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  • Sante Canducci, segretario di Stato all'Industria, Artigianato e Cooperazione Economica della Repubblica di San Marino consegna il premio a Gian Luca Galletti, Assessore al Bilancio del Comune di Bologna
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  • Prima fila: Flavio Miglioli, Adele Grisendi, Massimo Segre, Pietro Porzio Giusto, Carlo Rubbia, Luciano Onder, Silvio Garattini, Franco Forlani, Marco Pierotti, Fulvio De Nigris, Maria Vaccari, Gian Luca Galletti
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  • Tavolo autorità - da sinistra: Carlo Massarini, Claudio Mori (condirettore Italia Oggi), segretario di Stato all'Industria, Artigianato e Cooperazione Economica della Repubblica di San Marino Sante Canducci, Claudio Menegatti (direttore generale off line ed editore incaricato Class Editori), Sergio Pizzolante (coordinatore San Marino Idea Award).
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2001 - Premio Internazionale San Marino Idea Award per il settore Tecnologia

PALAZZO BEGNI - SAN MARINO CITTÀ
17 maggio 2001
Assegnato al Comune di Bologna il premio internazionale SAN MARINO IDEA AWARD per la tecnologia

Comunicato stampa del Vice Sindaco GIOVANNI SALIZZONI

È il Comune di Bologna il vincitore dell'edizione 2001 del premio internazionale San Marino Idea Award per il settore Tecnologia.
Il prestigioso riconoscimento istituito nel 1999 dalla Segreteria di Stato per l'Industria della Repubblica di San Marino e da Class Editori, è riservato alle innovazioni che hanno la capacità di modificare il modo di pensare e di agire nella nostra società ed è suddiviso in cinque categorie: Tecnologia, Ambiente, Salute, Finanza e Società.
Per il settore Tecnologia è stata individuata la "E-mail" quale innovazione vincente ed è stato assegnato al Comune di Bologna il premio in quanto prima Amministrazione in Italia che ha voluto diffondere, attraverso la rete civica Iperbole, ai propri cittadini l'utilizzo della posta elettronica.
Il premio è assegnato su proposta di una Consulta delle idee della quale fanno parte studiosi ed esperti di fama mondiale tra i quali Umberto Veronesi, Vittorio Gregotti, Ferdinando Aiuti, Paolo Panerai e Carlo Massarini e da una giuria di 27 giornalisti italiani e stranieri tra i quali Clemente Mimun, Ezio Mauro e Mario Cervi oltre ai rappresentanti delle più prestigiose testate europee.
Commentando l'importante riconoscimento, il Vice Sindaco Giovanni Salizzoni ha sottolineato come, anche in questa circostanza, sia stata "autorevolmente confermata una scelta di fondo dell'Amministrazione Comunale che alla politica degli annunci preferisce una costante azione per migliorare il livello tecnologico della rete civica Iperbole e, allo stesso tempo, consentirne l'accesso e l'alfabetizzazione ad un numero sempre crescente di cittadini".
Il premio è stato consegnato nel corso di una cerimonia ufficiale svoltasi giovedì 17 maggio presso la Segreteria di Stato per gli Affari Esteri della Repubblica di San Marino.

Intervento di GIAN LUCA GALLETTI

Assessore Bilancio, Programmazione Economica, Entrate e Patrimonio, Assetti Societari e Privatizzazioni
in occasione della premiazione

