Progetto Biblioteca

La professoressa Angela Pesce presenta il progetto realizzato con 5 classi della Scuola Guinizelli grazie a un patto di collaborazione con il Quartiere a favore della lettura:

Cos’è una bolla? Un muro, una gabbia, il lockdown, ma anche un riparo, un posto sicuro, una protezione, e ancora un’amicizia, una piccola comunità, una classe. Sono alcune delle immagini raccolte alla Scuola Secondaria Guinizelli di Bologna tra i ragazzi delle cinque classi che quest’anno partecipano al Progetto Biblioteca. La biblioteca della Casa Selvatica. Abilità e disabilità di lettura.

Si tratta di un progetto nato per rendere la lettura un’esperienza comune e condivisa tra tutti gli studenti, anche quelli in situazione di disabilità e difficoltà. Il progetto è cresciuto lo scorso anno scolastico grazie al contributo del Quartiere Porto-Saragozza, e nonostante l’emergenza sanitaria ha portato alla creazione e realizzazione di sei libri, che si sono aggiunti ai cinque dell’anno precedente e sono ospitati al secondo piano della scuola nella piccola Biblioteca di Chi.
I nuovi libri sono impreziositi dalle rilegature artistiche realizzate da Annalicia Caruso, mentre Luca La Ferlita si è occupato della veste grafica e delle versioni video.

Quest’anno il Quartiere ha creduto ancora nel nostro lavoro e grazie a un Patto di Collaborazione firmato con la nostra scuola ha aiutato la Biblioteca di Chi a mantenersi e crescere.
Sono state create le versioni video dei libri dello scorso anno, che si possono vedere e ascoltare sul canale youtube della nostra scuola e abbiamo lavorato all’ideazione, creazione, scrittura e illustrazione di altri due libri. Il primo dal titolo La bolla cerca di raccontare attraverso metafore e immagini poetiche cos’è una bolla e cosa significa per i nostri studenti stare dentro classi che l’emergenza sanitaria ha reso “bolle”.

Cos’è una bolla? Una prigione di sapone - hanno scritto - un posto chiuso, ma anche un mappamondo, separazione ma anche unione, tristezza ma anche conforto. E hanno raccontato come si sentono nelle classi “bolla”: la mia classe è una bolla che vorrei rompere e mi fa venire voglia di urlare, ma anche la mia classe è una bolla perché è un insieme e siamo uniti nonostante tutto, e soprattutto perché ognuno di noi fa la sua parte per non farla scoppiare. Altre tre classi invece stanno lavorando ad un altro libro per raccontare cos’è accaduto quest’anno nel mese di marzo, quando l’emergenza sanitaria ha costretto tutte le scuole a chiudere. Attraverso la forma del racconto fantastico, abbiamo immaginato che gli oggetti della scuola prendessero vita e animassero i corridoi, il cortile e le aule scolastiche in quelle lunghe giornate.
Scrivere insieme è stato il nostro modo per restare vicini in quest’anno di distanziamento, crediamo che leggere insieme possa avvicinare sempre di più tutti i nostri studenti al di là delle difficoltà e differenze, delle abilità e disabilità.
I libri realizzati lo scorso anno ci stanno permettendo di creare dei ponti tra la nostra scuola e le scuole primarie del nostro Istituto Comprensivo, ma anche tra la nostra scuola e alcuni istituti superiori del Quartiere; i libri stanno diventando un luogo di incontro e conoscenza fatto di parole e immagini.

Angela Pesce, docente di sostegno della Scuola Guinizelli di Bologna - IC8

 

Ultimo aggiornamento: martedì 01 giugno 2021