Coronavirus: tutti gli aggiornamenti

Riaprono in Emilia-Romagna  dal 27 aprile le attività di ristorazione, limitatamente alla sola vendita d'asporto. Lo stabilisce la nuova ordinanza Regionale n. 69 del 24 aprile che integra la precedente, n.61.

Gli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande potranno vendere i loro prodotti solo previa ordinazione online o telefonica. In questo modo sarà possibile programmare il ritiro su appuntamento, limitando la permanenza all'interno del locale al solo pagamento ed evitando assembramenti anche fuori dall'esercizio.

E' sempre consentita la consegna a domicilio.

L'ordinanza regionale prevede anche l'apertura dei negozi di toelettatura degli animali da compagnia, previo appuntamento.

Restano in vigore fino al 3 maggio tutte le misure di contenimento al diffondersi del coronavirus, contenute nel  Dpcm del 10 aprile 2020, nell'Ordinanza del Ministero della Salute del 20 marzo e nell'Ordinanza del Ministero della Salute  e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 28 marzo 2020.

Pertanto fino al 3 maggio:

- nelle scuole di ogni ordine e grado sono sospese le attività didattiche in presenza e attivate quelle a distanza;

- sono chiuse le strutture e gli spazi aperti al pubblico (chiese, musei, cinema, teatri, palestre, centri sportivi ecc.);

- sospesi gli eventi culturali, ludici, sportivi; sospese le cerimonie civili e religiose;

- sospesi tutti i mercati a esclusione di quelli all'interno di strutture coperte o in spazi pubblici recintati e solo per la vendita di prodotti alimentari (ordinanza regionale del 11/4/20)

- a tutte le persone fisiche è vietato lo spostamento, con mezzi pubblici e privati, da un comune all’altro, salvo per comprovate esigenze lavorative, di assoluta urgenza e per motivi di salute;

- sono chiusi su tutto il territorio nazionale i parchi e i giardini pubblici, per i quali era già stata disposta la chiusura con l'ordinanza del sindaco di Bologna e successivamente della Regione E/R.;

- in tutte le aree verdi pubbliche è vietato  l’utilizzo delle zone attrezzate con strutture ludiche e dell’ impiantistica sportiva a libera fruizione;

- l'attività motoria è consentita solo in prossimità della propria abitazione;

- sono chiuse tutte le attività produttive industriali e commerciali, ad esclusione di quelle essenziali ed elencate negli allegati 1,2,3 al decreto;

- sono consentite le attività di pubblica utilità e quelle essenziali, artigiani a servizio della casa o dei veicoli; chiusi parrucchieri, barbieri, estetisti;

- Per le pubbliche amministrazioni resta fermo quanto previsto dall’art.n.87 del decreto legge del 17 marzo  2020, n.18 (il lavoro agile è modalità ordinaria di prestazione lavorativa);

Sanzioni

Il Decreto-legge n.19/20 entrato in vigore il 26 marzo ha previsto nuove sanzioni per i trasgressori.

Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 400 a 3000 euro, importi aumentati di un terzo nel caso si stia utilizzando un veicolo.

Tutti gli aggiornamenti relativi ai provvedimenti in vigore ed alle misure di tutela della salute pubblica assunte dal Comune di Bologna sono consultabili al seguente link:  http://www.comune.bologna.it/news/coronavirus

 

Ultimo aggiornamento: martedì 28 aprile 2020