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Fotografi Italiani per il Tibet

Parte giovedì 20 marzo con l'inaugurazione della mostra " Fotografi Italiani per il Tibet" (ore 18.30 Sala Esposizioni G.Cavazza) e una conferenza pubblica alle 20.30 in sala Prof.Marco Biagi, via S.Stefano 119, la rassegna proposta dall' Associazione culturale  Alter Alias e dall'Associazione Italia-Tibet.
Si tratta di una mostra fotografica itinerante e una serie di eventi collaterali che interesseranno  Bologna Ferrara e Modena dalla primavera all'autunno del 2014 per sensibilizzare l'opinione pubblica sull'attuale situazione politica e sociale del Tibet, un paese che per secoli  è stato uno dei luoghi meno documentati del mondo.

Fino agli anni 50 i viaggiatori che erano entrati nel Paese delle Nevi si contavano su due mani. Tra questi Fosco Maraini, allora giovane fotografo in viaggio come assistente del prof Giuseppe Tucci.
La mostra parte proprio da Maraini e dal suo straordinario bianco e nero sul vecchio Tibet prima dell’invasione cinese.
In mostra anche fotografie struggenti, risalenti agli anni 1937 e 1948, e straordinariamente evocative di un mondo scomparso le cui tracce sopravvivono faticosamente nelle aree himalayane che circondano il Tetto del Mondo.
Un percorso di immagini e informazioni che ci raccontano tutti gli aspetti culturali religiosi e storici di questo travagliato paese: dalla rarissima documentazione di Carlo Buldrini che negli anni ‘70 fotografa il campo profughi di Majnu Ka Tilla a Delhi, agli scatti di Claudio Cardelli che ritrae il Dalai Lama trent’anni fa assieme a tutto il mondo della diaspora e del Tibet appena dischiuso agli stranieri nel 1987.
Vi sono poi tutte le immagini di Fausto Sparacino, assiduo frequentatore del “Tibet fuori dal Tibet”, con le sue peregrinazioni nel Mustang, Spiti, Ladakh, Zangskar.
Una sezione particolare di Stefano Bottesi  racconta invece un freddo gennaio del 2012 a Lhasa. Un momento di tregua nel tormentato susseguirsi di proteste, repressioni e immolazioni col fuoco, testimoni dell’esasperazione del popolo tibetano mai domato dopo 60 anni di occupazione.
Infine le parti dedicate all’impegno e al sostegno della causa e dei rifugiati con le immagini di Davide Cacciatore, frutto dei suoi pellegrinaggi motociclistici in Himalaya, di Andrea Muratori protagonista di progetti medici tra le comunità di rifugiati tibetani in India, e Cristian Callegari, fotografo “solidale” , che porta i volti della protesta tibetana in Italia.

Il programma delle iniziative a Bologna dal 20 al 30 marzo comprende oltre la mostra fotografica anche la presentazione di un libro, proiezioni di film, incontri e dibattiti.

Orari mostra: tutti i giorni dalle 9 alle 19.30
Ingresso libero.

 

Ultimo aggiornamento: giovedì 20 marzo 2014