In primo luogo vorrei portare il saluto e il ringraziamento dell' Amministrazione comunale - e mio personale - al Segretario di Stato, al Direttore della Class Editori, agli organizzatori e ai convenuti a questo importante appuntamento.
Le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione hanno portato nell'ultimo quinquennio grandi cambiamenti nella vita delle nostre città e dei cittadini. E questa tendenza è destinata a continuare in modo sempre più incisivo.
In questo scenario evolutivo si rende però indispensabile una considerazione: le nuove tecnologie si traducono nella pratica in un servizio per tutti i membri della società o solo per una sua parte? L'innovazione tecnologica porta nuove possibilità per tutti i cittadini o acuisce i divari sociali esistenti e ne apre uno ulteriore?
Creare le condizioni favorevoli ad uno sviluppo "inclusivo" e democratico delle nuove tecnologie è un compito fondamentale delle Pubbliche Amministrazioni impegnate in questo campo.
Il Comune di Bologna ha un ruolo riconosciuto nel mondo Internet, attraverso la rete civica Iperbole che offre oggi più di 22.000 pagine di informazioni e servizi strutturati in modo accessibile a 18.000 utenti "fidelizzati" per i quali è provider pubblico, una vera e propria comunità virtuale in continua crescita. I contatti al nostro sito web sono quasi 190.000 al giorno e, anche in questo caso, in progressivo aumento.
Ma tutto questo può forse non essere sufficiente per far fronte ai rischi di esclusione sociale che il nuovo mondo digitale induce, assieme alle infinite opportunità culturali ed economiche. E' necessaria pertanto una scelta strategica forte per promuovere tra tutti i bolognesi le condizioni di base per una piena ed eguale "cittadinanza elettronica", status del tutto nuovo che si sta ancora strutturando in termini di diritti/doveri, regole, comportamenti, caratteristiche essenziali.
L'e-mail "Ha modificato il modo di comunicare, ha qualificato e semplificato il lavoro e la comunicazione interpersonale." Ed "E' inoltre un potente disinquinante ambientale", come descrive la motivazione della scelta di tale mezzo come innovazione di fine ed inizio millennio.
L'e-mail è stata definita la "killer application" di internet, ha moltiplicato relazioni e contatti, ha creato nuovi linguaggi e nuovi codici, anche iconici di comunicazione, allargando l'espressività a nuovi territori.
Proprio per queste ragioni il Comune di Bologna ritiene che la disponibilità gratuita, per tutti i membri della collettività locale e per le sue aggregazioni, dell'e-mail - rilasciata dall' istituzione più vicina ai cittadini - sia essenziale, un' iniziativa semplice ma ad effetto dirompente per semplificare il dialogo con l'amministrazione e per rafforzare il senso di appartenenza alla comunità.
A questo scopo il Comune mette a disposizione di tutti i cittadini che ne facciano richiesta un indirizzo personale di posta elettronica che "identifica" in modo specifico la partecipazione digitale - come individuo o come associato ad un gruppo di interesse - alla alla rete civica. I bolognesi hanno quindi la possibilità di "calcare la nuova scena globale" diventando "Iperboliani", godendo di una sorta di tutela nel loro battesimo nella rete.
Fuor di metafora, il Comune offre indirizzi gratuitamente, accompagnandoli con assistenza tecnica, materiali, suggerimenti, alfabetizzazione. E soprattutto con la proposta di una comunità virtuale i cui membri sono accomunati dalla vicinanza geografica e dalla tradizione storica e culturale condivisa. Tutto ciò minimizza le difficoltà dell'ingresso e invoglia a sperimentare anche le persone meno abituate all'uso delle tecnologie nel quotidiano.
L'accoglienza del pubblico decreta il successo dell'iniziativa: sono oggi 20.000 gli indirizzi distribuiti a cittadini e ad associazioni. E dalle prime fasi, che potremmo definire di "preparazione del terreno", si è oggi giunti in una fase che vede l'E-mail come un mezzo di comunicazione maturo, considerato come valida alternativa agli altri ed utilizzata in tanti e diversi contesti della vita privata e professionale. Sono quasi 45.000 i messaggi che gli utenti di Iperbole si scambiano giornalmente tramite il servizio di rete civica.
Naturalmente per valutare appieno questa evoluzione bisogna considerare gli sviluppi complessivi che hanno nel frattempo avuto luogo: l'enorme diffusione di Internet e la sua pervasività nella società attuale, gli adattamenti che tutte le organizzazioni complesse hanno posto in essere per rapportarsi ai nuovi scenari. In questo senso l'E-mail diviene uno strumento pregnante ai fini dei nuovi "diritti di cittadinanza".
Un esempio, che possiamo evidenziare dal nostro contesto comunale per la conoscenza approfondita che ne abbiamo, può valere per tutti: l'informatizzazione della macchina comunale ha fatto sì che oggi tutti gli uffici siano dotati di un indirizzo e-mail; il cittadino, conoscendo l'indirizzo oppure utilizzando gli strumenti del sito web del Comune, può scrivere direttamente agli uffici competenti ottenendo un contatto più rapido e proficuo e, in molti casi, una soluzione immediata al suo problema. Sono qualche migliaia i messaggi che giornalmente mettono in contatto i cittadini con l'amministrazione.
E' evidente l'utilizzo analogo dell'e-mail in tanti altri contesti con cui il cittadino si confronta pressoché abitualmente come utente, consumatore, lavoratore, genitore, contribuente.
La policy adottata dal Comune sull'e-mail ha svolto e sta continuando a svolgere una funzione di attrazione verso le nuove tecnologie e di ingresso facilitato nel mondo che esse aprono.
Infine, una parola sulla velocità di innovazione a cui questo mondo ci ha abituati e sulla conseguente sfida di rimanere al passo: infrastrutture sofisticate, sistemi di trasmissione dati sempre più veloci, servizi interattivi…
Il caso e-mail deve insegnare: quel che serve è un punto di inizio facilitato che significhi per tutti noi cittadini una possibilità in più di conoscenza, sviluppo personale e collettivo, e di democrazia.

Grazie ancora per il premio che la Consulta ha voluto riconoscere al nostro lavoro che continua sul fronte della democratizzazione della telematica e dei servizi on line per i cittadini.

Ultimo aggiornamento: giovedì 12 agosto 2010