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La best practice del Progetto Rock H2020: la cultura come strumento di rigenerazione

La Commissione Europa, tramite il sito Cordis, ha pubblicato un articolo in 6 lingue che racconta la finalità e le iniziative messe in campo dalle 7 città partner del progetto ROCK, finanziato dal programma europeo Horizon 2020.
Il progetto, il cui obiettivo è aiutare la rigenerazione “creativa e sostenibile” di zone degradate dei centri storici, è stato avviato nel 2017 e si concluderà nel 2020: sette città modello - Atene, Cluj-Napoca, Eindhoven, Liverpool, Lione, Torino e Vilnius stanno attuando le azioni del progetto, mentre altre tre città, col ruolo di “replicatrici” (Bologna, Lisbona e Skopje) dovranno testare l’efficacia e la replicabilità dell’approccio.
L’acronimo di Rock - Regeneration and Optimisation of Cultural heritage in creative and Knowledge cities – fa riferimento alla rigenerazione dei centri storici urbani a partire dal patrimonio culturale, lo sviluppo economico sostenibile, la promozione della città e la condivisione delle conoscenze.
Per quanto riguarda Bologna, che è anche coordinatore del progetto, il campo di intervento selezionato è quello compreso tra l’Area universitaria adiacente a via Zamboni e Piazza Maggiore – detto zona U - e le attività dimostrative che si svilupperanno nella zona individuata perseguiranno 4 macro-obiettivi: 1 - Valorizzazione e scoperta di tesori nascosti; 2 - Uso non convenzionale degli spazi e del Patrimonio Culturale; 3 - Distretto Sostenibile; 4- Accessibilità.

Per saperne di più:

CORDIS EUROPA

Rock Bologna

 

Ultimo aggiornamento: giovedì 20 giugno 2019