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Prati di Caprara: una scuola fondamentale per il nostro Quartiere

Il Consiglio Comunale ha ospitato nelle giornate del 7, 9 e 10 novembre l'Istruttoria Pubblica sul tema della "pianificazione urbanistica del Comune di Bologna, con particolare riferimento all'area territoriale dello Stadio comunale fino ai Prati di Caprara (POC relativo alla zona Prati Caprara Est ed Ovest e previsioni urbanistiche per l'area del CIERREBI)", richiesta da duemilacinquecentodiciannove (2.519) cittadini su iniziativa del Comitato Rigenerazione No Speculazione. Qui è possibile consultare tutti gli atti dell'istruttoria.

Adesso il Consiglio comunale dovrà esprimersi in merito alla pianificazione futura dell'area. Per quanto riguarda i Prati di Caprara ho registrato come tutti la forte percezione che tanti bolognesi hanno di quell'area come una risorsa ambientale per una zona fortemente provata dal punto di vista della qualità dell'aria. Sono certo che il Sindaco saprà tenerne conto, per quanto mi riguarda sarei felice se si riducesse l'indice edificatorio.

Credo che sia importante che nessuno rimanga rigido sulle proprie posizioni. Per quanto mi riguarda sono felice che l'istruttoria abbia fatto emergere in maniera evidente due temi di grande importanza per le famiglie del Quartiere Porto-Saragozza e mi riferisco alla necessità oggettiva di edilizia scolastica per questo Quartiere. A questo proposito si rinvia all'intervento dell'ingegnere Raffaela Bruni, direttrice del settore Edilizia e Patrimonio del Comune di Bologna, intervento che chiarisce quale sia il fabbisogno di edilizia scolastica nel nostro territorio.

Non solo le Carracci - il cui iter di abbattimento e ricostruzione è iniziato ed entro fine anno verrà allestito il cantiere - ma anche un polo scolastico ai Prati di Caprara è fondamentale per un quartiere in cui il numero dei bambini che devono frequentare primaria o secondaria di primo grado è di molto superiore al numero dei posti disponibili, senza considerare che aumentano sempre più i bimbi certificati e i nuovi edifici devono tenere conto prima di tutto delle loro esigenze per un'accoglienza adeguata agli alti standard a cui a Bologna siamo abituati.

Nell'istruttoria si è parlato molto dell'impianto sportivo CSB di Via Marzabotto (ex CRB). La nuova gestione ha fatto emergere le possibilità enormi che quell'area può mettere a disposizione delle famiglie del Quartiere: da quando c'è questa gestione si è passati da un circolo privato da poche centinaia di iscritti a un'area che è frequentata da ragazzi e famiglie del territorio perché molte società sportive operanti in quartiere hanno cominciato a portare lì i ragazzi e questo è fondamentale perché siamo carenti di impianti sportivi.

C'è la possibilità che l'impianto possa almeno in parte diventare pubblico e questo migliorerebbe ancora le cose, è una soluzione che caldeggio fortemente, in un quartiere con il maggior numero di residenti di tutta Bologna e il minor numero di impianti sportivi pubblici. In questo modo potremmo concordare con la gestione ulteriori spazi affinché i ragazzi del quartiere possano praticare diverse attività sportive e potremmo ricavare spazi per le associazioni e perchè no, magari anche una biblioteca per ragazzi.

Sono fondamentali perciò la conservazione del maggior numero possibile degli impianti sportivi attualmente presenti, a partire ovviamente dal palazzetto, un parcheggio dedicato ed esclusivo per i frequentatori del centro e un attraversamento pedonale semaforico che attraversi via Ghandi all'altezza di via Piave collegando in maniera diretta due aree del Quartiere facilitando cosi l'accesso ciclopedonale all'impianto sportivo.


Lorenzo Cipriani
Presidente Quartiere Porto-Saragozza

 

Ultimo aggiornamento: venerdì 30 novembre 2018