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Risorse europee per la Ripresa e la Resilienza: dita incrociate per i piani di Bologna

La ripresa europea dopo la pandemia dovrà partire dalle città, le quali sono pronte ad investire in nuove infrastrutture, ricerca e mobilità sostenibile: sull’articolo di Eurocities, per il ciclo Talk with Cities, un focus su Bologna e sui suoi ambiziosi piani di ripresa, da realizzare grazie ai finanziamenti europei che verranno assegnati a fronte del Recovery Plan nazionale.
Il Comune di Bologna ha presentato proposte di progetto per un totale di circa 2.236 milioni di Euro, da impiegare in ambiti come infrastrutture per la mobilità, cultura, digitalizzazione, innovazione e competitività, formazione e ricerca, sostenibilità.
Il Recovery Plan sarà quindi una grossa opportunità per Bologna, il cui progetto principale è incentrato sulla rigenerazione dell’area intorno alla stazione ferroviaria. Questo permetterà una connessione tra tutti i quartieri della città, creando maggiore interazione tra il centro e la periferia e riducendo le disparità tra una zona e l’altra.
Proprio all’interno della stazione nascerà un “polo nazionale della memoria democratica”, che metterà in sinergia le attività di vari centri culturali – nazionali e internazionali, del territorio. Il polo ospiterà gli archivi delle principali istituzioni culturali della città, un museo con spazi espositivi, un centro per l’analisi e la produzione culturale, ed una biblioteca di comunità.
La cultura riempirà i 40.000 metri quadrati di spazi, ora inutilizzati, tutt’intorno alla stazione: il quartiere Bolognina vedrà la nascita del Tecnopolo, uno spazio di ricerca e innovazione che ospiterà, tra le altre cose, la sede del data centre del Centro meteo europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (ECMWF), oltre a promuovere il sapere scientifico a beneficio dei cittadini.
Tra I progetti strategici, anche la rigenerazione del bosco urbano dei “Prati di Caprara”, che si estende per oltre 47 ettari e che, da ex area militare, diventerà un polmone verde della città dopo lunghi decenni di abbandono. Lo scopo è di rendere accessibile ai cittadini questa importante risorsa naturale, e di potenziare quindi il comparto per la transizione ecologica della città.
Grazie ai propri Piani di Ripresa e Resilienza, il Comune di Bologna potrà realizzare la sua vision della città. I progetti sono stati presentati all’ANCI insieme ad altre 13 città metropolitane, ed ora sono in attesa di una risposta da parte del governo. Dita incrociate, dunque, perché questi progetti possano realizzarsi.

Leggi la news sul sito di EUROCITIES

 

Ultimo aggiornamento: mercoledì 24 febbraio 2021