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Una porta per l'integrazione

Mentre per restituire splendore e sicurezza al cassero di Porta Galliera prosegue la fase di restauro delle superfici e degli elementi architettonico-decorativi e di ripristino della copertura che a breve dovrebbero permettere il passaggio libero sotto il voltone, all'interno dei locali di proprietà comunale al piano terra (Piazza XX Settembre 7/A e 7/C) proseguono le funzioni regolate dalla vigente Convenzione fra il Comune di Bologna e l'Associazione Interculturale Universo per lo svolgimento di attività complementari e sussidiarie a quelle dell'Amministrazione comunale nell'ambito del Regolamento sui rapporti con le Libere Forme Associative.

Abbiamo raccolto alcune testimonianze di chi quotidianamente opera per l'Associazione in questo luogo nevralgico della città.

Qual è la situazione attuale del cassero di Porta Galliera dopo i recenti restauri, ci sono ancora problemi di agibilità o visibilità per le vostre attività? Quali saranno i miglioramenti concreti una volta ultimato il restauro?

Ylenia (tirocinante): il fatto di restituire bellezza a questo edificio monumentale sta attirando la curiosità di più persone che si avvicinano e dunque, anche se indirettamente, possono entrare in contatto con le attività dell'associazione.

Gustave (vice presidente dell'Ass. Universo): trattandosi di bene storico monumentale, ci sono alcuni vincoli da rispettare anche per le installazioni di bacheche affissive, pertanto per pubblicizzare le nostre attività utilizziamo più che altro il passaparola e i social media, ma abbiamo anche acquistato un pannello informativo da posizionare sotto il voltone, che elenca le attività.

Veniamo dunque alle attività che si concentrano dentro e attorno la sede; quali sono quelle più significative per gli utenti e gratificanti anche per gli operatori?

Ylenia: provengo dalla Germania e da circa 1 mese e mezzo mi trovo qui per insegnare la lingua italiana base alle persone più in difficoltà, partendo da un frasario di sopravvivenza che possa aiutare i nuovi arrivati a districarsi tra le innumerevoli difficoltà di comprensione, aiutandoli poi ad affrontare eventuali colloqui di lavoro con una maggiore consapevolezza.

Saida (volontaria): seguo il progetto "Comunità CreAttive" (con il contributo del Q.re Porto-Saragozza ndr.), di orientamento al lavoro per giovani migranti tra i 17 ed i 21 anni, inseriti in un programma di protezione internazionale. Attualmente seguiamo circa 15 ragazzi, tutti ospitati in strutture di accoglienza, fornendo loro varie competenze di base (informatica, compilazione dei curricula, job interview).

Simran (volontaria): sono la responsabile dei social media, pertanto mi occupo di pubblicizzare al meglio le nostre attività in modo da raggiungere più persone possibili e partecipo ai vari progetti che organizziamo.

Le stesse volontarie infatti si occupano anche dello "sportello lavoro" che aiuta a compilare correttamente i currricula e a svolgere le ricerche di lavoro. A questo servizio si rivolgono anche cittadini italiani.

"Universo in gita" invece permette ai nuovi arrivati di visitare in gruppo, guidati dai volontari, i luoghi culturalmente e storicamente più importanti della città.

Un servizio meno definito ma altrettanto importante è dato dalla disponibilità dei volontari ad orientare ed accompagnare le persone a seconda dei loro bisogni (presso uffici e servizi che ancora non conoscono, ad esempio).

Qual è l'impressione che i tirocinanti provenienti dall'estero hanno di questa esperienza, ma anche del luogo in cui operano?

Gustave: dobbiamo far fronte ad alcune carenze manutentive (il bagno stretto e scomodo, il riscaldamento per mezzo di stufe elettriche e a pellet perché quello centrale non funziona, pertanto in inverno si soffre un po' il freddo) e abbiamo dubbi sulle nostre possibilità di intervenire, mentre all'esterno l'armadio per contatori è danneggiato ed arrugginito e l'illuminazione andrebbe implementata (questi interventi dovranno essere affrontati dall'Amministrazione Comunale ndr.).

