Piantedosi, Matteo

Napoli, 20 aprile 1963

Campano di nascita, anzi irpino, ma bolognese d’adozione. Si sente così Matteo Piantedosi, nato a Napoli il 20 aprile 1963 , cresciuto ad Avellino fino alla laurea in legge. Poi per venticinque anni a Bologna, dove ha lavorato, ha insegnato, si è sposato e dove sono nate le sue figlie, Ilaria ed Arianna. Bologna l’ha visto maturare professionalmente: qui ha svolto diversi incarichi e per otto anni è stato il capo di Gabinetto della Prefettura, seguendo in particolare i temi della sicurezza, della protezione civile, dell’immigrazione, della mediazione dei conflitti sociali e del lavoro. É stato anche componente del Comitato regionale di controllo sugli atti degli enti locali dell’Emilia-Romagna e Commissario straordinario di Imola. E, nel tempo, viceprefetto vicario e subcommissario della città Felsinea. Facile comprendere come questo territorio non sia un posto, ma uno dei Luoghi della sua vita: Bologna è nel suo cuore. Tanto da tornarci spesso, magari anche solo per una corsa in bici in Val di Zena, o più diligentemente per parlare ai convegni o per le docenze all’Università.
Occhi scuri e vivaci che, insieme alla passione per Pino Daniele richiamano le origini del sud, l’abito formale, ma non troppo di un servitore dello Stato che oggi - a soli 50 anni - è vicecapo della Polizia di Stato. Il suo ufficio è a Roma, Palazzo Viminale. Un osservatorio speciale dove si vede passare la storia d’Italia.
Prima di questo ruolo così delicato, il funzionario Piantedosi ha svolto altre missioni nella capitale, in Emilia-Romagna e in Lombardia. Fra il 2010 e il 2011 è stato a Roma, direttore delle relazioni parlamentari degli Affari legislativi, responsabile dell’ufficio primo del Dipartimento delle politiche del personale del ministero, e contemporaneamente subcommissario presso il Comune di Bologna con deleghe alla sicurezza urbana, agli affari istituzionali e alle società partecipate. Due anni intensissimi che lo hanno condotto nell'agosto 2011 alla nomina a prefetto. Destinazione Nord, nella neonata provincia di Lodi, dove però rimane per poco tempo. Nel gennaio 2012, infatti, torna a Roma come vicecapo di Gabinetto; a giugno dello stesso anno diventa Vicario e, da novembre, è il più giovane vicecapo della Polizia di Stato e fra i più stretti collaboratori del ministro dell’interno, Annamaria Cancellieri. Da ultimo, pochi mesi fa, la nomina di commissario straordinario dell’Aci di Brescia con una nuova sfida: realizzare la 31esima edizione della corsa più bella del mondo, la storica Millemiglia.
Tanti sono gli incarichi svolti dal suo ingresso nella pubblica amministrazione, il 3 aprile del 1989, fino alla recente alla nomina a vicecapo della Polizia, tutti segnati da alcune caratteristiche non così comuni per un “grand commis di Stato”: lo spirito di servizio, l’entusiasmo, la consapevolezza che la fiducia nelle istituzioni passa anche da un modo nuovo e trasparente di fare pubblica amministrazione”.

A cura dell'Ufficio comunicazione del Ministero dell'interno.

Piantedosi, Matteo è parte dei seguenti Mandati elettorali

  • 2010 (18.2.2010) (Subcommissario) vedi