Gazzoni Frascara, Giuseppe

Torino, 15/10/1935 - Bologna, 24/04/2020

GIUSEPPE GAZZONI. Un ricordo del Sindaco Walter Vitali.

Ci sono tre momenti che hanno legato in modo particolare Giuseppe Gazzoni a Bologna e di cui sono stato testimone: il restauro del Nettuno, la candidatura a Sindaco e la convenzione per la gestione della Stadio al Bologna F. C.

Nel 1988 Gazzoni era Presidente dell'Associazione industriali di Bologna e Nicola Sinisi Assessore alla cultura del Comune. Il Nettuno aveva bisogno di cure. L'idea vincente fu di risanarlo non nel chiuso del laboratorio di Giovanni Morigi e Ottorino Nonfarmale, i due maestri di restauro che furono incaricati, ma nel Cortile d'Onore di Palazzo d'Accursio in una struttura in legno dell'artista Mauro Ceroli, la Casa del Nettuno, che dava la possibilità a tutti di seguire i lavori. L'Associazione industriali finanziò l’operazione che fu un grande successo, dovuto anche all'inventiva di Sinisi il quale proprio in quegli anni aveva inventato Bologna Sogna, l'estate culturale del Comune, portandola nei cortili dell'Archiginnasio e degli altri palazzi storici del centro.

Nel 1993 la società del Bologna calcio fallì e il marchio fu rilevato da Giuseppe Gazzoni, con la ripartenza dalla serie C. Ero Sindaco da pochi mesi quando Gazzoni mi invitò a partecipare al momento in cui venne pronunciata la sentenza nell'Aula del Tribunale di via Garibaldi, per poi andare insieme a lui e agli altri soci nello studio di avvocato di Piero Gnudi per assistere alla prima riunione del consiglio di amministrazione della nuova società. Furono anni in cui si giocava Bologna-Crevalcore al Dallara con lo stadio pieno, fino al gol di Giorgio Bresciani contro il Chievo del 2 giugno 1996 che fece finalmente tornare il Bologna in serie A.

 

Le elezioni amministrative si tennero l'anno prima, nel 1995. Avevamo molte occasioni per frequentarci, in modo particolare la domenica allo stadio, e non tardai a capire che Giuseppe aveva voglia di candidarsi a Sindaco. Era la prima volta che a Bologna si votava con la nuova legge la quale prevedeva l'elezione diretta del Sindaco e che era stata sperimentata nei due anni precedenti in quasi tutte le altre grandi città italiane. Se si fosse votato ancora con il vecchio sistema che attribuiva ai consiglieri dei partiti il potere di eleggere il Sindaco in Consiglio Comunale, secondo me Gazzoni non ci avrebbe neanche pensato. Ma la possibilità di essere lui a presentarsi di fronte agli elettori lo convinse a tentare l'impresa. Io fui candidato dalla coalizione di centrosinistra che per la prima volta comprendeva anche il Partito popolare, erede della Democrazia Cristiana. Giuseppe fu coraggioso a presentarsi con solo la sua lista, Bologna Nuova, appoggiata da Forza Italia e dall'Udc ma senza Alleanza Nazionale. Da buon repubblicano non volle avere nulla a che fare con gli eredi del Movimento sociale italiano, e con il 16,8% arrivo dopo Filippo Berselli di An che ottenne il 18%. Non credo si sia mai pentito della sua scelta.

Non ricordo se la decisione di affidare in gestione al Bologna la gestione dello Stadio per trent'anni nacque da una sua idea o da una nostra proposta. Il Comune aveva sicuramente l’intenzione di coinvolgere la società, come faceva da tempo nelle gestioni degli impianti di quartiere e con la politica di superare la gestione diretta in tutti i settori che non erano considerati di sua stretta competenza. Gazzoni aveva grandi progetti, voleva fare come negli stadi inglesi che avevano vinto la battaglia contro la violenza con negozi e ristoranti che contribuivano a portare le famiglie a vedere le partite. La convenzione fu firmata in pompa magna nella Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio. Fu un evento nazionale, eravamo i primi a percorrere una strada che poi fu seguita in molte città e proprio per questo chiamammo Walter Veltroni allora Vice Presidente del Consiglio del Governo Prodi con delega alla Cultura e allo sport.

Walter Vitali

 

 

Gazzoni Frascara, Giuseppe è parte dei seguenti Mandati elettorali

  • 1995 (23.4.1995) (Consigliere) vedi