ISTITUTI PARTECIPATIVI

L'amministrazione comunale è un organismo di democrazia rappresentativa.

I cittadini partecipano alla vita della città  in primis mediante il diritto di voto, che permette loro di scegliere coloro che saranno chiamati a governare il Comune (il Sindaco, il Consiglio Comunale, e nel caso di Bologna anche i Consigli e le Presidenze dei Quartieri che a loro volta amministrano l'apparato comunale mediante l'emanazione di atti.)

Per quanto il voto rappresenti il momento più importante mediante cui i cittadini sono chiamati a partecipare alla vita democratica della città, la loro partecipazione non si limita al voto.

Anzi, si può dire che proprio al fine di far esercitare al meglio il diritto di voto, i cittadini hanno a disposizione tutta una serie di strumenti per informarsi e partecipare, che permettono una gestione della cosa pubblica partecipata e trasparente.

 

  • Prima di tutto i cittadini hanno il diritto di conoscere tutto ciò che viene fatto dall'amministrazione, le decisioni assunte e le motivazioni per cui vengono assunte, perché conoscere permette ai cittadini di verificare che la democrazia stia funzionando correttamente e che le decisioni vengano prese nei loro interessi. Questo viene sancito in molti documenti normativi, tra cui lo Statuto del Comune, che rappresenta l'atto normativo fondamentale che disciplina l'autonomia dell'ente locale.
  • Nello Statuto viene esplicitato in modo molto chiaro e preciso che le scelte del Comune sono pubbliche e che il Comune ha il dovere di rendere noti tutta una serie di informazioni e documenti ai propri cittadini. Questo lo si fa in diversi modi, ad esempio mediante la pubblicazione di atti e documenti sul sito web del Comune. Sul sito c'è una sezione apposita - chiamata "amministrazione trasparente" - dove sono raccolti tutta una serie di atti e documenti particolarmente importanti che descrivono la composizione degli organi, o che rendono note tutta una serie di opportunità offerte dal Comune come ad esempio i bandi di gara, o anche bandi rivolti all'associazionismo o a stimolare la cittadinanza attiva.
  • Il sito internet non è tuttavia l'unico canale di informazione a disposizione dell'amministrazione. Tra le altre cose, le informazioni sono presidiate da una rete di sportelli sul territorio che sono gli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP) che hanno il compito di fornire informazioni di base alla cittadinanza sull'attività dell'amministrazione.

Il dovere di informare spetta quindi all'amministrazione, ma i cittadini hanno il diritto di richiedere informazioni ulteriori rispetto a quelle che l'amministrazione è tenuta a pubblicare. Questo diritto si chiama diritto di accesso, che a sua volta si differenzia in due tipologie.

C'è un diritto di accesso più ristretto, che riguarda una pratica o un procedimento in cui siamo direttamente coinvolti: in questo caso abbiamo il diritto di chiedere di visionare tutta la documentazione relativa alla pratica o al procedimento che ci riguarda direttamente.
C'è poi un diritto di accesso più generale e più allargato, che consente ai cittadini di richiedere agli uffici pubblici documenti, informazioni o dati prodotti o detenuti dall'amministrazione, con alcune eccezioni.

 

  • Oltre ad avere il diritto di essere informati, i cittadini possono svolgere anche dei ruoli più attivi, mediante una serie di strumenti che consentono ad esempio di sollecitare l'amministrazione o di partecipare direttamente all'adozione di determinate scelte.
    Questi strumenti sono chiamati istituti di partecipazione.Essi non sono rivolti solo agli elettori o ai cittadini residenti, ma anche ad una categoria di soggetti che non esercitano il diritto di voto come  i sedicenni, le persone che non sono residenti a Bologna ed i cittadini stranieri.

Si tratta quindi di una platea di persone più ampia di quella che esercita il diritto di voto in senso stretto, e che consente di far sentire la propria voce anche a coloro che non possono farla sentire mediante il meccanismo elettorale.

Gli istituti di partecipazione sono diversi, e trovano la loro disciplina di fondo nello Statuto e in alcuni Regolamenti specifici come il Regolamento sulla partecipazione e il Regolamento sul diritto di accesso.

 

  • Alcuni istituti servono a stimolare l'amministrazione, come ad esempio le istanze e le petizioni. Con questi strumenti i cittadini portano all'attenzione dell'amministrazione una situazione, un problema o un'esigenza, su cui chiedono all'amministrazione di agire o di dare una risposta.
  • Abbiamo poi un altro  istituto di stimolo un po' più forte che è l'iniziativa popolare. Per poterla attivare, è necessario che almeno 2000 cittadini presentino all'amministrazione una proposta di deliberazione, chiaramente si deve trattare di una materia su cui il Comune ha la competenza. I cittadini possono quindi chiedere al Consiglio Comunale di trattare e di votare una proposta di delibera formulata direttamente dai cittadini.