Ylenia: essendo questa la mia prima esperienza di insegnamento, sono molto contenta. Ascoltare le storie dei ragazzi in difficoltà e poterli aiutare anche per poco dà grande soddisfazione sia a me che agli studenti.

Saida: mi sento molto motivata, perché consapevole di rivolgermi in alcuni casi a persone che mai in vita loro hanno potuto studiare o affrontare un percorso formativo. Vorrei citare l'esempio di un ragazzo che solo dopo avere iniziato ad alfabetizzarsi qui da noi ha capito che per tanti anni i suoi dati anagrafici sono stati registrati in maniera errata.

Sirman: mi emoziona la gratitudine dei partecipanti verso di noi, fatta anche di doni, ad esempio c'è chi per sdebitarsi ci dona cibi etnici cucinati con le proprie mani.

Porta Galliera è localizzata in un punto critico della città, tra centro storico e Stazione dei treni, con annessi problemi di degrado, bivacchi ed insicurezza, ma allo stesso tempo circondata da migliaia di persone di passaggio ogni giorno (compresi numerosi turisti incuriositi da uno dei primi monumenti che si manifestano alla loro vista). Cosa fa l'associazione in concreto attualmente e cosa si potrebbe fare di più in futuro per contribuire a rendere più sicuro e accogliente esternamente il luogo?

Gustave: attualmente oltre all'apertura/chiusura del portone principale, quotidianamente garantiamo una presenza dinamica dalle ore 10 alle 17, con volontari con pettorina che provvedono alla tutela igienica e alla cura integrativa della aree pedonali, ma che fungono anche da presidio del territorio tramite forme di mediazione verso chi denota comportamenti poco civili e segnalando le disfunzioni agli uffici competenti.
Per il futuro siamo disponibili ad estendere l'orario delle attività fino alla fascia serale.
Disponendo di una biblioteca sempre più estesa grazie alle donazioni, ci piacerebbe che sotto il voltone si potesse creare uno spazio di lettura, con sedie e panche messe fuori ma custodite all'interno dei locali, magari installando una stufa a fungo e potendo somministrare tè caldo ai lettori. Sono idee che vorremmo importare qui, avendole viste funzionare all'estero e speriamo che si possano concretizzare.

Il fatto che l'associazione sia frequentata principalmente da utenti provenienti dall'estero credete che abbia generato un senso di insicurezza o di diffidenza latente nel circondario da parte dei residenti, passanti e commercianti, oppure percepite di essere apprezzati per le attività volte all'integrazione di tante persone?

Volontarie e tirocinanti in coro: i commercianti che ci conoscono capiscono le nostre buone intenzioni e apprezzano la nostra presenza!

Gustave: capita che i commercianti si rivolgano a noi per chiedere se conosciamo ragazzi in gamba da assumere (ad esempio come facchini, baristi, giardinieri etc.); essendo questo un punto di partenza specialmente per i richiedenti asilo, sarebbe importante che esso avesse ancora più visibilità, per ora più che altro è grazie alla conoscenza diretta ed al passaparola che siamo diventati un punto di riferimento.

Capita a volte di incontrare ragazzi spaesati e con problemi di comunicazione, specialmente provenienti dall'Africa, in cerca di un qualche ufficio o punto di ascolto che possa fornire loro informazioni su permesso di soggiorno, opportunità di lavoro/studio ed inserimento nella società. Può la cittadinanza consigliare loro di rivolgersi alla vostra sede di Porta Galliera?

Gustave: assolutamente sì! Siamo aperti al pubblico ogni lunedì, martedì, giovedì e venerdì dalle ore 10 alle 17.

Bene, ringraziando tutti gli interlocutori per la disponibilità, inseriamo i contatti dell'associazione e invitiamo tutti i lettori a diffonderli, grazie.

Associazione Interculturale Universo
Piazza XX Settembre 7/A e 7/C
Tel. 051 412 6643

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Ultimo aggiornamento: giovedì 10 ottobre 2019