatti nelle slide). 
  • Consigliamo anche la collaborazione con comuni più piccoli, per esempio noi abbiamo lavorato insieme al Comune di Castel Maggiore e al Comune di San Giovanni in Persiceto, attraverso la nostra rete abbiamo chiesto di fissare degli appuntamenti conoscitivi rispettivamente con l'assessora alla multietnicità e ad un consigliere del PD (di minoranza) abbiamo avuto molto velocemente udienza per organizzare eventi per promuovere la riforma sullo Ius Soli Culturae e Temperato.

 

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DEFINIRE LA STRATEGIA!

Come prima cosa bisogna definire una strategia

Avere obiettivi chiari, precisi e visibili, fare un'analisi approfondita del territorio.
Studiare il target del pubblico al quale vogliamo rivolgerci, realizzare un piano di azione coerente ai punti precedenti. 

In questo modo potremmo identificare o essere identificati dagli stakeholders: Soci/Volontari, Beneficiari, Associazioni o altri enti Partners, Istituzioni, Sponsor Il rapporto con le istituzioni è fondamentale!

Durante il Covid abbiamo cercato di seguire la nostra attività di Advocacy per alcuni dei temi di cui ci occupiamo: Parità di genere, diritti degli invisibili (migranti senza documenti), attraverso la realizzazione di webinar in diretta online promossi dalle nostre pagine Facebook, cercando di coinvolgere anche qui alcune istituzioni.