Oltre agli istituti di partecipazione che hanno lo scopo di stimolare l'amministrazione, ce ne sono alcuni che hanno lo scopo di coinvolgere la cittadinanza nel processo decisionale. Questo perché per assumere determinate decisioni è importante acquisire punti di vista diversi e il più possibile allargati, al fine di assumere una decisione migliore e nell'interesse di tutti.

Qui gli esempi potrebbero essere tantissimi. Alcune tipologie sono previste da leggi specifiche, nel caso dell'urbanistica ad esempio, la legge prevede che prima che vengano adottati i piani che decidono l'assetto urbanistico del territorio, ci sia una fase in cui i cittadini possano far presenti osservazioni di cui bisogna tener conto all'interno del piano. 

 

  • Tornando invece ad uno strumento disciplinato dallo statuto comunale, possiamo fare l'esempio dell'istruttoria pubblica. Si tratta di una richiesta - che può essere fatta da un certo numero di cittadini, - che consiste nel chiedere all'Amministrazione di aprire un confronto con la cittadinanza prima di adottare un provvedimento a carattere generale. Questo istituto di partecipazione dà l'avvio ad un procedimento piuttosto complesso durante il quale associazioni, gruppi di cittadini che rappresentano istanze collettive possono portare all'interno del Consiglio comunale la loro voce attraverso un esperto, per far sì che il loro punto di vista possa essere tenuto in considerazione nell'adozione del provvedimento finale.
  • Crescendo ancora più nell'incisività del potere decisionale esercitato dai  cittadini abbiamo uno strumento come il referendum consultivo. Nel referendum consultivo i cittadini si esprimono scegliendo un'opzione tra quelle proposte dall'amministrazione relativamente ad un tema di carattere generale. In questo caso siamo di fronte ad uno strumento di democrazia diretta. Anche se si tratta di un istituto non molto utilizzato, il Comune stesso avrebbe la possibilità di richiedere mediante questo strumento la consultazione dell'intera cittadinanza, o di gruppi di cittadini  o porzioni di territorio su una determinata questione, per sapere qual è la sensibilità dei cittadini e di poter assumere una decisione più adeguata rispetto alle loro aspettative.

 

  • Altro esempio molto interessante di decisione che viene demandata ai cittadini è il bilancio partecipativo. In questo caso si tratta di uno strumento che il Comune ha deciso di introdurre liberamente, con lo scopo di demandare ai cittadini determinate scelte. Il bilancio partecipativo è stato introdotto dall'amministrazione nel 2016 e consiste nel coinvolgere la cittadinanza nella programmazione e nell'indirizzo di parte delle  risorse del bilancio di previsione comunale.
    In particolare,
    i cittadini possono proporre progetti di cura e animazione del territorio, che, se vengono ritenute tecnicamente fattibili da parte dell'amministrazione, vengono sottoposte al voto dei cittadini. La scelta ultima su quale progetto verrà realizzato viene data interamente ai cittadini mediante una vera e propria votazione.
    Sono già state realizzate 3 edizioni del bilancio partecipativo che hanno visto una buona partecipazione di pubblico, nella fase di voto sono state coinvolte mediamente 15.000 persone.

 

La fase di voto rappresenta tuttavia solo il momento finale di un processo articolato  di coinvolgimento dei cittadini da parte dell'amministrazione, che parte dalla proposta di idee, fino alla valutazione relativa alla fattibilità e alla loro votazione e successiva realizzazione.

  • Il livello più alto della partecipazione è rappresentato da strumenti che permettono all'amministrazione e ai cittadini di agire insieme. Rientrano in questa categoria gli interventi volti a sostenere le Libere Forme Associative (LFA) ed infine i patti di collaborazione, che consistono nella possibilità per i cittadini, sia singoli che associati (ad esempio gruppi informali o associazioni), di fare al Comune delle proposte per la cura del bene comune, che, dopo essere state valutate dall'amministrazione, danno vita a veri e propri accordi tra i cittadini e l'amministrazione volti a perseguire delle attività di interesse generale.

 

  • C'è infine un ultimo strumento che, seppur non classificato da Statuto tra le forme di partecipazione, ne ha in realtà tutte le caratteristiche, ovvero le segnalazioni. Il Comune utilizza un sistema di gestione delle segnalazioni che consente ai cittadini di segnalare problemi, disservizi, ma anche di formulare suggerimenti su come poter gestire meglio determinate situazioni, rispetto alle quali l'amministrazione fa delle valutazioni e fornisce delle risposte.
    Come per gli altri strumenti di partecipazione, anche mediante le segnalazioni il cittadino svolge un ruolo attivo prezioso per l'amministrazione, perché fornisce all'amministrazione un elemento di conoscenza che le permette di intervenire su situazioni che non sarebbero state note senza la segnalazione dei cittadini.

 

Lo Statuto prevede quindi numerose possibilità per i cittadini di essere attivi nella tutela dei propri diritti e nell'esercizio pieno della democrazia. Il Comune rappresenta la sede ideale per l'esercizio dei diritti di partecipazione proprio perché rappresenta la sede istituzionale più vicina ai cittadini, ed è questo il motivo per cui a questo livello gli istituti di partecipazione sono più ricchi.